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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - ELEZIONI EUROPEE 2024 - EUROPARL AL VOTO SU PROPOSTA "CANDIDATO PRINCI-PALE" ELEZIONE PRESIDENTE COMMISSIONE... MISURE PER INCREMENTO AFFLUENZA, DATA UNICA...

(2023-11-17)

Elezioni 2024: il PE voterà per il sistema del “candidato principale”
Fra le proposte per le elezioni del 2024 vi sono: - una procedura per eleggere il presidente della Commissione;  misure per accrescere l'affluenza alle urne.

Il progetto di testo non vincolante adottato dalla commissione per gli affari costituzionali (AFCO) chiede un accordo vincolante tra il Parlamento e il Consiglio europeo sul cosiddetto sistema del “candidato principale” (dall’inglese lead candidate system, conosciuto anche come “sistema degli Spitzenkandidaten”) per l'elezione del Presidente della Commissione.

I deputati propongono che i candidati principali, insieme ai presidenti dei partiti politici europei e dei rispettivi gruppi parlamentari, avviino, immediatamente dopo le elezioni i negoziati, per presentare un candidato comune, prima della proposta del Consiglio europeo.

Fra le altre proposte vi sono misure per aumentare l'affluenza alle urne e mobilitare in particolare le persone residenti in altri Stati membri, e un invito a continuare il lavoro su alcune misure legislative di natura elettorale, come una nuova legge elettorale europea e norme per i partiti politici e le fondazioni politiche europee.

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L'obiettivo della relazione di accompagnamento (vedi a seguire la proposta in 30 punti)  è trasmettere i principali messaggi politici del Parlamento per rafforzare la dimensione europea dell'organizzazione delle elezioni del giugno 2024 e il processo che ha portato all'elezione del presidente della Commissione.
Per rafforzare la dimensione europea delle elezioni, i co-relatori propongono l'adozione di diversi accordi su come sviluppare la campagna elettorale per le prossime elezioni europee e su come procedere durante il processo post-elettorale.

In primo luogo, per quanto attiene le raccomandazioni sulla campagna elettorale, i co-relatori sottolineano l'importanza di rafforzare la democrazia europea alle prossime elezioni, chiedendo il rafforzamento della visibilità dei partiti politici europei, dei loro loghi e delle loro proposte nei dibattiti pubblici e nelle campagne mediatici. Inoltre, invitano i partiti politici nazionali ed europei a condurre le loro campagne in linea con i valori dell'Unione e a redigere manifesti in tempo utile prima delle elezioni, tra gli altri. I co-relatori si rammaricano inoltre che il sistema dei candidati principali per l'elezione del presidente della Commissione europea non sia stato ancora attuato nel 2019 e che non vi sia alcun legame credibile tra la scelta degli elettori e l'elezione del presidente della Commissione. Inoltre, chiedono l'approvazione della nuova legge elettorale europea con tutti i suoi elementi e una revisione delle disposizioni elettorali dei trattati.

In secondo luogo,  le raccomandazioni sulla procedura post-elettorale, si chiede l'istituzione di un accordo interistitu-zionale tra il Parlamento e il Consiglio europeo sul sistema dei candidati principali. I candidati principali, i presidenti dei partiti politici europei e dei rispettivi gruppi parlamentari dovrebbero impegnarsi in negoziati dopo le elezioni europee del 2024 per concordare un candidato comune a nome del Parlamento e il Consiglio europeo dovrebbe attendere che il Parlamento non concordi il suo candidato comune prima di presentare la sua proposta.
Inoltre, i partiti politici europei e i loro gruppi parlamentari dovrebbero adottare un "accordo legislativo" come mezzo per ottenere la maggioranza in Parlamento prima della nomina della Commissione e dell'adozione del suo programma di lavoro. Inoltre, il Parlamento svolge un ruolo importante nel controllare la Commissione nelle audizioni dei Commissari designati e del Collegio dei Commissari e questo è un passo fondamentale verso un'ulteriore democratizzazione del processo decisionale dell'UE.

I co-relatori hanno sottolineato che è fondamentale rafforzare la partecipazione dei cittadini e garantire che tutti i cittadini dell'Unione che hanno il diritto di voto e di candidarsi, compresi i cittadini mobili dell'Unione, i cittadini con disabilità e i cittadini senzatetto, siano in grado di esercitare tale diritto. Ciò deve essere garantito in tutti i modi possibili, con l'uso di tecnologie assistive, il voto postale e la concessione dell'accesso al voto a tutti i cittadini dell'Unione che vivono o lavorano in un paese terzo.

Infine, i corelatori hanno ricordato che la disinformazione e le interferenze straniere costituiscono un grave attacco all'integrità del processo elettorale e alla democrazia europea e che, sebbene siano già state messe in atto alcune misure, sono necessarie maggiori garanzie.


PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulle elezioni europee del 2024
(2023/2016(INI))
Il Parlamento europeo,

– visto il trattato sull'Unione europea (TUE), in particolare gli articoli 10, 14 e 17, paragrafo 7,
- visto...................

A. considerando che le elezioni europee del 2019 hanno registrato la più alta affluenza di tutte le elezioni al Parlamento europeo negli ultimi 20 anni, al 50,66 % dell'elettorato, (un aumento di otto punti percentuali rispetto al 2014), inviando un segnale positivo che i cittadini europei si stanno interessando sempre più agli sviluppi a livello dell'UE e che ritengono che la legislazione dell'UE abbia un impatto sulla loro vita quotidiana; considerando che 19 Stati membri hanno registrato un aumento dell'affluenza nazionale, con aumenti significativi rispetto al 2014 registrato in Polonia, Romania, Spagna, Austria, Ungheria, Germania, Slovacchia e Repubblica Ceca;

B. considerando che la decisione del Consiglio del 2018 che modifica l'atto relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto ha incluso alcuni miglioramenti come l'aggiunta dei loghi dei partiti politici europei nelle schede elettorali per le elezioni del Parlamento europeo; che resta da ratificare da tutti gli Stati membri; che la legge elettorale europea adottata dal Parlamento europeo il 3 maggio 2022 contiene importanti miglioramenti (compresa la circoscrizione a livello di Unione), affronterebbe l'attuale frammentazione in 27 diversi sistemi elettorali e renderebbe le regole elettorali più moderne e uniformi all'interno dell'UE;

C. considerando che la circoscrizione a livello di Unione, in combinazione con il sistema dei candidati principali, potrebbe favorire il dibattito pubblico europeo e dare potere ai partiti politici europei;

D. considerando che le elezioni europee del 2019 non sono culminate nella scelta di un presidente della Commissione attraverso il sistema dei candidati principali; che la mancanza di una riforma della legge elettorale europea è stata un ulteriore ostacolo al successo dell'attuazione del processo dei candidati principali; considerando che questa mancata attuazione del sistema dei candidati principali ha portato alla delusione tra molti elettori e alla riduzione della fiducia nel processo; considerando che tale delusione deve essere evitata alle prossime elezioni europee; considerando che l'elezione del presidente della Commissione dipende dall'assicurare il sostegno della maggioranza dei membri dell'Unione europea Parlamento;

E. considerando che l'effettiva attuazione del sistema delle candidate principali richiede che il Parlamento sia in grado di indicare un candidato comune alla presidenza della Commissione prima della proposta del Consiglio europeo;

F. considerando che diversi Stati membri non hanno ancora affrontato adeguatamente gli ostacoli persistenti e non hanno attuato disposizioni adeguate per facilitare il voto dei cittadini con disabilità, impedendo così la partecipazione e la rappresentanza significative di tali cittadini nei processi democratici;

G. considerando che il pieno esercizio dei diritti elettorali concessi dai trattati ai cittadini mobili nelle elezioni del Parlamento europeo è ancora ostacolato da ostacoli ingiustificati alla partecipazione democratica, compresa la mancanza di consapevolezza delle condizioni e delle norme applicabili; che la Commissione ha presentato una proposta legislativa che affronta alcune di queste preoccupazioni;

H. considerando che le campagne politiche per le elezioni europee condotte negli Stati membri sono troppo spesso non sufficientemente "europee", ma sono invece dominate da discussioni politiche di natura puramente nazionale, regionale e locale; che i partiti politici e i candidati hanno la responsabilità di informare adeguatamente i cittadini sulle sfide politiche a livello dell'UE;

Rafforzare la democrazia europea alle prossime elezioni

1. accoglie con favore la maggiore affluenza alle elezioni europee del 2019 e si sforza di lavorare per aumentare ulteriormente l'affluenza alle elezioni europee del 2024; sottolinea l'importanza di aumentare la partecipazione alle elezioni; osserva che sono necessari ulteriori sforzi per aumentare l'affluenza alle urne tra i cittadini mobili; deplora la mancanza di progressi da parte del Consiglio verso l'adozione della nuova legge elettorale europea adottata dal Parlamento europeo il 3 maggio 2022; chiede la sua rapida approvazione da parte del Consiglio; si aspetta che il Consiglio raggiunga un compromesso con consenso sulla totalità della proposta del Parlamento;

2. Sottolinea l'importante ruolo dei partiti politici europei e di tutte le pertinenti parti interessate della società nel contribuire al dibattito sulle questioni di politica pubblica europea e nel formare la consapevolezza politica europea; si rammarica, tuttavia, che le restrizioni previste dagli attuali quadri normativi dell'UE e nazionali impediscano ai partiti politici europei di partecipare pienamente alle campagne elettorali europee; incoraggia i partiti politici europei a condurre le proprie campagne elettorali europee; invita i partiti politici nazionali ed europei e, se del caso, gli Stati membri:

– condurre la campagna elettorale europea in linea con i valori dell'Unione;

– sostenere gli standard democratici e le regole interne di democrazia dei partiti al fine di garantire in particolare che la nomina dei candidati sia perseguita in modo democratico, compresi i candidati principali alla presidenza della Commissione europea;

– redigere manifesti in tempo utile prima delle elezioni;

– migliorare la visibilità dei partiti politici europei nei dibattiti pubblici e nelle campagne mediatiche, compresi i loro nomi e/o loghi;

– identificare coerentemente le loro controparti europee nelle loro comunicazioni pubbliche;

– sostenere i nomi e/o i loghi dei partiti politici europei resi visibili sulle schede elettorali e sui materiali della campagna elettorale;

– sensibilizzare sulle norme di nuova elaborazione per i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee prima della loro entrata formalmente in vigore;

– raggiungere un accordo sulle modalità di procedere durante il processo post-elettorale, compresi i negoziati sui presidenti delle istituzioni dell'Unione;

3. sostiene il piano d'azione per la campagna europea («E-CAP») elaborato dall'Autorità europea per i partiti politici e le fondazioni politiche (APPF), in particolare per quanto riguarda la visibilità dei candidati principali e dei partiti politici europei; sottolinea l'importanza del lavoro dell'APPF nell'informazione dei cittadini;

4. Si rammarica che il sistema di candidati principali per l'elezione del presidente della Commissione europea non sia stato attuato alle elezioni europee del 2019; si rammarica inoltre della mancanza di progressi su questo tema dal 2019 da parte del Consiglio europeo e della Commissione europea, che si erano impegnati a migliorare la democrazia europea; ritiene che sia necessario un legame chiaro e credibile tra la scelta degli elettori e l'elezione del presidente della Commissione; invita i partiti politici europei, i partiti politici nazionali e i governi nazionali a lavorare insieme per garantire questo risultato alle prossime elezioni; sottolinea che l'elezione di il presidente della Commissione dipende dall'ottenimento del sostegno della maggioranza dei deputati al Parlamento europeo affinché i risultati elettorali siano pienamente presi in considerazione, come previsto dal trattato di Lisbona;

5. invita il Consiglio europeo a fornire certezza sul sistema dei candidati principali ai cittadini europei e a porre fine alle trattative a porte chiuse; esorta il Consiglio europeo ad avviare consultazioni a tal fine con largo anticipo al fine di attuare il principio del candidato capofila alla luce dei risultati delle elezioni europee;

6. si aspetta che tutti i partiti politici europei nominino i loro candidati per la carica di presidente della Commissione a tempo debito, almeno 12 settimane prima del giorno delle elezioni;

7. chiede l'istituzione di un accordo interistituzionale tra il Parlamento e il Consiglio europeo sul sistema dei candidati principali nel quadro dell'articolo 17, paragrafo 7, TUE; chiede al presidente del Parlamento europeo di avviare immediatamente i lavori preparatori che portano a tale accordo; ritiene che i candidati principali e i presidenti dei partiti politici europei e dei rispettivi gruppi parlamentari dovrebbero avviare negoziati immediatamente dopo le elezioni europee del 2024 per concordare a nome del Parlamento europeo un candidato comune per presiedere la Commissione prima che il Consiglio europeo faccia la sua proposta;

8. ritiene che il candidato capo del partito politico europeo che ha ottenuto la quota maggiore di seggi alle elezioni del Parlamento europeo debba in primo luogo guidare i negoziati per identificare il candidato comune con la maggioranza più ampia, seguito, se necessario, dagli altri candidati principali in questo sforzo, in proporzione alla quota di seggi ottenuti dai rispettivi partiti politici europei; propone che il presidente del Parlamento europeo debba, se necessario, essere disponibile a guidare questo processo;

9. sottolinea che sarà prerogativa del presidente del Parlamento europeo comunicare al Consiglio europeo il nome del candidato comune del Parlamento per la carica di presidente della Commissione europea;

10. raccomanda che, in assenza di un candidato comune del Parlamento europeo alla presidenza della Commissione, il presidente del Consiglio europeo si impegni in consultazioni con il presidente del Parlamento europeo, i candidati principali, i presidenti dei partiti politici europei e dei rispettivi gruppi parlamentari, prima della proposta del Consiglio europeo al Parlamento europeo;

11. ritiene, a tal fine, che il Consiglio europeo dovrebbe attendere con la sua proposta di presidente della Commissione europea affinché il Parlamento europeo abbia presentato un candidato comune, conformemente alle opportune consultazioni di cui all'articolo 17, paragrafo 7, TUE e al principio di sincera cooperazione;

12. ricorda la prerogativa del Parlamento europeo di scegliere il proprio presidente;

13. Si aspetta che i partiti politici europei e i loro gruppi parlamentari adottino un "accordo legislativo" per il periodo legislativo 2024-2029 come un modo per garantire la maggioranza in Parlamento prima della nomina della Commissione, come base per il suo programma di lavoro e come garanzia, per gli elettori europei, di un seguito coerente alle elezioni; ogni candidato alla Commissione europea deve sottoscrivere questo "accordo legislativo" per ottenere il sostegno della maggioranza del Parlamento; osserva che un ampio sostegno politico è fondamentale per l'attuazione di tale accordo;

14. ritiene che l'istituzione di un'unica giornata di voto europea comune creerebbe un'elezione paneuropea più coerente;

15. ricorda la responsabilità della supervisione politica conferita al Parlamento dai trattati; sottolinea che la responsabilità della Commissione nei confronti del Parlamento costituisce un importante principio di controllo democratico interno; ricorda che le audizioni dei Commissari designati e del Collegio dei Commissari sono un passo fondamentale verso un'ulteriore democratizzazione del processo decisionale dell'UE e stanno acquisendo importanza come mezzo per il Parlamento di assumere un ruolo maggiore nella definizione dell'agenda a livello dell'UE;

Partecipazione dei cittadini e affrancamento

16. ritiene essenziale garantire che tutti i cittadini dell'Unione che hanno il diritto di voto e di candidarsi, compresi i cittadini mobili dell'Unione, i cittadini con disabilità e i cittadini senzatetto, siano in grado di esercitare tale diritto;

17. invita gli Stati membri a garantire l'accessibilità delle elezioni attraverso l'introduzione di misure volte a garantire l'accesso alle informazioni e alle modalità di voto accessibili – ad esempio l'uso di tecnologie assistive, formati e tecniche come il Braille, i codici QR, la stampa a caratteri grandi, le informazioni basate sull'audio, gli stencil tattili, le informazioni di facile lettura e la comunicazione in lingua dei segni; ritiene che le campagne di sensibilizzazione del pubblico siano fondamentali per aumentare l'affluenza e invita gli Stati membri a compiere ogni sforzo in tal senso, anche le organizzazioni della società civile;

18. ritiene che l'accesso alle informazioni sulla campagna elettorale sia una condizione necessaria per migliorare la partecipazione dei cittadini alle elezioni; invita gli Stati membri a incoraggiare i loro media nazionali a coprire le elezioni in modo tale da consentire ai cittadini europei di esercitare il loro diritto di voto e di percepire la dimensione europea della loro scelta, anche nelle zone rurali;

19. ribadisce il suo appello agli Stati membri affinché consentano a tutti i cittadini dell'Unione che vivono o lavorano in un paese terzo il diritto di esprimere il loro voto alle elezioni del Parlamento europeo; invita gli Stati membri a collaborare con il Parlamento europeo e il Servizio europeo per l'azione esterna per informare i cittadini dell'Unione nei paesi terzi sulle elezioni europee e per facilitare la loro partecipazione a tali elezioni;

20. si rammarica che la mancanza di progressi in seno al Consiglio sulla proposta della Commissione di direttiva del Consiglio che stabilisce le modalità dettagliate per l'esercizio del diritto di voto e di candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo per i cittadini mobili dell'Unione ostacoli l'entrata in vigore delle innovazioni avanzate dalla Commissione e dal Parlamento in tempo per le elezioni del 2024;

21. incoraggia l'introduzione del voto postale per garantire che l'impossibilità di recarsi ai seggi elettorali il giorno delle elezioni non impedisca ai cittadini dell'Unione di esercitare il loro diritto di voto; sostiene inoltre l'introduzione di strumenti complementari per facilitare il voto, come il voto fisico anticipato e il voto per delega, nonché il voto elettronico e online;

22. ritiene che la parità di genere sia un elemento chiave per migliorare la rappresentanza alle elezioni; accoglie con favore i progressi compiuti verso un Parlamento equilibrato dal genere a seguito delle elezioni europee del 2019, ma sottolinea le disparità esistenti tra gli Stati membri per quanto riguarda i loro livelli di rappresentanza delle donne; incoraggia, a questo proposito, l'attuazione delle disposizioni adottate dal Parlamento il 3 maggio 2022 sulla nuova legge elettorale europea;

23. ritiene che gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione l'allineamento e l'abbassamento dell'età di voto e dell'età minima per la candidatura, come indicato nella proposta di legge elettorale e nelle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa;

Resilienza istituzionale

24. ritiene che la disinformazione e le interferenze straniere costituiscano un grave attacco all'integrità del processo elettorale e alla democrazia europea; sottolinea che le piattaforme digitali svolgono un ruolo essenziale nella lotta contro la disinformazione;

25. riconosce gli sforzi compiuti dalle istituzioni dell'UE per affrontare la disinformazione e l'interferenza straniera, come il codice di condotta sulla disinformazione del 2022 e il sistema di allarme rapido; sottolinea, tuttavia, la necessità di garanzie e misure più solide contro la disinformazione e le interferenze interne ed esterne nel processo elettorale; si impegna a intensificare i suoi sforzi per combattere i tentativi di interferenza straniera all'interno del Parlamento europeo;

26. prende atto dei negoziati interistituzionali in corso sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui partiti e le fondazioni politiche europei, sulla trasparenza e l'orientamento della pubblicità politica; invita la Commissione e il Consiglio a proseguire i negoziati interistituzionali in uno spirito di sincera cooperazione, al fine di consentire alle sue disposizioni giuridiche di essere in vigore prima della campagna elettorale per le elezioni europee del 2024;

27. ricorda che il Parlamento ha adottato una risoluzione e sta attualmente lavorando a proposte per la modifica dei trattati, tra gli altri, per aumentare la legittimità democratica dell'UE e consentire un adeguato seguito alle proposte adottate dalla Conferenza sul futuro dell'Europa; osserva che le elezioni del 2024 rappresentano un'occasione unica per avviare un dibattito a livello di UE sulla riforma dell'Unione sulla base delle proposte di riforma dei trattati avanzate dal Parlamento; invita il Consiglio europeo ad adottare rapidamente una posizione sullo svolgimento di una convenzione dopo l'adozione del Parlamento delle sue proposte; ribadisce il suo sostegno a una riforma dei trattati in tale contesto;

28. chiede una riforma dei trattati e, in particolare, dell'articolo 223 TFUE sulle disposizioni necessarie per l'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto per evitare l'unanimità e le ratifiche da parte dei parlamenti nazionali; esorta il Consiglio e, in ultima analisi, il Consiglio europeo ad agire sulla sua proposta di innesco dell'articolo 48 TUE al fine di istituire una convenzione con l'obiettivo di riformare anche i processi elettorali europei;

29. Chiede alla sua commissione per gli affari costituzionali di esaminare se alcune delle disposizioni e delle raccomandazioni di questa risoluzione possano essere incorporate nel regolamento del Parlamento;

30. Incarta il suo Presidente di trasmettere questa risoluzione al Consiglio e alla Commissione.  (17/11/2023-ITL/ITNET)

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