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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - ELEZIONI - I GIOVANI DELLE ACLI INTERROGANO LA POLITICA SU: PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA, SCUOLA, UNIVERSITÀ' E ITS, LAVORO, AMBIENTE, VISIONE EUROPEA
(2022-09-20)
In vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre i Giovani di Azione Cattolica, Giovani delle Acli, Gioventù Federalista Europea e Gioventù Francescana d’Italia hanno lanciato negli scorsi giorni Agenda Giovani – 6 proposte verso le elezioni e oltre (LINK al pdf dell’Agenda e alla Sintesi del documento). Il documento ha già raccolto l’adesione di: Amicizia Ebraico-Cristiana giovani; Giovani Musulmani d’Italia APS; Gioventù Operaia Cristiana-Gioc; Fuci; Europiamo; Movimento Europeo Giovani; Youthmed;Visionary Movement; Giovani e Comunità Locali.
Agenda Giovani e le sue proposte rivolte a tutti i soggetti politici in campo punta al coinvolgimento dei giovani e delle giovani nei processi e nelle scelte politiche che riguardano il presente e il futuro del Paese, per sognare e progettare insieme il domani: un domani che passa attraverso il dialogo su alcuni temi importanti come la democrazia, l’istruzione, il lavoro, l’ambiente, la pace, tutti da leggere in ottica non solo italiana ma europea.
Un’occasione per la politica di dare risposte adeguate alle sfide proposte dall’Agenda Giovani e per tutti di misurare la capacità delle forze politiche di intercettare le aspettative dei giovani dando risposte adeguate sarà il Confronto pubblico interattivo in programma Mercoledì 21 Settembre (dalle ore 18 alle ore 19.30), in diretta streaming sui canali YouTube e su Facebook di Azione Cattolica Italiana, Giovani delle Acli, Gioventù Federalista Europea e Gioventù Francescana d’Italia.
Partecipano i candidati: Angelo Bonelli, Verdi-Sinistra Italiana; Francesco Carpano, Azione-Italia Viva; Martina Gribaudo, Partito Democratico; Federica Picchi, Fratelli d’Italia; Manuel Tuzi, M5S. Coordina l’incontro Enrica Belli, Giornalista Rai
Le ripercussioni delle scelte e dell’orientamento internazionale che il prossimo governo assumerà avranno un effetto duraturo su tutti gli italiani ma in particolare sulle giovani generazioni, messe già duramente alla prova dalle crisi pandemica, ambientale ed economica oltre che dall’aumentare delle tensioni e dei conflitti nel mondo. In questo contesto, i firmatari dell’Agenda Giovani attraverso le 6 proposte intendono impegnarsi per un’Italia pienamente protagonista di un nuovo slancio nello scenario europeo e atlantico.
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AGENDA GIOVANI: 6 proposte verso le elezioni e oltre
Le prossime elezioni nazionali sono particolarmente importanti per il contesto economico, sociale e geopolitico in cui si svolgeranno. Questa tornata elettorale ne è la prova. Il futuro si inizia a costruire nel presente e noi giovani vogliamo impegnarci, essere ascoltati ed essere considerati interlocutori credibili perché ci sentiamo innanzitutto il presente e non soltanto il futuro del Paese.
tema 1 PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA L’allontanamento di cittadine e cittadini dalla politica partitica convive con una straordinaria partecipazione civicoassociativa alla vita di comunità e alle reti territoriali. Per contrastare l'astensionismo e incrementare la partecipazione dei giovani, i partiti rivolgano una rinnovata attenzione alle esperienze di volontariato e di solidarietà. È prioritario un nuovo equilibrio tra democrazia rappresentativa e partecipativa a tutti i livelli istituzionali investendo adeguate risorse nella realizzazione degli strumenti di coinvolgimento e costruzione delle politiche. Urge affrontare il problema della crisi del suffragio universale attraverso sia la riforma della legge elettorale per 5 milioni di "fuorisede" che quella della legge sulla cittadinanza per le seconde generazioni. Non può, inoltre, perdurare la condizione europea di deficit democratico causata da un Parlamento senza iniziativa legislativa e un Consiglio che rappresenta solo gli interessi dei governi nazionali e non gli interessi dei cittadini e delle cittadine dell'UE.
tema 2 SCUOLA Chiediamo di aprire un cantiere per il ripensamento strutturale della scuola. Vogliamo formazione continua del personale docente con obiettivi chiari e valutabili ed equilibrio nel rapporto numerico con studenti e studentesse. Necessario investire sulla formazione alla partecipazione attraverso il miglioramento dell’insegnamento dell’educazione civica e la valorizzazione della rappresentanza studentesca. Cruciale la promozione della mobilità studentesca e della transizione ecologica e digitale in classe. Si faciliti l’accesso ai servizi di supporto al benessere psicologico: la scuola deve prendere in carico le fragilità e abbattere il paradigma unico della competizione. Indispensabile avviare una riflessione sui PCTO, favorendone la personalizzazione e la valutazione, e investire in iniziative di orientamento e accompagnamento.
tema 3 UNIVERSITÀ E ITS Occorre presentare un piano serio di investimenti, che si svincoli da situazioni emergenziali o straordinarie come il PNRR. E’ auspicabile una riforma degli ITS per rafforzare il sistema di istruzione professionale terziaria, ridurre le disuguaglianze e superare così i pregiudizi legati al percorso scolastico. Sono necessarie misure di sostegno alla ricerca applicata e di base - perché sia libera da condizionamenti - e alle carriere accademiche. I tempi della formazione universitaria in Italia devono essere compatibili con la competitività sull'ingresso sul mercato europeo del lavoro. Occorre puntare sul potenziamento della dinamica collaborativa dello studio anche attraverso spazi adeguati. È necessario incentivare le nuove tecnologie al servizio della trasmissione dei saperi e investire sul diritto allo studio prevedendo aiuti significativi per ridurre le disuguaglianze. Si approfondisca la Terza Missione dell’università per una maggiore integrazione con il territorio.
tema 4 LAVORO I dati sulla disoccupazione giovanile e i NEET hanno raggiunto livelli record. È necessario rafforzare le garanzie di condizioni di lavoro eque e sostenibili, del sostegno all'occupazione e all’imprenditorialità giovanile, senza trascurare un miglioramento dell'accesso alla protezione sociale. Tutto questo si potrà fare attivando politiche a difesa dei salari più bassi, con un’urgente messa al bando dei contratti pirata. Sia dia adeguato seguito alla richiesta di lavoro da remoto.
tema 5 AMBIENTE La politica deve necessariamente incentrare il suo operato sulla tutela del pianeta, mettendo al centro il bene comune, le vite delle più povere e dei più poveri, il futuro delle nuove generazioni. Dobbiamo avviare subito processi di cambiamento negli stili di vita per la costruzione di una transizione ecologica che metta al centro: economia circolare, transizione energetica, efficientamento energetico degli edifici, inquinamento atmosferico, gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile ovunque accessibile. È fondamentale comprendere la finitezza delle risorse (idriche, alimentari ecc.) di cui siamo circondati e adottare un nuovo accordo multilaterale per tutelare la biodiversità. Il nostro obiettivo deve essere quello di limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C e di ridurre a zero le emissioni nette di gas serra, percorribile solo con la collaborazione tra tutti i Paesi. L'attuale sistema internazionale, basato sulle COP, non è all’altezza di gestire la crisi ambientale che il mondo sta vivendo: dobbiamo costruire meccanismi di governo sul piano europeo e globale che possano davvero gestire la transizione ecologica.
tema 6 VISIONE EUROPEA Solo un solido ancoraggio all’Unione europea, accompagnato dalla costruzione di una vera sovranità federale europea, permetterà all’Italia di fronteggiare tutte queste crisi. Il Paese deve mantenere gli impegni del PNRR, in termini di investimenti e riforme. Occorre promuovere a livello europeo politiche efficaci per la transizione energetica, la lotta alla crisi climatica e lo sviluppo di tutti i settori in cui è necessario costruire un’autonomia strategica (dal digitale, all’industria militare, alla ricerca, ecc.). Dobbiamo dare riscontro alle esigenze emerse dai cittadini e dalle cittadine europee, soprattutto i giovani, nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa che ci indicano che non è più procrastinabile la convocazione di una Convenzione europea, affinché da una riforma dei trattati si attribuiscano all’Unione nuove competenze in materia fiscale ed economica, nella politica industriale, in quella sociale e sanitaria, nella politica estera e nella sicurezza. Più volte in passato noi europee ed europei siamo stati portatori di guerre: oggi vogliamo essere promotori di pace, siamo disposti a batterci per essa e a pagarne il prezzo. (20/09/2022-ITL/ITNET)
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