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ITALIANI ALL'ESTERO - ITALIA/AMERICA LATINA - SOTTOSEGR. GIRO(ESTERI):"L'ITALIA TORNA IN SUD AMERICA E RISPONDE RICHIESTE MODELLO PMI, SINERGIE RICERCA E PRESENZA ACCADEMICA....

(2015-06-05)

  "L'Italia torna in America Latina con forza" : questa è la notizia suggerisce il Sottosegretario agli Affari Esteri, Mario Giro chiudendo la conferenza stampa  di presentazione della VII Conferenza Italia/America Latina, stamane alla Farnesina, presente il Segretario Generale dell'IILA, braccio operativo di promozione dei rapporti fra gli Stati ed i Governi dei Paesi Latino Americani e l'Italia (http://www.italiannetwork.it/video.aspx?id=2024).

Una conferenza "diversa dal  solito", ha stigmatizzato Giro, per la presenza di ben 4 Presidenti di Repubbliche sud Americane (boliviano, honduregno, colombiano e messicano e, aggiungerà, successivamente, di Panama)  "ad una conferenza ministeriale ( ministri degli Affari Esteri), oltre ad Presidente del Consiglio Italiano Matteo Renzi, e che si propone di rafforzare "quella visione comune" caratterizzata da comune fattore umano da un lato all'altro dell'oceano.

D'altra parte, si tratta di una Conferenza più importante del solito, come spiega ad Italialavorotv /Italiannetwork il Presidente del Comitato per gli Italiani all'estero e la promozione del Sistema Italia della Commissione Affari Esteri della Camera, Fabio Porta, eletto dalle comunità italiane in Sud America al Parlamento italiano, perchè la "conferenza" è divenuta "permanente",  e, dunque, rappresenta un vero e proprio strumento di politica estera dell'Italia nel rapporto con i Paesi dell'America Latina. (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=31074).

Questo "ci da già il segnale di una grandissima attenzione da parte del Continente Latino-Americano e Caraibico - ed aggiungo che per la prima volta ci sono vari esponenti caraibici - per l'Italia. Un'attenzione che, in realtà, è di lunga data da un certo punto di vista storico (i grandi flussi dell'emigrazione italiana) ma che ha avuto una flessione negli ultimi decenni, ed è ripresa negli ultimi due anni. Prova ne siano le varie visite istituzionali che mancavano da tempo 4e che sono state compiute in America Latina, sia durante il Governo Letta che, in particolare, durante questo Governo."

  E', daltra parte, ha fatto presente il Sottosegretario, c'è una "comunanza" particolare, la comunanza delle lingue (sottolineerà, poi, "parlano tutti l'italiano, gli italo..., quelli che una volta si definivano "oriundi" ma anche gli altri).  Due i motivi essenziali della presenza italiana in America Latina: le imprese e le collettività italiane.  Si parla sempre dell'Argentina - e non è un caso - ma anche in altri Paesi dove ci sono comunità italiane più ristrette di italo discendenti. Comunità molto vitali e di successo. E questa è una storia di successo ! Perchè le nostre comunità si sono affermate, in particolare in campo economico. Ci sono moltissime imprese a livello subcontinentale e non solo a livello nazionale, che sono state fondate e dirette da italo discendenti. E, poi, ci sono  le nostre imprese italiane che hanno molto investito in America Latina." E fra gli esempi di grandi opere  dell'imprenditoria italiana, l'esponente del Governo ha ricordato i mastodontici lavori per il raddoppio del canale di Panama". Un'opera faraonica che fa impressione anche per la tecnologia utilizzata.  Due realta' che ci hanno rappresentato anche nei momenti in cui le istituzioni non erano presenti".

"Se sono molte le cose in comune, ha proseguito Giro, sono molte, però, le cose che abbiamo da fare insieme...e che ci chiedono i Governi latino Americani. Innanzitutto: esportare  il nostro modello di PMi e di Distretto industriale, perchè il nostro modello economico viene inteso come meno invasivo, meno minaccioso per i loro Paesi e più collaborativo.

Poi ci chiedono piu' collaborazione scientifica e di alta tecnologia (vedi la collaborazione spaziale con l'Argentina per la messa in orbita di satelliti...); lo scambio di studenti, laureati e professionisti (per un incremento qualitativo delle competenze ). Una cosa sulla quale stiamo lavorando - ha sottolineato il Sottosegretario, anche alla luce dei programmi specifici che ciascun di loro ha predisposto. Bisogna mettere insieme tutto il sistema delle università e della ricerca scientifica" E l'esponente del Governo Renzi ha ricordato l'apporto dato, ad esempio, dal sistema internazionale della Ricerca Scientifica italiana a Trieste, che ha visto  la presenza di numerosissimi ricercatori sud americani. "Tutta gente che parla l'Italiano, apprende l'italiano, al di là della nostra discendenza", ha chiosato Giro, "e per noi questo è molto importante !"
Senza dimenticare la richiesta dell'intervento italiano "sul recupero e la tutela dei beni artistici e culturali...".

Ma il Sottosegretario non ha mancato di soffermarsi su un altro aspetto importante della collaborazione: la lotta al narcotraffico. "Il continente  latino Americano è in pace ma soffre di questo problema. In particolare nei piccoli Paesi dell'America Centrale, come il Salvador, Guatemala, Honduras, in cui c'è un alto tasso di omicidi legati al narcotraffico". Oltre alla presenza di mafie "di distribuzione" in Colombia e Messico. "Terreno sul quale l'Italia - ha stigmatizzato Giro -  ha, purtroppo, una sua eccellenza nella lotta alle mafie. Per cui da vari anni l'Italia sta lavorando insieme a questi Paesi ad un programma di sostegno e di strategia di sicurezza in America centrale. Un programma molto, molto, apprezzato. Lo stesso sul quale ha lavorato il Presidente del Senato Grasso."  Ed, in quest'ambito anche il "recupero" dei giovani dalla droga, prima ed unica Nazione in Europa impegnata su questo fronte, se si eccettua la Spagna.

Non fa ultimo, il Sottosegretario ha tenuto a ricordare il positivo percorso dello sviluppo dei Paesi latino americani in questi ultimi dieci anni. Ad esempio "nell'ambito del welfare innovativo e della lotta alla diseguaglianza, permettendo l'uscita di milioni di persone dalla indigenza. Ben 40 milioni in Brasile, ma è successo anche in altri Paesi" ha fatto presente Giro, permettendo di  "invertire, tra l'altro, il flusso dell'emigrazione. Per cui oggi  i rientri sono più numerosi delle partenze".
Tuttavia, ha aggiunto Giro, "ora si tratta di lottare contro la diseguaglianza perchè la forchetta è ancora ampia e vi è una discussione sul welfare sostenibile che interessa molto l'Europa, in quanto essa stessa sta riflettendo su quale modello adottare rispetto al Welfare".

Problemi che vedono un impegno comune nella ricerca di una risposta alla domanda sul "come si fa a vivere la globalizzazione con un occhio attento alle questioni sociali" .

E la risposta (le risposte) non possono che passare attraverso l'IILA. "L'IILa - ha fatto presente il Segretario Generale, l'Ambasciatore Giorgio Malfatti - porta avanti la maggioranza dei programmi finanziati dal Governo italiano in America Latina...dalla lotta al narcotraffico ai programmi di sostegno al welfare (con il contributo di "eurosocial2", unico programma europeo diretto all'A.Latina, dove l'IILA coordina il settore Lavoro e coesione sociale dell'Italia. Infine, gli interventi di cooperazione sui beni culturali a Cuba, Salvador e Bolivia".

"Uno strumento, l'IILA, un'organizzazione internazionale, molto apprezzata e riconosciuta dall'Unione Europea - non ha mancato di evidenziale il Sottosegretario, utile perchè l'Italia possa lavorare con tutti i Paesi dell'America Latina. 

  Infine, il rapporto UE Mercosur: l'"Italia è assolutamente favorevole" ma ci sono alcuni Paesi Europei che..., non per una posizione pregiudiziale, ma per interessi specifici...

  In ultimo, la "questione" Venezuela: al di là dell'enorme debito che il Governo ha nei confronti delle aziende italiane e sul quale "stiamo insistendo da oltre due anni". E' il Paese del Sud America che ho visitato di più proprio - ha spiegato il Sottosegretario -  perchè è un punto di crisi. Ma la cosa che ci preoccupa di più è la protezione della nostra collettività, perchè ci sono circa 150.000 italiani di passaporto ed oltre un milione di italo discendenti. Una comunità molto vasta in tutto il Paese, con centri Italia piu' importanti di tutto il continente" 

Ed è "una situazione che preoccupa tutti italiani e latino americani" ha proseguito Giro. "Ne abbiamo parlato anche con la Presidente del Cile". C'è un'interlocuzione continua. L'Unasur ha creato una commissione di Ministri degli Esteri per la mediazione. L'Italia ha sostenuto la mediazione ed il dialogo e continua a sostenerlo in maniera molto concreta.
Per un certo periodo c'è stato anche un tavolo di dialogo mediato dal Nunzio apostolico, monsignor Giordano. Io stesso ho incontrato parenti di coloro che sono stati imprigionati. Siamo intervenuti per far liberare alcuni sindaci di passaporto italiano, ma è comunque una situazione molto difficile. E lo è in particolare per la situazione economica che è difficilissima per un Paese ricco di risorse."
"E' il punto di crisi su cui lavoriamo di più - ha concluso il Sottosegretario agli Affari Esteri - che ha comunque assicurato del fatto che gli esponenti del Governo venezuelano "ci tengono a lavorare con l'Italia", anche se ha aggiunto "non è facile. Non è facile..."  (05/06/2015-ITL/ITNET)

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