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ITALIANI ALL'ESTERO - REFERENDUM - COMITATI SI - NARDI(UIM-EUROPA):"DOPO DECENNI SIAMO RIUSCITI A INNOVARE COSTITUZIONE. NON LASCIAMOCI SFUGGIRE OCCASIONE....IL MEGLIO E' SPESSO NEMICO DEL BENE"

  Il confronto sul Referendum, avviato all'indomani dell'iter di approvazione della legge di riforma Costituzionale da parte dei due rami del Parlamento, è ormai decisamente attivo anche all'estero. Prova ne sia una serie di appuntamenti che i Comitati del Si e del No stanno varando all'estero laddove la campagna elettorale per le amministrative ha registrato ovviamente toni smorzati rispetto al contesto italiano.  Ora, a bocce elettorali ormai ferme ed in un clima di riflessione da parte di alcune delle forze politiche in campo - PD  in prima fila - il dibattito sul referendum, cuore pulsante della gestione Renzi, come lo stesso Premier ha sottolineato legandone i risultati all'esistenza stessa del suo Governo, riprende in Italia e prosegue all'estero con più vigore, nonostante, anche nelle fila dei Comitati del Si, qualche dubbio su alcuni aspetti innovativi della nuova Carta Costituzionale permangano. Sta di fatto che - come afferma Dino Nardi, esponente dell'Unione degli Italiani nel Mondo e fra i coordinatori del Comitato per il SI di Zurigo, che "dopo decenni finalmente siamo riusciti ad avere il testo di una nuova Costituzione" e che talvolta "il meglio e' nemico del bene".
Ma ascoltiamo dalla voce di Nardi i motivi per i quali il cittadino italiano all'estero dovrebbe votare si al prossimo referendum di ottobre.   
 
Quali sono gli effetti che si attendono dalla riforma cotituzionale i nostri connazionali all'estero ?

"Evidentemente quello di velocizzare la produzione di leggi, che risponda alla necessità di essere più rapidi  sull'attualità con la quale ci confrontiamo quotidianamente e che con internet è diventata velocissima anche nei suoi cambiamenti quotidiani" , afferma il coordinatore della UIM Europa.

"Noi italiani che viviamo in Svizzera e che, come dicevo, abbiamo un piede in Italia ed uno in Svizzera, e mille interessi che ci legano anche economicamente all'Italia, non possiamo essere assenti o comunque non attenti a quello che avviene in Italia anche sotto l'aspetto delle riforme costituzionali, perché siamo tutti noi interessati da cittadini italiani pur vivendo in Svizzera". Nardi sottolinea, poi, l'aspetto economico del risparmio derivante al cittadino italiano da una più veloce produzione legislativa, oltre che di una riduzione dei parlamentari. "E' un ambito che interessa anche noi all'estero.
E non può non essere così !"....

......"Come promotore di un Comitato per il Si in Svizzera mi auspico ovviamente che vinca il Si, perchè altrimenti ritengo che per l'Italia sorgerebbero grossi problemi. Se dovessimo andare alla ricerca della legge perfetta non riusciremmo a fare nulla. Non dimentichiamo che negli ultimi decenni ci siamo confrontati con diverse iniziative che si proponevano di aggiornare la nostra costituzione, pero' nella ricerca del meglio è finita che non si è trovato il meglio. Per cui questa volta, nonostante il complesso iter legislativo, siamo riusciti a concludere questa riforma. Non lasciamoci ora sfuggire l'occasione di farla diventare la nostra nuova Costituzione." (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=39644). (20/06/2016-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2016-06-20 00:06)

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