PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - "ORGOGLIO ITAL" IN SVIZZERA - DE SANTIS(PRES. ITAL):"FONDAMENTALE RAPPORTO CON SINDACATO UNIA". CONSOLE FONDI: "ELEZIONI COMITES DA NON PERDERE. MASSIMA SINERGIA NEL RISPETTO PROPRIE COMPETENZE"
Contrassegnata da una costante e forte collaborazione con il sindacato UNIA la presenza del Patronato ITAL UIL in Svizzera. A testimoniarlo la partecipazione del co-Presidente dell'UNIA, Renzo Ambrosetti, al Seminario di Studi su "Le nuove sfide" cui il patronato sindacale - presente la delegazione giunta da Roma e guidata dal Presidente dell'Ital UIL Gilberto De Santis e della UIM con il Presente Castellengo - intende dare risposte sia alla vecchia come alla nuova emigrazione italiana nella Confederazione Elvetica. L'incontro, promosso dal Patronato Ital UIL Nazionale e dall'Ital UIL in Svizzera e dalla UIM il 4 e 5 settembre a Lugano, è stato ospitato nella sede del Sindacato Unia di Manno-Lugano.(vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=24074).
"Una vicinanza mai formale, ma per la quale sono stati messi a disposizione uomini, strutture ed idee affinche' gli italiani iscritti e non iscritti al sindacato avessero una giusta ed opportuna tutela sia dal punto di vista previdenziale che del più largo spettro dei diritti dei lavoratori" ha affermato De Santis, che nel suo intervento ha, tra l'altro, fatto presente l'importanza dei Comites per la collettività italiana, stigmatizzando, tuttavia, come questi organismi siano stati spesso oggetto di disattenzione, soprattutto in Italia, da parte delle autorità italiane...
Quanto al rapporto con i Consolati e le Ambasciate italiane all'estero il Presidente del Patronato ha ribadito con estrema chiarezza "non vogliamo fare le cose che fanno loro ma vogliamo soltanto essere di aiuto per sgravarli di alcuni impegni attraverso una collaborazione che rispetti i ruoli." "Siamo a disposizione...
Per il Presidente del Patronato Ital UIL in Svizzera, Mariano Franzin "I problemi di grande attualità con i quali siamo confrontati vanno al di là della nostra quotidiana attività - limitata da disposizioni legislative che ci permettono o ci vietano di operare. Quattro, in particolare, "i punti che abbiamo di fronte a noi, da subito, ma che necessiteranno molto lavoro e una stretta collaborazione: l vecchia emigrazione italiana ha praticamente cessato di rimpatriare; il problema del pensionamento e invecchiamento (case di riposo insufficienti); i giovani italiani della seconda e terza generazione (doppia cittadinanza); la nuova immigrazione dall'Italia con connotati completamente diversi dalla tradizionale (preparazione e conoscenza linguistica - inglese - ; istruzione con Laurea e Master) tendente addirittura, dove è possibile, all'occupazione pendolare presso le multinazionali di Zurigo e Basilea."
Un supporto, quello della rete consolare, sul quale il Console Generale d'Italia a Lugano, Ministro Plenipotenziario Marcello Fondi, che cerca di sopperire alle necessità della comunità nonostante le oggettive difficoltà... In questo senso - ha sottolineato il Console Generale d'Italia a Lugano - così come negli anni cinquanta e sessanta - è per me utile oggi poter contare sulla collaborazione con i Patronati e con le istanze rappresentative della comunità italiana".
"Un appuntamento da non perdere" quello con le prossime elezioni per il rinnovo dei Comites" ha affermato il Console. " Oggi più che in passato è necessario disporre di un Comites attivo, presente e capace di rappresentare le istanze della comunità a qualunque livello."...Negli anni si sono aggiunti altri soggetti rappresentativi..ma se si perde di vista il primo anello di congiunzione tra la comunità italiana e le sedi istituzionali" . ...Massima collaborazione e sinergie, dunque, da parte del Consolato con i Comites ed i Patronato, pur nel rispetto delle proprie competenze, per fornire "un servizio" alla comunità vecchia e nuova. Un servizio senza il quale - ha concluso il diplomatico - il Consolato non ha ragione di esistere".(06/09/2014-ITL/ITNET)
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