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ITALIANI ALL'ESTERO - CGIE : "INTERNAZIONALIZZAZIONE SISTEMA PAESE" -UNIVERSITA' - PROF.TIRA (CRUI): "ACCORDI E ALLEANZE PER FARE SISTEMA FRA ATENEI E NON SOLO. LINGUA ITALIANA..."- CINQUEPALMI (MUR): "RETI BIUNIVOCHE VOLANO INDIRETTO IMPRESE E..."

(2021-01-27)

  Delegato per l'internazionalizzazione dalla Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane e Rettore dell'Universita' di Brescia, il Prof. Maurizio Tira, dopo aver illustrato nel corso della Conferenza preparatoria della IV Conferenza Stato/Regioni- Prov.Auton./ CGIE, l'impegno della CRUI riguardo alla strategia MUR-MAECI per il triennio (2017-2020 ), ha offerto alcune anticipazioni sul II° piano  strategico (2021-27), i cui  temi cardine saranno, oltre allo scambio degli studenti - con  il relativo riconoscimento dei titoli e/o dei doppi titoli - anche l'internazionalizzazione della ricerca, della formazione, della cultura, nell'ambito più complessivo dell'internazionalizzazione del Sistema Paese. 

"In questo anno di delega - ha proseguito il Rettore Tira - ho attivato molti contatti sia con le conferenze dei Rettori di altri Paesi, soprattutto europei, che con aziende o agenzie che all'estero promuovono l'internazionalizzazione delle università, ed anche  con l'ICE in Italia per il coordinamento delle attività di promozione del sistema imprenditoriale con il sistema della ricerca."

Che il percorso dell'internazionalizzazione del Sistema Italia sia ancora all'inizio, come emerge dallo stesso dibattito promosso dal CGIE, è un dato di fatto condiviso dal Prof. Tira. "La necessità del nostro Paese  di fare sistema, in controtendenza con l'attitudine a procedere, spesso, in ordine sparso, riguarda anche le Università, a differenza di altri Paesi" tant'è che "nel contesto della strategia che stiamo predisponendo vogliamo creare un'entità unica per la promozione del sistema universitario all'estero, come avviene negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, attraverso entità storiche, che hanno anche importanti risorse economiche per promuovere il sistema dell'alta formazione.  Quindi, anche noi stiamo lavorando ad una sistematizzazione di tutte le attività che oggi avvengono in ordine sparso.
E stiamo anche lavorando sul tema della lingua italiana, convinti che l'internazionalizzazione non passi soltanto attraverso l'attrattività dei corsi erogati nel nostro Paese in lingua inglese ma passi anche attraverso l'uso della lingua italiana. Motivo per cui - ha anticipato il Rettore dell'Ateneo di Brescia, il 25 ed il 26 febbraio a Ca' Foscari (Università di Venezia) terremo un convegno proprio su questa tematica, a partire da una riflessione sul programma Marco Polo - Turandot, che da anni organizza scambi ed incontri con la Cina. Abbiamo potuto verificare come l'influenza della lingua italiana abbia favorito l'ingresso degli studenti cinesi ma intendiamo andare anche più in là, ovvero vogliamo indagare come la verifica della lingua italiana nel corso d'alta formazione sia uno strumento importante per promuovere l'internazionalizzazione della nostra ricerca e formazione."
Sebbene il numero dei corsi di lingua inglese  stia crescendo, spiega il Prof. Tira, servono, tuttavia, tempi molto lunghi in termini di attrattività degli studenti non italiani.  Mentre, soprattutto per  alcune discipline legate alla creatività, alle bellezze, alla cultura, le tradizioni, la storia del nostro Paese, l'utilizzo della lingua italiana facilita la venuta degli studenti in Italia perchè  solo in Italia possono sperimentare quanto hanno appreso. Dunque, l'internazionalizzazione di questi corsi passa anche attraverso la lingua italiana."

Quanto ai doppi titoli o sui titoli multipli - argomento toccato dall'intervento della Vice Segretario di Area anglofona del CGIE, Mangione - il Rettore Tira ha segnalato che "in Europa, da qualche anno, è partita un'importante sperimentazione della European University Alliance - alleanze transnazionali di università che condividono progetti di formazione e programmi di studio e ricerca - e, quindi, anche il riconoscimento reciproco dei titoli.
Poichè sono ben 22 le università italiane che partecipano ad altrettante alleanze, anche se solo l'Università di Torino coordina una di queste Alleanze, formate da 5-6 Atenei , abbiamo chiesto al Ministero che si apra una discussione generale sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio multipli, previsto da queste Alleanze". Una questione non così facile come si possa credere - ha proseguito il Rettore Tira.  In Italia abbiamo, purtroppo, gabbie formative abbastanza rigide (le classi di laurea).  Per il valore legale del Titolo di studio lo studente deve acquisire un certo numero di crediti in alcune discipline, altrimenti il titolo non ha valore legale e questo talvolta rende rigida la possibilità di seguire percorsi con altri atenei dove il sistema è diverso.  In particolare, ciò accade spesso  con gli Stati Uniti !  Ecco perchè è necessario, dal momento in cui si parla di doppi titoli, un approccio diverso sull'argomento per superare la rigidità del nostro sistema. Un impegno  che dovremo affrontare sicuramente nel prossimo futuro".

Ma c'è anche dell'altro: "è in atto  nel nostro Paese una riflessione sulla diffusione dei saperi, che coinvolge anche l'università perchè deve essere oggi statutariamente flessibile per far fronte alla necessità di formare i giovani anche nei cosiddetti soft skills, che invece fanno fatica a trovare spazio nella formazione tradizionale" Ciò nonostante, l'esponente della CRUI, sottolinea " con determinazione, la grande qualità del sistema formativo italiano, che ha una grande tradizione nelle materie di base e nella formazione culturale".

Decisamente ampio, dunque, il fronte delle alleanze che le università italiane - attraverso la CRUI - stanno promuovendo, "perchè la promozione dell'alta formazione divenga parte integrante del processo di internazionalizzazione del Paese. Si punta sempre più agli scambi internazionali da parte di tutti gli Atenei italiani, non solo di alcuni, che nel loro complesso esprimono altissima qualità e diversità. E stiamo lavorando sul tema della lingua.  Per far questo costruiamo alleanze, con il MAECI, con l'ICE, in particolare, con i nostri omologhi all'estero.  Fra l'altro, abbiamo firmato all'Ambasciata di Francia a Roma un accordo con la conferenza dei Rettori francese e ci siamo dati un programma molto ambizioso per i prossimi tre anni. Abbiamo lavorato anche noi su protocolli di sicurezza con altre Conferenze dei Rettori. Con la European Conference Alliance e la international Association University.

Infine, l'esponente della CRUI ha dato la "totale la disponibilità a proseguire la riflessione anche in altri ambiti: come  favorire la mobilità di ritorno - attraverso l'attrattività degli studi universitari in Italia - per i discendenti dei connazionali  o facilitare i rapporti di collaborazione interuniversitaria attraverso il veicolo della lingua italiana."

CINQUEPALMI (MUR/INTERNAZIONALIZZAZIONE): COSTRUIRE E CONSOLIDARE RETI BIUNIVOCHE PER PROMOZIONE SISTEMA UNIVERSITARIO E VOLANO INDIRETTO IMPRESE E CAPACITA' TECNOLOGICA ITALIANA

Per il Ministero dell'Università e della Ricerca "è una priorità l'internazionalizzazione delle universita' italiane e del mondo della ricerca , tant'è che non appena insediato il nuovo Ministro ha immediatamente istituita una Direzione Generale dedicata alle attività di internazionalizzazione della Formazione superiore e della Ricerca" ha dichiarato il Prof. Federico Cinquepalmi, dirigente della Direzione Internazionalizzazione del MUR.

Al centro di tale impegno "negli ultimi quattro anni lo sforzo principale della Direzione è stato quello di ' costruire e consolidare reti'  perchè si è ben compreso come la costruzione di reti biunivoche, non solamente volte all'attrattività di studenti internazionali ma impegnate in una messa a sistema delle capacità e competenze fosse la risposta giusta per costituire, da un lato, reti forti di promozione del sistema universitario di ricerca e, dall'altro, un volano indiretto delle imprese italiane e della nostra capacità tecnologica nel mondo, perchè  - ha affermato - le due cose, ovviamente, viaggiano insieme"

Dal momento in cui si è compreso il ruolo della internazionalizzazione, ha proseguito l'esponente del MUR,  alcuni attori hanno avuto un ruolo preminente nel coordinamento delle attività di internazionalizzazione della formazione superiore con il Ministero degli Affari Esteri, con lo scopo di mettere in sinergia sforzi diplomatici ed accademici e di ricerca per trovare il giusto "punto di caduta" sulle linee politiche internazionali del sistema dell'Università e la Ricerca.  E da questo punto di vista la CRUI si è impegnata concretamente sul varo della prima strategia e si sta impegnando sulla predisposizione della seconda, che ha come punto centrale: l'internazionalizzazione delle Università italiane, operando come cluster, con un approccio di sistema sulle macroaree d'interesse.
In tale contesto, il progetto più interessante in atto è quello di cinque Atenei che rivolgono la propria attenzione all'Africa, ma ci sono anche quelli altrettanto validi rivolti all'America Latina ed al Sud Est asiatico. 
Infine, il dirigente del MUR ha sinteticamente illustrato il nuovo Accordo firmato dal Ministro Manfredi con la Società Dante Alighieri, alla base del quale c'è l'idea di mettere a sistema la rete dei Comitati della Dante nel mondo per finalizzarla all'intercettazione dell'interesse degli studenti stranieri nei confronti della formazione superiore italiana,  e l'erogazione, da parte di alcune sedi della Dante,  dei test di accesso alle Università italiane, per evitare dispendiosi viaggi.

Scopo ultimo del Ministero, oggi, "anche alla luce di quanto è successo con la pandemia, è quello di raggiungere e connettere gli italiani in una rete globale per renderli utili ambasciatori del sistema della Formazione e della Ricerca italiana.  Motivo per cui tutti i corsi delle università italiane, attualmente in presenza, saranno diffusi anche in formato telematico. Tale  iniziativa assume una importanza strategica - ha fatto presente il dirigente del MUR - sia per la diffusione della cultura che per la possibilità di seguire anche un singolo corso con valore professionalizzante anche se fatto a distanza".  Una strategia definita da Cunquepalmi "una rivoluzione copernicana per la formazione superiore, non solo perchè rende veramente internazionale il sistema italiano ma anche perchè pone le università italiane su un piano paritetico con le università internazionali. (27/01/2021-ITL/ITNET)

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