Direttore responsabile Maria Ferrante − venerdì 26 aprile 2024 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

FINANZA - L.BILANCIO / ITALIANI ALL'ESTERO - IL TESTO DELLA RELAZIONE DEL SEN.GIACOBBE IN COMMISSIONE AFFARI ESTERI: RAFFORZAMENTO PROIEZIONE ITALIANA ALL'ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE IMPRESE

(2019-11-12)

  Il senatore Francesco GIACOBBE (PD), relatore, ha illustrato in sede consultiva in Commissione Affari Esteri del Senato il disegno di legge sullo "stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022", segnalando come, nella sezione I della legge, sono presenti alcuni aspetti di competenza della Commissione esteri, che tendenzialmente puntano a rafforzare, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, la proiezione italiana all’estero e a sostenere l'internazionalizzazione delle imprese italiane.

  Le misure previste dispongono, inoltre, la riduzione del contributo italiano ad alcuni organismi internazionali, consolidando peraltro la partecipazione del nostro Paese ad alcune istituzioni finanziarie internazionali.
  Nell'ambito delle misure per la crescita (Titolo V), il disegno di legge prevede che il Piano straordinario di promozione del Made in Italy (articolo 32) benefici di uno stanziamento - iscritto nello stato di previsione del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale e non più del Ministero dello sviluppo economico -  di 44,895 milioni di euro per il 2020 e di 40,29 milioni di euro a decorrere dal 2021. L’attuazione del Piano, già avviata dal 2014, viene confermata in capo all’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Al fine di rafforzare la tutela degli interessi nazionali in ambito europeo e per promuovere il sistema economico all'estero ed in particolare - come specifica la relazione che accompagna il disegno di legge - col proposito di incrementare le competenze specialistiche a disposizione della Rappresentanza permanente presso l'Unione Europea a Bruxelles, l'articolo 32, lettera a) dispone un incremento di 30 unità del personale temporaneo ed estraneo all'Amministrazione degli affari esteri, autorizzando a tal fine un incremento dell'autorizzazione di spesa di 2,505 milioni di euro per l'anno 2020 e di 5,010 milioni di euro a decorrere dal 2021.

La stessa disposizione (articolo 32, lettera b) stabilisce altresì un incremento ulteriore dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 170 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 di disciplina dell'ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri, per 2,1 milioni di euro per l'anno 2020 e di 4,2 milioni di euro a decorrere dal 2021, risorse che si sommano a quelle previste per l'utilizzo del personale temporaneo.

La misura in esame, come si evince dalla relazione al provvedimento, si intende finalizzata a rafforzare la presenza negli uffici all' estero del personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, anche in relazione alle procedure di assunzione, in corso di svolgimento, di personale amministrativo autorizzate dalle leggi di bilancio 2018 e 2019.

Infine, la disposizione di cui all'articolo 32, lettera c), autorizza la spesa di 500.000 euro annui a decorrere dal 2020 per iniziative di formazione a favore del personale dell'Amministrazione degli affari esteri, anche in considerazione dell'accresciuta esigenza di aggiornamento derivante dall'evoluzione del contesto internazionale.

La relazione illustrativa che accompagna il provvedimento ricorda come, nel quadriennio 2015-2018, la strategia promozionale di cui al Piano straordinario di promozione del Made in ltaly abbia visto un finanziamento complessivo pari a 520 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti 140 milioni di euro per il 2019, in fase di avvio operativo. Tali risorse sono state destinate, fra l'altro, a promuovere la formazione per le piccole e medie imprese (PMI), il potenziamento delle fiere italiane, la valorizzazione delle produzioni di eccellenza, la strategia di valorizzazione del brand Italia, la sottoscrizione di accordi per la presenza italiana nell'ambito dell'e-commerce e il rafforzamento di start up e micro imprese

. La stessa relazione evidenzia, inoltre, come occorra ora garantire continuità all'azione di sostegno all'internazionalizzazione, divenuta strategica per la tutela degli interessi del Paese e coordinare gli strumenti di promozione del Made in Italy, migliorando il coordinamento con le iniziative per la promozione della cultura italiana all'estero e per l'internazionalizzazione delle industrie culturali, anche grazie al trasferimento al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale delle competenze in materia di commercio internazionale e di promozione del Sistema Paese.

  Con riferimento a tale ambito, il relatore specifica - come ricordato anche dalla relazione che accompagna il provvedimento - che nel disegno di legge di bilancio 2020-2022 non sono ancora recepiti gli effetti delle riorganizzazioni di cui al decreto-legge n. 104 del 2019, tuttora in via di conversione, relativi al trasferimento dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero degli affari esteri e della cooperazione delle funzioni in materia di politica commerciale e promozionale con l’estero e di sviluppo dell’internazionalizzazione del sistema Paese.
---------------------------------
    Nell'ambito delle misure di cui al Capo VII del disegno di legge di bilancio, relative alla partecipazione italiana ad organismi internazionali, l'articolo 61 autorizza innanzitutto (commi 1-3) la partecipazione al settimo aumento di capitale della Banca Africana di Sviluppo (AfDB), un'istituzione finanziaria internazionale istituita nel 1964 per la promozione dello sviluppo economico e sociale dell'Africa e che ad oggi annovera ottanta Paesi membri azionisti, 54 regionali e 26 non regionali, fra cui l'Italia che vi aderisce dal 1982. La relazione che accompagna il disegno di legge precisa come l'Italia, che detiene una quota e un potere di voto pari al 2,456 per cento, abbia sempre sottoscritto nel corso degli anni gli aumenti di capitale della Banca Africana di Sviluppo. Lo stesso documento specifica, inoltre, come l'aumento di capitale proposto attualmente e negoziato a partire dal 2018, sia ritenuto indispensabile per garantire la stabilità finanziaria dell'istituto e il mantenimento della tripla A da parte delle principali agenzie di rating, aspetto questo che consentirebbe alla Banca di raccogliere capitali sui mercati a condizioni vantaggiose e di poter quindi a sua volta applicare tassi di interesse contenuti sui prestiti concessi ai Paesi beneficiari. L'entità dell'aumento concordata è pari al 125 per cento del capitale.

Per l'Italia, che ha la facoltà di sottoscrivere 198.766 azioni, l'onere necessario per sottoscrivere l'aumento di capitale è stimato prudentemente in 160 milioni di euro, con pagamenti di importo pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2027. La stessa relazione evidenzia come la partecipazione finanziaria italiana alla Banca Africana di sviluppo costituisca un aspetto rilevante nell'ambito della cooperazione allo sviluppo, anche alla luce dell'importanza peculiare attribuita ai Paesi del continente africano; la possibilità di preservare la quota azionaria storica che l'Italia vanta, risulta inoltre essenziale per salvaguardare la posizione del nostro Paese in seno agli organi di governo della Banca stessa.
L'articolo 61, commi 4-6, autorizza la partecipazione italiana all'aumento di capitale generale e selettivo della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD) e all'aumento di capitale generale della Società Finanziaria Internazionale (IFC), istituzioni del Gruppo Banca Mondiale di cui l'Italia è Paese fondatore, avendovi aderito rispettivamente sin dal 1947 e dal 1956. Si tratta di organismi finanziari internazionali che occupano un posto di rilievo nell'ambito della cooperazione allo sviluppo multilaterale, chiamate, peraltro, a rivestire un ruolo sempre crescente, in linea con gli obiettivi ambiziosi dell'Agenda 2030. Nel corso degli anni - continua il relatore - l'Italia ha sempre sottoscritto gli aumenti di capitale dei due istituti, ed attualmente detiene quote azionarie del 2,78 percento in IBRD e del 3,17 percento in IFC. Con riferimento all'ultimo aumento di capitale deciso per le due istituzioni, l'onere complessivo per l'Italia è stimato prudentemente in 350 milioni di euro, corrispondenti a 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024. La relazione, a tal proposito, evidenzia l'importanza per l'Italia di sottoscrivere tali aumenti di capitale, in relazione al prestigio internazionale del Paese, al consolidamento delle sue quote azionarie e conseguentemente del potere di voto in seno alle due istituzioni, ma anche per le ricadute positive sull'economia nazionale in termini di partecipazione delle imprese nazionali alle gare di appalto finanziate in tali ambiti. Si specifica inoltre come il comma 7 autorizzi la ratifica di un emendamento allo Statuto della IFC volto a ad aumentare dal 75 all'80 per cento il potere di voto necessario ad autorizzare aumenti di capitale diversi da quelli relativi all'ammissione di nuovi membri.
Da ultimo, l'articolo 61, comma 8, dispone che, al fine di massimizzare l'importo della contribuzione ai Fondi multilaterali di sviluppo e nei limiti delle risorse di cui all'articolo l, comma 170, della legge di stabilità 2013, il Ministero dell'economia e delle finanze può contribuire alla ricostituzione delle risorse dei predetti Fondi, nei limiti dei vincoli stabiliti dagli stessi Fondi, anche con l'intervento di soggetti che svolgono attività di cooperazione internazionale allo sviluppo.
Nell'ambito del Titolo XI relativo alla riduzione e rimodulazione della spesa pubblica, l'articolo 72, comma 17, in materia di contributi alle Organizzazioni internazionali, prevede una riduzione del contributo italiano erogato in favore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, attraverso una rinegoziazione in ragione dell'adeguamento della chiave di contribuzione dell'Italia, da cui potranno derivare risparmi di spesa di 36 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020. Di conseguenza, lo stanziamento di cui al cap. 3393 dello stato di previsione del MAECI, denominato "Contributi ad organismi internazionali" e nel quale sono allocate le risorse per i contributi a beneficio delle Nazioni Unite ma anche di altre organizzazioni internazionali quali l'OSCE e il Consiglio d'Europa, passa da 400 a 364 milioni di euro a partire dal 2020.
Nella Parte III della Sezione I del disegno di legge, relativa ai Fondi, l’articolo 99, che include le Tabelle A e B, dispone in ordine all’entità dei fondi speciali, ossia degli strumenti contabili con cui si determinano le disponibilità per la copertura finanziaria dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso degli esercizi finanziari compresi nel bilancio pluriennale.
---------------------------------------------------------
Con riferimento al MAECI, la Tabella A (fondo speciale di parte corrente) individua le somme da destinare alla ratifica di trattati ed accordi internazionali, ovvero 63,60 milioni di euro con riferimento al 2020 e 78,85 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022. Inutile sottolineare come tali stanziamenti siano di fondamentale importanza al fine di mantenere l’affidamento ingenerato nei Paesi esteri e negli Organismi internazionali sull’attuazione, in Italia, delle norme concordate.
-------------------------------------------------
Con riferimento al MAECI, la Tabella B (fondo speciale di parte capitale) prevede gli importi destinati al finanziamento di nuovi investimenti: lo stanziamento attribuito alla Farnesina è pari a 20 milioni di euro per il 2020, e a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Tra le finalizzazioni, il testo menziona il finanziamento per l'esecuzione della Convenzione istitutiva dell'Organizzazione internazionale Square Kilometre Array Observatory (SKAO), oggetto del disegno di legge di ratifica di cui all'Atto Senato 1376, ancora all'esame della nostra Commissione.

--------------------------------------------------
Da ultimo, fra gli articoli della Parte III della Sezione I che presentano aspetti di competenza della Commissione esteri, il relatore segnala l'articolo 101, comma l, che estende l’ambito geografico di applicazione delle risorse del cosiddetto "Fondo Africa", includendovi anche i Paesi non africani di importanza prioritaria per i movimenti migratori. Al Fondo, rinominato "Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi prioritari per i movimenti migratori", viene assegnata una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per l’anno 2020, 30 milioni di euro per l’anno 2021 e 40 milioni di euro per il 2022.

-----------------------------------
L'articolo 101, comma 2, incrementa, a partire dal 1° febbraio 2020, gli importi dei diritti consolari da riscuotersi da parte degli uffici diplomatici e consolari. In particolare, la misura prevede il raddoppio dei diritti da riscuotere per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne, che passano da 300 a 600 euro (comma 2, lettera a), e l'aumento di quelli per ottenere un visto nazionale per soggiorni di lunga durata, che passano da 116 a 130 euro (comma 2, lettera c).

La stessa norma aggiunge inoltre il diritto consolare necessario per ottenere un "documento di viaggio provvisorio", che può ottenersi al costo di 50 euro (comma 2, lettera b). Infine il medesimo comma 2, alla lettera d), dispone un generale incremento del 20 per cento degli importi dei diritti consolari riportati nella tabella allegata al decreto legislativo n. 71 del 2011 che disciplina l'ordinamento e le funzioni degli uffici consolari, diritti che si riferiscono a servizi che vanno dalle pubblicazioni di matrimonio alla traduzione in italiano di atti di stato civile, ai visti richiesti all’estero. A questo proposito, sottolinea che l’aumento di cui all'articolo 101 comma 2 lettera a è piuttosto significativo.

Richiama altresì, a mero titolo ricognitivo, altre disposizioni della Sezione I che presentano aspetti di interesse per la Commissione affari esteri.
-------------------------------------------------
L'articolo 11, relativo alle misure volte alla realizzazione di un piano di investimenti pubblici per lo sviluppo di un Green new deal italiano, che appaiono in attuazione di quanto previsto dalle iniziative internazionali ed europee in tema di sostenibilità ambientale, quali l'Agenda 2030, la Strategia per un'Unione dell'energia, la Convenzione sui cambiamenti climatici e gli altri Accordi internazionali sull'azione per il clima.

-------------------------------------------------------
L'articolo 64 incrementa le risorse disponibili presso il Fondo nazionale per la tutela delle minoranze linguistiche storiche riconosciute sul territorio italiano, per gli anni 2020, 2021 e 2022. Richiama tale articolo in considerazione del fatto che in materia di tutela delle lingue regionali o minoritarie, risultano presentati in Senato sei disegni di legge di iniziativa parlamentare recanti la ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992.
Con riferimento alla II Sezione, concernente la parte contabile del provvedimento, osserva che essa riveste un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente – attraverso rimodulazioni rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni – sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente ed integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della I Sezione.

Evidenzia, innanzitutto, che nella Nota integrativa che accompagna lo stato di previsione, sono indicate le priorità dell'azione amministrativa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che riguardano per il 2020 l'Europa (con riferimento alla Brexit, alla gestione del fenomeno migratorio, alla crescita economica, alla dimensione sociale e al contrasto delle diseguaglianze, alla riflessione sulla riforma delle istituzioni europee, all'integrazione dell'area balcanica e all'attenzione per i Paesi del Vicinato), i fenomeni migratori (con riferimento all'interlocuzione con i Paesi di provenienza o transito dei flussi migratori e alla promozione di nuovi accordi di riammissione dei migranti irregolari), il Mediterraneo (con riferimento alla necessità di tutelare gli interessi nazionali nell'area, di stabilizzare gli scenari di crisi e di continuare l'azione di contrasto al terrorismo), la sicurezza e i diritti (per la risoluzione delle crisi del vicinato meridionale e orientale, oltre che in Africa), la diplomazia della crescita, le sfide globali (a partire dalla salvaguardia della sicurezza dell'approvvigionamento energetico), l'aiuto allo sviluppo (con l'impegno a perseguire gli obiettivi nel solco tracciato dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile) e la riforma dell'azione amministrativa.

---------------------------------------------------
Le principali previsioni di spesa di competenza della Commissione esteri si rinvengono, in via prevalente, nello stato di previsione del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale (Tabella 6) (articolo 107, comma 1). Nell'analisi per missioni e programmi, peraltro, occorrerebbe considerare anche la Tabella n.?2, relativa allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, che reca anch'essa poste di bilancio di rilevanza per la materia internazionale.
Lo stato di previsione del MAECI si articola in 2 missioni e 14 programmi, che, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni, rappresentano le unità di voto parlamentare.
Per lo stato di previsione del MAECI, il disegno di legge di bilancio autorizza spese finali, in termini di competenza, pari a 2.790 milioni di euro nel 2020, a 2.747,9 milioni di euro per il 2021 e 2.746 milioni di euro per il 2022. In termini di cassa, le spese finali del MAECI sono pari a 2.791 milioni di euro nel 2020, a 2.747,9 milioni di euro nel 2021 e a 2.746 milioni di euro nel 2022.

Le previsioni di bilancio integrate recano, inoltre, per il 2020, residui presunti pari a 13,09 milioni. Le autorizzazioni di cassa ammontano a 2.791 milioni. La massa spendibile (residui più competenza) ammonta pertanto a 2.803,09 milioni; pertanto il coefficiente di realizzazione – che dà conto della capacità di spesa - si attesta sul valore di 99,56 per cento. Le autorizzazioni di cassa condizionano, infatti, la possibilità di effettiva erogazione di quanto impegnato in sede di competenza e dei residui, con rilevanti conseguenze sull’andamento dell’esercizio finanziario.

Ricorda che la legge di bilancio per il 2019 assegnava al MAECI, per il 2020, uno stanziamento pari a € 2.710.788.433, con un leggero incremento rispetto allo stanziamento iniziale del 2018 (pari a € 2.608.970.245). L’incremento del bilancio MAECI, rispetto a quello di cui il Ministero disponeva negli esercizi precedenti al 2016 (€ 2,171 miliardi nel 2015), è in realtà dovuto agli stanziamenti per l’Aiuto pubblico allo sviluppo (trasferimenti all’AICS e al FES – Fondo europeo di sviluppo) e agli interventi di promozione della lingua e cultura italiane all’estero (cd. Fondo cultura). Al netto dei trasferimenti a Organizzazioni Internazionali ed Enti e delle spese di personale, (quasi il 70 per cento del bilancio MAECI) il volume di risorse di cui la Farnesina dispone resta di dimensioni limitate soprattutto se confrontato con quello dei principali Paesi partner dell’Unione Europea.
Nell'ambito dello stato di previsione del MAECI, il relatore evidenzia come la spesa complessiva sia allocata su due missioni. La missione n. 4, "L’Italia in Europa e nel mondo", articolata in 12 programmi, assorbe la quasi totalità (il 98,95 per cento), delle risorse allocate nello stato di previsione del Ministero, pari a 2.708 milioni di euro.
La missione n. 32 "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" si compone di due programmi ed è dotata del restante 1,05 per cento delle risorse, pari a 82 milioni di euro.
?Richiama, quindi, il quadro delle risorse programmate per il 2020 a supporto della cooperazione italiana allo sviluppo e della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
Con l'entrata in vigore della legge n. 125 del 2014, che disciplina il settore della cooperazione italiana allo sviluppo, un Allegato (il n. 28 nel presente disegno di legge di bilancio) è chiamato a riassumere le somme complessivamente destinate, dai vari Dicasteri, alla cooperazione allo sviluppo. Il totale degli interventi esposti in tale allegato - competenza, bilancio integrato 2020 - raggiunge la somma di 4.751,68 milioni, in diminuzione rispetto ai 5.077,47 milioni di euro previsti dalla legge di bilancio dello scorso anno.
Gli stanziamenti destinati all'aiuto pubblico allo sviluppo sono essenzialmente suddivisi tra numerosi capitoli degli stati di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze e del MAECI.
La maggior parte delle somme inerenti alla cooperazione a dono afferiscono ora ai capitoli destinati al finanziamento dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS). Per quanto concerne quest'ultima, le risorse totali ammontano a 513,03 milioni di euro, mentre lo stanziamento di competenza previsto dal bilancio integrato degli esteri registra, a carico dell'intero Programma 4.2 (Cooperazione allo sviluppo), 1.182,7 milioni per il 2020, 1.184,7 milioni per il 2021 e 1.182,2 milioni per il 2022. Lo stato di previsione del MAECI in relazione alle attività di cooperazione allo sviluppo, nel bilancio integrato 2020, indica la cifra complessiva di 1.323,59 milioni di euro.

----------------------------------------------------------
Concorrono, infine, al complesso degli interventi per la cooperazione allo sviluppo anche le risorse afferenti agli stati di previsione degli altri dicasteri, fra cui, principalmente, il Ministero dell'economia e delle finanze (con risorse per 1.758,27 milioni di euro), il Ministero dell'interno (con risorse per 1.580,63 milioni di euro) e il Ministero dell'Ambiente (con risorse per 54 milioni di euro).
In relazione alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, ricorda che la legge n.?145 del 2016 ha introdotto una normativa di carattere generale che istituisce, fra l'altro, un apposito Fondo iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia espressamente destinato al finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali, la cui dotazione è stabilita annualmente dalla legge di bilancio, ovvero da appositi provvedimenti legislativi. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della difesa, dell'interno e dell'economia e delle finanze, le risorse del fondo sono ripartite tra le missioni internazionali indicate nella relazione analitica sulle missioni che entro il 31 dicembre di ogni anno il Governo presenta alle Camere, come risultante a seguito delle relative deliberazioni parlamentari. Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (programma 5.8) – disegno di legge di bilancio integrato 2020 – sono state appostate interamente nel cap. 3006, risorse per 1.308,74 milioni di euro, risultanti già peraltro a legislazione vigente.
------------------------------------------------

Il relatore richiama, infine, l'attenzione dei colleghi commissari sulla sezione Italiani nel mondo e politiche migratorie, in cui si collocano i capitoli di diretto interesse per le Comunità degli italiani all'estero e per i relativi organi di rappresentanza, nonché i capitoli che riguardano la promozione della lingua e cultura italiana nel mondo. Evidenzia, al riguardo, come i capitoli relativi ai Comitati degli Italiani all'Estero e al Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (C.G.I.E.) non subiscano alcun taglio nel triennio. Viceversa, il Capitolo relativo alla promozione della lingua italiana nel mondo, pur non subendo decurtazioni per l'anno 2020, registra un arretramento di risorse per circa due milioni di euro relativamente agli anni 2021 e 2022, dovuto al fatto che il fondo triennale per il potenziamento della promozione della lingua e della cultura italiana all'estero in quegli anni non registra più alcuno stanziamento. " (12/11/2019-ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07