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ITALIANI ALL'ESTERO - EUROPA - COMMISSIONE UE ADOTTA "PACCHETTO ALLARGAMENTO" ED INVITA AD "APRIRE" AD ALBANIA E MACEDONIA

(2018-04-17)

  La Commissione europea ha adottato oggi il suo pacchetto allargamento annuale, comprese sette relazioni sui singoli paesi, che valuta l'attuazione della politica di allargamento dell'Unione europea, fondata su criteri consolidati e su un'equa e rigorosa condizionalità.

L'avanzamento lungo il cammino europeo è un processo oggettivo e basato sul merito, che dipende dai risultati concreti ottenuti da ciascun paese e nel cui ambito lo Stato di diritto, la giustizia e i diritti fondamentali rappresentano una priorità assoluta. Una prospettiva di allargamento credibile esige sforzi sostenuti e riforme irreversibili. L'allargamento dell'UE è un investimento per la pace, la sicurezza e la stabilità in Europa: la prospettiva di aderire all'UE esercita sui partner che partecipano al processo un forte potere di trasformazione, che porta in sé un cambiamento positivo a livello democratico, politico, economico e sociale.

Oggi la Commissione ha raccomandato al Consiglio di decidere di avviare i negoziati di adesione con l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia e l'Albania, alla luce dei progressi compiuti, mantenendo e approfondendo l'attuale slancio riformistico. Nello specifico, per quanto riguarda l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia la realizzazione delle riforme prioritarie urgenti sarà decisiva per i progressi futuri del paese. Per l'Albania saranno determinanti i progressi compiuti nel settore cruciale dello Stato di diritto, in particolare per quanto riguarda le cinque priorità fondamentali in materia di riforme, e si dovrà continuare a ottenere risultati concreti e tangibili nel riesame di giudici e pubblici ministeri (esame delle credenziali). A tal fine, la Commissione applicherà l'approccio rafforzato per i capitoli di negoziato relativi a sistema giudiziario e diritti fondamentali nonché a giustizia, libertà e sicurezza. Questo passo avanti in un lungo processo è conforme all'impostazione basata sulla meritocrazia e su una rigorosa condizionalità, confermata di recente dalla strategia della Commissione per i Balcani occidentali. Come dichiarato nella strategia per i Balcani occidentali, la stessa UE deve essere pronta ad accogliere nuovi membri, una volta soddisfatte le condizioni necessarie, anche sotto il profilo istituzionale e finanziario. Prima di ingrandirsi, l'Unione deve essere più forte, più solida e più efficace.

Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "Un passo avanti per l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia e l'Albania rappresenta un passo avanti per l'intera regione dei Balcani occidentali. La nostra priorità strategica e il nostro impegno stanno dando risultati concreti con vantaggi tangibili per le popolazioni della regione. Devono tuttavia proseguire le iniziative in materia di riforme e modernizzazione, nell'interesse dei partner e dell'Unione europea.”

Johannes Hahn, Commissario per la Politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento, ha dichiarato: “La nostra politica di allargamento si conferma il principale stimolo per le riforme nei Balcani occidentali e consente di modernizzare le economie e le società della regione, rendendola progressivamente un luogo più prospero e stabile, anche nell'interesse dell'UE. Le raccomandazioni per l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia e l'Albania pubblicate oggi riconoscono i progressi compiuti. Si tratta di un importante passo avanti ma è chiaro, e ciò vale per tutti i paesi dei Balcani occidentali, che non ci sono scorciatoie sulla strada che conduce all'UE. Permangono lacune importanti. Le riforme, in particolare per quanto attiene allo Stato di diritto, devono essere attuate con maggiore risolutezza e produrre risultati sostenibili. Queste riforme non sono "per Bruxelles": l'efficacia del sistema giudiziario, una lotta efficace contro la corruzione e la criminalità organizzata, un'amministrazione pubblica efficiente e un'economia più forte offrono vantaggi diretti alla regione e ai suoi cittadini così come all'intera Europa."

La valutazione dei progressi compiuti e l'individuazione delle carenze forniscono ai paesi incentivi e orientamenti per perseguire le ambiziose riforme necessarie. Affinché la prospettiva di adesione diventi una realtà, i paesi devono privilegiare le riforme negli ambiti fondamentali dello Stato di diritto, dei diritti umani, delle istituzioni democratiche e della riforma della pubblica amministrazione, nonché in materia di sviluppo economico e competitività, tutti settori che presentano ancora carenze strutturali. I paesi devono assicurare che le riforme siano attuate correttamente e si traducano in risultati concreti. La Commissione continuerà a sostenere le iniziative di riforma attraverso il sostegno politico e un'assistenza finanziaria mirata.

Per la prima volta, contemporaneamente al pacchetto allargamento la Commissione ha pubblicato anche le sue valutazioni annuali dei programmi di riforma economica per i Balcani occidentali e la Turchia. Le valutazioni annuali dei programmi di riforma economica riguardanti i paesi dei Balcani occidentali e la Turchia indicano una crescita economica continua e sforzi intesi a consolidare la stabilità macroeconomica e di bilancio alla luce delle attuali vulnerabilità. Occorre mantenere e rafforzare politiche oculate e velocizzare le riforme per ridurre i persistenti rischi macroeconomici, sbloccare fonti di crescita sostenibile a lungo termine e accelerare la convergenza con l'UE.

I programmi di riforma economica sono fondamentali per migliorare la programmazione della politica economica e orientare le riforme volte a rafforzare la competitività e a migliorare le condizioni per una crescita inclusiva e la creazione di posti di lavoro. Tali programmi aiutano i paesi partner a soddisfare i criteri economici per l'adesione e a prepararsi a partecipare al semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche nell'UE dopo l'adesione. Il fatto che quest'anno, per la prima volta, i due pacchetti siano stati sincronizzati evidenzia l'importanza di un'economia funzionante per avanzare nel cammino verso l'UE.

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L'attuale programma di allargamento riguarda i partner dei Balcani occidentali e la Turchia. Sono stati avviati negoziati di adesione con i seguenti paesi candidati: Montenegro (2012), Serbia (2014) e Turchia (2005). L'ex Repubblica jugoslava di Macedonia è un paese candidato dal 2005 e l'Albania ha ottenuto lo status di paese candidato nel 2014. La Bosnia-Erzegovina (domanda di adesione all'UE presentata nel febbraio 2016) e il Kosovo (accordo di stabilizzazione e di associazione entrato in vigore nell'aprile 2016) sono candidati potenziali.(17/04/2018-ITL/ITNET)

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