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ITALIANI ALL'ESTERO - BRASILE - LANZI(COMITES RIO/PD-BRASILE): PETIZIONE CITTADINANZA: ITALICUS PER PAESI ISPANICI. DEFENESTRAZIONE ROUSSEFF SFIDUCIA POLITICA "TRAVESTITA" RIFORMA COMITES: PARERI PIU' INCISIVI. REFERENDUM: CAMPAGNA INFORMAZIONE

(2016-09-20)

   Dal Sud America giungono notizie poco rassicuranti e se sulla drammatica situazione in cui vivono venezuelani e comunità italiane e di origine italiana Italian Network ha a più riprese posto attenzione per la gravità delle condizioni di vita, pur nel silenzio dei molti, minor attenzione è stata rivolta, senza dubbio, ai percorsi politico sociali del Brasile, laddove vivono milioni di cittadini di origine italiana. Ben 25 milioni di oriundi ed italo/brasiliani, 4 milioni dei quali nella "grande" San Paolo.

Un paese, il Brasile, che negli ultimi anni ha risposto alle attese di masse di poveri e diseredati, ha mostrato grandi potenzialità di sviluppo economico e politico per poi accusare il pesante fardello di una crisi che inesorabilmente ha colpito grandi e piccole economie in tutto il mondo.  Da ultimo il recente "golpe parlamentare", come lo stesso ospite di Italian Network definisce le modalità dell'impeachment dell'ex presidente del Brasile Dilma Rousseff.
Un evento politico dai toni di certo poco chiari, che fa nascere più di qualche preoccupazione per il futuro, "anche se formalmente non c'è stata alcuna rottura democratica"  in un continente in cui, ricordiamo però,  la conquista della democrazia ha vissuto alterne e  drammatiche vicende.  E ben lo ricordano i brasiliani che contestano la decisione di defenestrare la Presidente Rousseff, eletta da milioni di cittadini ma privata dei suoi poteri di Presidente della Repubblica da parte di un pugno di senatori. Rivendicano, soprattutto, nelle numerose manifestazioni di piazza  il diritto di decidere democraticamente il nuovo vertice della Repubblica Federale do Brasil.

La domanda sorge logica: c'è da temere una deriva politica in Brasile ?  E qual'è lo stato d'animo della comunità italiana di passaporto e di origine italiana?

Lo abbiamo chiesto ad un esponente del Comites di Rio de Janeiro, oltre che coordinatore del PD Brasile, Andrea Lanzi, con il quale Italian Network ha approfondito anche alcuni fra i temi all'ordine del giorno nell'agenda politico- istituzionale degli italiani all'estero: dalla riforma  del Comites e CGIE al prossimo Referendum sulle riforme istituzionali, che vedrà la partecipazione, come negli ultimi referendum,  degli italiani all'estero.
Un appuntamento in vista del quale arriverà in Brasile anche il Ministro per le Riforme Istituzionali Maria Elena Boschi.

Lanzi tiene, però, a sottolineare, ancor prima di soffermarsi sulle evidenze del “golpe” brasiliano, la situazione di disagio che la comunità vive  nei confronti del Governo italiano motivata dalle lunghe attese che i discendenti dei nostri emigrati - "oltre mezzo milione di persone" -  sono costretti a subire per il "riacquisto" della cittadinanza”. (video minuti 1,00 - 4,00 ) "Nella sola San Paolo – fa presente Lanzi -  i numeri parlano di attese di oltre dieci anni".

Una situazione assurda "che ha portato Comites, CGIE ed associazioni a presentare una petizione per il miglioramento dei servizi consolari attraverso l'utilizzo del contributo di 300 euro richiesto per la cittadinanza”. Petizione i cui primi risultati – ricorda Lanzi - sono stati presentati al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della sua visita per l'inaugurazione delle Olimpiadi. Da parte sua - sottolinea Lanzi - c'è stato un impegno importante su questa situazione 'incresciosa' "  Un impegno sul quale si è espresso successivamente anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, giunto in Brasile in occasione dell'apertura delle Paraolimpiadi.”

Lanzi assicura la prosecuzione dell'iniziativa e preannuncia  che si avvarrà anche del contributo di "Italicus", la pagina facebook di un importante 'presenza' in rete, con sede a Caracas, indirizzata ai paesi sud americani di lingua spagnola per coinvolgere i discendenti degli emigrati italiani negli altri Paesi del Sud America....

Quanto al "golpe parlamentare", l'esponente del PD non sposa la "lettura" di una parte degli osservatori politici che ritiene sia stato sufficiente l'esame delle ragioni  dell'allora Presidente Dilma Rousseff da parte del Presidente della Corte Costituzionale. Anzi, Lanzi esprime preoccupazione per il fatto che non si sia mostrato il “dolo” in nessuno dei passaggi sul bilancio dello Stato, di cui invece veniva accusata la Rousseff ... e che, invece, si sia trattato di una “sfiducia politica” travestita in messa in stato di accusa per un reato da comprovare ma che non è stato mai comprovato come tale. Questo – dice Lanzi – è anche pericoloso perchè in futuro si potrebbe invocare in altre circostanze... (video: da mm 4,37 a 11,20) .

Ed ancor più preoccupano, l'esponente della comunità italiana, una serie di provvedimenti varati dal Governo di Michel Temer , che riguardano diversi aspetti della quotidianità dei brasiliani, compreso il settore dell'educazione e della sanità, e vanno a toccare alcuni equilibri sociali. Senza dimenticare i provvedimenti in campo previdenziale e sul lavoro – compreso lo studio, bloccato dallo stesso Presidente Temer, sull'allungamento della giornata di lavoro a 12 ore, ed i cui effetti, l'esponente del Comites  definisce da "macelleria sociale”.

Lanzi, d'altra parte, assicura non esserci stati in Brasile interventi (epurazioni) nei confronti delle diverse articolazioni dello Stato - come succede in Turchia, ad esempio...." In ogni caso, ritiene "assolutamente non comparabile la condizione del Brasile rispetto a quella del Venezuela, laddove si sta consumando un dramma sociale dalle enormi proporzioni”.

Venendo, poi, ai temi delle riforme, ad iniziare dalla riforma dei Comites e del CGIE (video: mm. 11,30- 19,09). ed alla partecipazione che tale dibattito suscita nella comunità, Lanzi, dopo aver ricordato che di riforma  "se ne parla da più di 10 anni", ritiene "che per quanto riguarda i Comites non bisogna fare degli “stravolgimenti  particolari” Si tratta, piuttosto, di dare la possibilità di esprimere pareri più incisivi da parte dei Comites.
Il Comites di Rio De Janeiro, ad esempio, propone che, a fine mandato del Console Generale, ci sia un momento di valutazione sul suo operato." e aggiunge "non per essere cattivi ma per fare un bilancio di come le cose siano andate, quale sia lo stato dei problemi e come le cose si possano migliorare.
In questo senso, per l'esponente del Comites di Rio il parere del Comites non deve essere "vincolante" ma ...

Sul fronte del CGIE, "dopo l'elezione dei parlamentari da parte della Circoscrizione Estero e la conferma dei parlamentari estero alla Camera da parte del provvedimento di Riforma costituzionale, dovrebbe tornare...Una possibilità per Lanzi è la proposta avanzata di un'Assemblea dei Presidenti dei Comites, oppure pensare ad assemblee dei Presidenti a livello continentale..... Tuttavia, avverte Lanzi, "occorrerà vedere se ci saranno le risorse..." 
Una questione, quest'ultima, sulla quale si gioca anche il ruolo e l'attività degli stessi Comites per "l'oggettiva difficoltà a portare avanti, nell'ambito della dimensione di volontariato, una serie di iniziative nel modo migliore".
In tal senso, Lanzi sottolinea come l'iniziativa del Comites di Rio sullo sportello al pubblico per le pratiche della cittadinanza “che sopravvive solo grazie all'impegno personale dei membri del Comites, “sottratto anche al lavoro”,  rappresenti un'eccezione nel panorama dei Comitati. Organismi, dirà più tardi, che non sono stati eletti “nel modo migliore” per le difficoltà riscontrate nell'attuazione delle nuove modalità sull”inversione del diritto al voto”.

Sicchè - stigmatizza l'esponente della comunità italiana - anche pensare a grandi trasformazioni e nuovi servizi da offrire, ad esempio, ai nuovi emigrati, non è una cosa semplice"  Di qui l'apertura a nuovi fronti, a nuove possibili strutture.... "Io - dichiara l'esponente del PD in Brasile - non ho preclusioni di principio...ma di proposte non me ne sono state fatte..”

Infine, il Referendum costituzionale (video 12,12-24,53). "Sono convinto che gli italiani all'estero saranno sicuramente interessati e parteciperanno al referendum dal momento in cui qualcuno gli spiegherà di cosa si tratti attraverso un Piano di informazione. Non si può sperare di avere dei grandi risultati dagli italiani all'estero se non si predispone una grande campagna di informazione. Dunque, se sarà realizzata sono convinto che gli italiani all'estero risponderanno adeguatamente”. Fino ad ora, però, sottolinea Lanzi, non è stato fatto granchè. 
Quindi, l'esponente del PD, fa presente l'apertura di un Comitato per il si' a Rio, in occasione del viaggio del premier italiano Matteo Renzi.

Tuttavia, Lanzi auspica che “la Corte Costituzionale faccia chiarezza perchè “il combinato disposto della riduzione del Senato mantenendo la nuova legge elettorale diventa “pericoloso”. Ed aggiunge “non c'è piu' uno schema bipolare in Italia ma tripolare. E onestamente è come giocare al lotto. Oltretutto finora sulla legge elettorale non si vedono proposte concrete. “

Quindi, riassumendo, la partecipazione  al Referendum in Brasile – come in altri Stati e Continenti -  potrebbe essere messa in dubbio se non ci sarà un'adeguata campagna di informazione che permetta un'adeguata conoscenza degli argomenti da parte del cittadino. E', d'altra parte, la stampa italiana all'estero è quasi inesistente. Rai Italia è vista da un numero ridotto di cittadini italiani....”(20/09/2016-ITL/ITNET)

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