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ITALIANI ALL'ESTERO - SPECIALE 60.mo MARCINELLE - CAMUSSO A ITALIANNETWORK: RIPENSIAMOCI ! SIAMO AL CROLLO DI UN'EUROPA COSTRUITA NON A DUE VELOCITA' MA A DUE CONDIZIONI DIFFERENTI"

(2016-07-21)

  "Una tragedia dovuta alla micidiale logica che presiedeva il mondo del lavoro - ha stigmatizzato Susanna Camusso, leader della CGIL, intervenendo alla Tavola Rotonda per UN'EUROPA DEL LAVORO E DEI DIRITTI.SENZA FRONTIERE" nel corso dell'iniziativa per il 60. anniversario della tragedia del Bois du Cazier a Marcinelle: "venivano prima i profitti, per cui si lavorava in pessime condizioni, e non la vita delle persone." Poi le battaglie per l'affermazione dei diritti dei lavoratori in tutta Europa  grazie alla solidarietà del Patronato INCA ed alla collaborazione dell'INCA con i sindacati locali. (VEDI: http://www.italiannetwork.it/video.aspx?id=2323).

Oggi, tuttavia, per Camusso si stanno ripetendo quelle stesse situazioni che portarono alla tragedia di Marcinelle.  Non più miniere ma "altre modalità di sfruttamento e di non rispetto delle persone e del privilegio del profitto e della ricchezza di pochi". In tale contesto essere migranti non era facile ieri, come non lo è oggi. Non facile costruire sentieri di integrazione in un'Europa in costruzione, dove i temi della sicurezza sociale non erano presenti." 

L'Europa . L'Europa è un grande e straordinario sogno. Un sogno in scala europea di un'idea del mondo senza frontiere e della libera circolazione dei lavoratori e delle persone. Dove, però, ha aggiunto Camusso si è sviluppato prima il tema della circolazione delle merci e poi delle persone. Oggi è il focus sui Trattati commerciali che domina.

"Un'Europa che preoccupa, quella che stiamo vivendo" fa presente il Segretario Generale della CGIL e sono molti che dicono "possiamo abbandonare quel sogno. Possiamo tornare ai muri ed alle frontiere di casa nostra immaginando di poter stare meglio." Ma questo - ha proseguito Camusso - non solo nega la nostra storia ma propone un ritorno al passato che non ha prodotto nulla di buono."

E dunque "Non si possono dimenticare le ragioni della nascita dell'Europa. La logica di un continente che doveva superare la logica della guerra e dei nazionalismi e delle guerre mondiali. E se non si ripensa a tutto ciò - ha affermato la leader della CGIL - il pericolo è che tutto ciò si ripresenti, perchè le inquietudini sono le stesse. Quelle di un mondo perde di vista la giustizia sociale e le condizioni economiche e pensa solo ai diritti dei potenti."

Ecco perchè' per Camusso il ritorno delle frontiere in Europa è più preoccupante della Brexit e occorre contrastare la propaganda secondo cui i migranti tolgono il lavoro agli europei, che si sentono minacciati perché l'Europa liberista di oggi sta togliendo loro il welfare".

Ma qual'è stato il punto, l'avvenimento, l'occasione per una rottura degli equilibri raggiunti ? Italiannetwork lo ha chiesto a Camusso.

"Di solito non c'è - e non c'è stata - un unica data X in cui è successo tutto questo." afferma Camusso "Però sicuramente: il conflitto, l'incrociarsi di trattati sbagliati, perché erano fondati appunto su un estremo rigore nonostante la crisi. Ma anche il fatto che tutta la struttura che si è data all'Europa è una struttura che non ha fatto i conti con i mostri che si stavano producendo. Iniziative riguardanti le politiche economiche e finanziarie.

Per cui, in quel momento, invece di avere la lungimiranza di dire che i trattati non funzionano, che c'è bisogno di rispondere a chi lavora, a chi è in difficoltà, a chi va verso l'impoverimento,  si è pensato che si poteva far pagare due volte il prezzo al mondo del lavoro."

Una situazione in cui l'allargamento veloce dell'Unione europea ha potuto far da humus alle difficoltà che ne sono seguite ?

"Più che di allargamento veloce, penserei al fatto che in realtà si son costruite due Europe, in cui una parte dell'Europa ha vissuto l'esistenza dei paesi della moneta come paesi che imponevano vincoli, che non permettevano a loro di crescere, potendo poi operare in termini di dumping rispetto ad altri paesi europei. Per questo parlavo prima dei trattati, perchè  c'è proprio l'idea che il punto di riferimento non fosse la coesione sociale, le politiche di welfare, ma il tema della moneta d'entro un'Europa costruita non a due velocità, ma appunto a due condizioni differenti."

  Oggi è l'accordo TTIP Europa/Usa a rincarare la questione ?

"Speriamo che sia definitivamente affossato" afferma decisa Susanna Camusso.

Si ma il CETA Europa /Canada va avanti...

" Credo però che con le discussioni che stiamo facendo il Parlamento ci dia delle buone chances per  trovare … così come bisogna continuare l'iniziativa  perché il TTIP non diventi trattato". conclude la leader della CGIL.(21/07/2016-ITL/ITNET)

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