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ITALIANI NEL MONDO - CASTELLENGO (UIM-ITAL): CON LA UIM TUTTO IL SISTEMA SERVIZI UIL ALL'ESTERO: SEGNALE DI GRANDE CAMBIAMENTO DI CUI TENERE CONTO IN ALTRI AMBITI (ASSOCIAZIONI,CGIE)

(2016-07-04)

  Con la UIM e l'ITAL all'estero sarà presente tutto il sistema dei Servizi della UIL: è quanto emerge dall'ultima intervista del Presidente della UIM e responsabile dell'Area internazionale, Mario Castellengo, rilasciata ad Italialavorotv/Italiannetwork.

Un rilancio dell'intervento dell'Unione degli Italiani nel mondo sia sul fronte estero che su quello italiano, particolarmente affidato, quest'ultimo, al Segretario Generale della UIM, Angelo Mattone. E ciò  nonostante le difficoltà economico-finanziarie di cui l'Associazionismo italiano all'estero, di fronte sindacale o meno, risente pesantemente in questi ultimi anni.

Un rilancio che risponde ad un criterio di massima sinergia e di estrema efficacia organizzativa che la UIL ha posto in essere al suo interno con l'accorpamento funzionale delle diverse strutture nell'ambito del sistema servizi, ora "based" in un'unica sede centrale nazionale (Via Castelfidardo) nei pressi della Stazione Termini a Roma.

  Una formula  che - spiega il Presidente della UIM - sarà replicata in tutto il mondo a sostegno non solo della vecchia emigrazione ma anche della nuova emigrazione, che ha necessità di risposte ben più ampia e complete.  Si tratta, in buona sostanza, afferma Castellengo "di un grande cambiamento già varato sia in Svizzera che in Belgio e nel prossimo autunno prenderà il via anche in Germania." Questa è la grande scommessa che la UIM, con la collaborazione del Patronato ITAL, porterà avanti all'estero".

Quanto all'ampliamento delle sedi "Faremo un grande investimento nei Balcani: in Albania, in Montenegro, ed anche in altri Paesi" sottolinea il Presidente della UIM, che spiega "C'è l'estrema necessità di uscire fuori dagli schemi tradizionali. La gente viaggia, non è più stanziale, sia per propri interessi che per esigenze di lavoro e cambiano le necessità. Dobbiamo essere pronti a dare delle risposte efficaci sui più diversi fronti. Anche su quello della casa. Naturalmente opereremo attraverso convenzioni per dare servizi diversificati. Questa è sicuramente una sfida importante" che, tra l'altro, vedrà un più ampio collegamento fra le UIM all'estero e le UIM in Italia.

Mentre, nelle Americhe, l'attenzione del Presidente dell'ITAL UIL è naturalmente puntata sulla situazione in Venezuela. Un Paese ed una comunità italiana per la quale - tiene a sottolineare Castellengo - lo stato italiano "poco fa'", nonostante l'impegno dell'on. Fabio Porta e di pochi altri."  Quanto alla UIM sta cercando di mirare al meglio la propria attività attraverso il coordinatore nel Paese sud americano Ugo De Martino.
Il presidente dell'ITAL non intende fare polemiche - sottolinea - ma auspica che il Governo "finalmente comprenda come - anche in questi casi - l'associazionismo ed il patronato divengono fondamentale nell'essere vicini ai connazionali all'estero."
Ma la riflessione va bel oltre e Castellengo non si esime da una rapida analisi del voto amministrativo che ha visto - dice in sostanza - perdere voti il partito di maggioranza laddove non è più costantemente presente. Mentre, sottolinea il Presidente della UIM, è proprio lì che sono presenti Patronati e mondo dell'associazionismo. Dunque, è proprio nei confronti di queste organizzazioni che dovrebbe essere rivolta maggiore attenzione, soprattutto all'estero, dove in alcune aree sono le uniche organizzazioni presenti, una volta chiuse ambasciate e patronati."

Nondimeno Castellengo non si esime dall'avanzare una critica nei confronti dell'associazionismo italiano all'estero "troppo spezzettato" . Dunque, deve comprendere che occorre lavorare 'di concerto'. 

Quanto al Forum: il presidente della UIM, pur convenendo sulla bontà dell'iniziativa, sottolinea tuttavia, la necessità che ci sia una compenetrazione delle attività delle associazioni e non avere solo una somma di associazioni, nella quale si mantengono gli stessi uomini, per raggiungere gli stessi obiettivi, non funzionerà".  "Noi - sottolinea - sosterremo il Forum solo ad una condizione: che ci sia un'apertura ampia rispetto al nuovo. Il nostro sforzo deve essere quello di mettere dei giovani. Senza i giovani si muore." Dunque, "o abbiamo questa forza, o il nostro destino è segnato !" afferma senza mezzi termini"

  Quanto alla rappresentanza, in particolare dei Comites e del CGIE, partecipazione al dibattito sollecitata dallo stesso Segretario Generale del CGIE, fa presente Castellengo "avevamo presentato una proposta, portata avanti da alcuni senatori ma in modo "distorto", ebbene ritengo che bisogna assolutamente "riformare" la rappresentanza." Anche in questo caso per l'esponente della UIM l'alternativa "è la morte della rappresentanza degli italiani all'estero."
La stessa UIM - anticipa Castellengo - farà una propria proposta. Poi afferma "personalmente ritengo che qualsiasi riforma deve dare spazio soprattutto ai Comites, ovvero al voto dei connazionali all'estero." Ma aggiunge "anche qui: se ci si affiderà ai soliti nomi noti, anche in questo caso non cambierà nulla".

"Purtroppo non è facile" ammette  il Presidente dell'Unione degli Italiani nel Mondo, "perchè i giovani non credono in queste forme di rappresentanza. Sono molto concreti. Ciascuno chiede di risolvere nell'immediato il suo problema. Se ci sarà questa capacità di rinnovamento, allora si potrà ottenere un nuovo CGIE, del quale, tuttavia, non riesco allo stato attuale a comprendere quale sarà la funzione. Così com'è oggi, comunque, non ha...."

Tirando le somme Castellengo sottolinea: la UIM, l'ITAL ed il Sistema servizi della UIL hanno dato un
segnale preciso nel senso del cambiamento..(04/07/2016-ITL/ITNET) 

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