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ITALIANI ALL'ESTERO - SOS VENEZUELA: 10 MILIONI DI ITALIANI E ITALO/VENEZUELANI IN GRAVI DIFFICOLTA', A COMINCIARE DA GRAVE CARENZA MEDICINALI. "ADERISCI AL "PROGRAMA DE AYUDA HUMANITARIA

(2016-04-14)

  Una comunità di 10 milioni di italiani: questo è il Venezuela "italiano": provenienti da sud a nord dell'Italia. Molti gli abruzzesi, ma anche i siciliani, calabresi veneti....connazionali che hanno raccolta in molti casi i frutti di un lavoro intenso. Anni di sacrifici lontano dalla propria terra per raggiungere condizioni economiche talvolta ragguardevoli....e la Casa d'Italia di Caracas fino ad oltre un decennio fa era l'emblema di quei successi. Il piu' bel circolo degli italiani fuori d'Italia.  Oggi - ma sono già molti anni -  la situazione è nettamente cambiata ! Ma in pochi, in Italia, sembrano essersene accorti, nonostante dalla Regione Abruzzo, che affianca le associazioni di italo/venezuelani, si sia dispiegato un sostanziale impegno.

E scopo della conferenza stampa, indetta dall'Intergruppo parlamentare Italia/Venezuela, presieduto dall'on. Fabio Porta (PD Estero) e dal Vice Presidente Luis Orellana (Gruppo Autonomie), nato in Venezuela, è stata proprio quello di rendere edotto il cittadino italiano delle difficoltà in cui si trova il Paese sud Americano, di sensibilizzarlo sulle gravi emergenze cui la popolazione deve far fronte per l'insicurezza sociale, economica e politica che tutto domina. Ma anche di far sentire al popolo venezuelano, attraverso i media, quella vicinanza e solidarietà di cui ha estrema necessità.

Una “situazione delicata che non ci lascia insensibili” ha dichiarato il Pres. Porta evidenziando, tra l'altro, l'impegno degli italo-venezuelani rientrati in Italia nel sollecitare l'attenzione delle istituzioni e l'attenzione della stessa Regione Abruzzo, rappresentata in conferenza stampa  dallo stesso Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pancrazio.

Una situazione all'attenzione del Governo e dello stesso Sottosegretario Amendola, che ha assicurato, nel corso della recente assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all'estero, un impegno nella risoluzione della questione previdenziale - tasso di cambio che falcidia le pensioni degli italiani in Venezuela, ha ricordato l'on. Porta, presidente del Comitato per gli Italiani all'estero e la promozione del Sistema Italia.
Porta ha riconosciuto "Siamo presi da tante emergenze che spesso ci distolgono da questioni che non sono meno gravi”.

E che in Venezuela ormai la situazione abbia raggiunto limiti davvero preoccupanti nello scontro fra governativi e opposizione con un evidente slittamento dalle condizioni di garanzia della vita democratica del Paese e sicurezza degli individui è un dato di fatto.  Estrema cautela sull'argomento da parte dell'On. Porta e del Sen. Orellana che hanno assicurato la piena conoscenza dell'evolversi della crisi politica del Paese sia da parte del Governo che del Parlamento. Una situazione "delicata", proprio per il bene della folta comunità italiana in quel Paese ed in tutto il Sud America.

  Una situazione che vede, tuttavia, il proliferare e l'imperversare di bande criminali.  Il timore per la vita di ciascuno italiano, italo/venezuelano e venezuelano è divenuta realtà  incontrastabile. Ricordiamo che da anni, ormai, è presente un ufficio antisequestri, anche se il degenerare delle condizioni del Paese induce lo stesso Governo italiano ad un'attenzione ulteriore.

Un Paese che detiene enormi ricchezza petrolifere ma che è in preda alla penuria di ogni genere di prodotto: da quelli medici alla carta. I sequestri a scopo di estorsioni abbondano, la spoliazione di intere fabbriche domina, fino ad arrivare alla penuria di medicinali.

E la situazione è talmente grave su questo fronte che  "Si muore a tre anni per la mancanza di Tachipirina" ed addirittura  "il secondo uomo piu' ricco del Venezuela non riesce a trovare le medicine che gli occorrono" racconta il Dott. Leonardo Leonbruni. E' nato così - per iniziativa di una donna di Miami il “Programa de Ayuda Humanitaria para Venezuela”, (http://www.ayudahumanitariavenezuela.org/index.html) che ha trovato nel medico  Leonardo Leonbruni, abruzzese di seconda generazione in Venezuela, rientrato in Italia per motivi di studio, un convinto assertore dell'iniziativa nel nostro Paese, così come l'impegno nella capitale di Luisa Ceccarelli. 

Numerosi i centri di raccolta dei medicinali nel nostro Paese, di cui ben 9 in Abruzzo a conferma della grande attenzione verso gli italiani in Venezuela che vede, fra gli altri, l'iniziativa della Fondazione Abruzzo Solidale attraverso l'impegno di Amedeo di Ludovico, editore della Voce d'Italia, giornale in lingua italiana nato in  Venezuela di cui è direttore responsabile Mauro Bafile, figlio del fondatore, e sostenitore di una Casa di Riposo per anziani italiani a Caracas. Un impegno condiviso da Gianfranco Di Giacomantonio, corrispondente in Venezuela del giornale Abruzzo 24 ore, che ha sintetizzato la situazione in un suggestiivo video che rende con evidente chiarezza, piu' di molte parole,  la situazione che i nostri connazionali stanno vivendo (video: ).

I medicinali vengono inviati ai tre ospedali cattolici e recentemente anche alla Caritas venezuelana. Ma in Venezuela opera anche la Fondazione “La Pastillita” che da alcuni anni distribuisce medicine gratuitamente. Ma la carenza di medicinali è un dato di fatto.  E l'invio, soprattutto per i medicinali per le patologie oncologiche, è difficilissimo non solo perchè vengono per lo più erogati in Italia dagli ospedali ma anche perchè necessitano di condizioni di "trasporto" speciali.

In buona sostanza, il Governo venezuelano non lo ammette  ma  in Venezuela c’è una crisi umanitaria, ha concluso il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Di Pancrazio invitando le associazioni ed i privati cittadini a sostenere le inziative di aiuto al Paese Sud Americano.  Molti gli italiani ed italo/venezuelani che vorrebbero tornare - un processo inverso iniziato da quasi venti anni - si fa presente nel video - ma che non è possibile sostenere - ha fatto presente Di Ludovico. "Innanzitutto perchè non hanno i soldi  per tornare e poi, ve l'immaginate il rientro di migliaia e migliaia di italo/venezuelani in Italia, oggi ?. Dunque, occorre aiutarli li". E per aiutarli le associazioni ed il programma de Ayuda Humanitaria para Venezuela” hanno promosso anche uno spettacolo il prossimo 23 aprile a Roma. Sarà l'occasione per raccogliere medicinali e fondi per l'invio degli stessi medicinali. Contiamo anche sui singoli cittadini, ha affermato Luisa Ceccarelli invitando i cittadini italiani ad adottare un pacco".

Di qui l'impegno alla solidarietà verso questo "grande popolo" ha sottolineato il Presidente Di Pancrazio, invitando a dimostrare la vicinanza dell'Italia al Venezuela." (14/04/2016-ITL/ITNET)

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