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DONNE - ITALIANE ALL'ESTERO - "LE SIGNORE DEL CGIE - DAL BELGIO ELEONORA MEDDA: SFIDA BELLISSIMA. NECESSARIO RICOSTRUIRE DOPO SFIANCAMENTO ULTIMI 5 ANNI. PRIORITARIA RETE INFORMATIVA"

(2016-03-11)

  Appartiene inequivocabilmente a quella giovane generazione di italiani all’estero che sono usciti dall’Italia una volta formati, o in formazione grazie anche alle borse di studio (Erasmus od altro),  alla ricerca di opportunità che l’Italia, per ora, non è più in grado di offrire sul fronte del lavoro. Un lavoro che,  per Eleonora Medda, 35 anni una laurea in Scienze politiche all’università di Bruxelles, dopo varie vicende simili a quelle di molti altri giovani italiani e non solo,  è diventato una realtà, permettendole di crescere ed assumere da circa tre anni il coordinamento degli uffici del Patronato INCA in Belgio.

“Nel frattempo ho messo radici, aggiunge Medda. Ho un compagno belga, ho due bellissime figlie che frequentano la scuola a Bruxelles e fin da subito ho avuto l’opportunità di inserirmi nella vita associativa”. 

Ed è proprio attraverso il suo lavoro che Eleonora Medda ha potuto essere vicina alla comunità italiana in Belgio, “scontrandosi” con i problemi che le comunità possono avere, sia esse persone anziane (dai problemi con le amministrazioni pubbliche o sul fronte fiscale) che giovani. Arrivano impreparati, non sanno come inserirsi, non conoscono le lingue locali, non fanno tesoro delle competenze acquisite", afferma Eleonora Medda, "ma c’è anche da dire che chi arriva a Bruxelles è fortunato perché sono tante le associazioni, anche di giovani, che possono aiutare ad inserirsi grazie a molte occasioni di incontro.

Quanto alla sua partecipazione all’interno del Consiglio Generale degli Italiani all’estero,  “una sfida bellissima”  afferma la giovane Consigliera  “orgogliosa di intercettare questo ruolo”, stigmatizza. Tuttavia, siccome i filoni di azione siano tanti ed  anche con i nuovi membri del Consiglio bisognerà riflettere molto. Ed  uno dei punti importanti è rappresentato, per la neo Consigliera, dalla promozione della lingua italiana perché – fa presente –“non  tutti gli gestori lavorano bene. Per cui bisognerebbe fare più luce, più chiarezza, sull’intero sistema” dei corsi.

Altro argomento sul quale soffermarsi particolarmente: “il discorso sui giovani. Occorre  dare continuità a quella che è stata nel 2008 la Conferenza mondiale dei giovani italiani all’estero”.  In questo senso, Eleonora Medda porta la sua esperienza di rappresentante dei giovani alle Conferenze-Paese, che poi sfociarono nella Conferenza. Di qui l’annuncio del suo prossimo  impegno al CGIE nel segno dei giovani di origine italiana che dei nuovi migranti (i cosiddetti expat -. Ndr).

  Ma esistono delle differenze fra lo statu quo delle istituzioni di rappresentanza italiane all’estero del 2008 e quelle di oggi ?
 
“Se le elezioni dei Comites si fossero tenute nei tempi previsti, forse ci sarebbe stato maggiore slancio e maggiore rinnovamento – afferma la neo consigliera del CGIE, facendo riferimento ai risultati della partecipazione – davvero limitata – alle ultime elezioni.  Anche perché – aggiunge – nella Conferenza del 2008 – tante energie si erano manifestate. Le persone erano motivate. Poi i rinvii nel tempo hanno un po’ sfiancato, perdendo quelle energie.necessarie.  Ed il compito oggi risulta davvero difficile, sostiene Eleonora Medda, ricordando la sua appartenenza al Comites di Bruxelles e sottolineando come di rinvio in rinvio,  “in pratica come Comites  negli ultimi cinque anni non abbiano più lavorato.” Per cui, il dato di fatto è che “bisogna ricominciare da zero”.

Altro dato di fatto preoccupante. “ma questo già si sapeva in campagna elettorale”, interloquisce. Gli iscritti all’AIRE , nella maggioranza dei casi,  non conosce né il Comites né il CGIE. . Quindi c’è un “enorme lavoro da fare nel territorio di conoscenza  da fare che deve impegnare tutti noi”.

Con queste affermazioni siamo entrati con la neo Consigliera del CGIE “a gamba tesa”  nell'area della valutazione (bianco o nero) della valutazione delle politiche per gli italiani all’estero, ovvero “Il bianco ed il nero”, ovvero il positivo ed il negativo.

“Quello che c’è di buono ?  chiede Eleonora Medda,  anche se non manca di sottolineare "in realtà, è più facile dire quello che non va o che si potrebbe migliorare. Però è anche vero che ci sono cose che funzionano.
I servizi consolari sono tanti, tuttavia si possono migliorare. Ed, invece, si stanno tagliando. Cosicché anche qui vediamo persone che  devono fare 200 chilometri per rinnovare il passaporto a causa dell’accorpamento di varie sedi in Belgio".

I corsi di lingua. "Nelle Fiandre c’è un Ente gestore che funziona bene. Per quel che funziona !. Però anche li’ c’è un problema di comunicazione. Ben oltre il novanta per cento delle persone non è nemmeno a conoscenza che ci sono dei corsi di lingua italiana praticamente gratuiti per i bambini nelle scuole.”

E' la mancata conoscenza e la difficoltà ad acquisire comunque notizie lo zoccolo duro che frena le sinergie. “le cose buone ci sono ma  e’ necessario far conoscere la loro esistenza”.

  Fra Comites, Istituzioni, ecc….non si è riusciti a creare una “rete”  che possa sovvenire a questa carenza di conoscenza ? 

Per Eleonora Medda “magari dieci anni fa ancora si poteva , ma il lasso di tempo che è intercorso fra le due elezioni è stato un tale “sfiancamento” che negli ultimi 5 anni non si è visto più niente. Ed in 5 anni – ha aggiunto – le cose cambiano veramente molto !. Per cui c’è veramente tanto da ricostruire !. L’attuale presidente dell’Intercomites sta facendo un lavoro enorme !. E di questo gliene va dato atto!.”

Detto tutto ciò, con quali proposte concrete si presenta all’appuntamento del CGIE ?

Posto che si dovranno considerare i diversi apporti, "nel Comites di Bruxelles mi occupo di lingua e cultura, nel CGIE mi piacerebbe occuparmi di rappresentanza giovanile e politiche sociali. Bisognerebbe partire da un'indagine conoscitiva sulle nuove migrazioni. L'ultima dovrebbe essere datata ad oltre dieci anni fa; un'indagine sui servizi consolari...Lo stiamo facendo qui, aggiunge la consigliera Medda , e si potrebbe allargare....gli appuntamenti on line con i consolati... E questo andrebbe bene soprattutto per i giovani italiani all'estero, però non coglierebbe le esigenze delle generazioni più anziane".

Parlando della presenza delle donne all'interno del CGIE ritiene che possano essere innovative proprio partendo dall'esperienza nelle rispettive comunità. ?

Per la neo consigliera, evidentemente, c'è necessità di dare voce all'esperienza acquisita sia in Italia che all'estero." Un dato per tutti : il divario  pensionistico in Europa del 27% fra uomini  e donne a discapito delle donne, ma è solo la punta dell'iceberg, perchè rispecchia la diseguaglianza nel corso di tutta la vita lavorativa. Il discorso, d'altra parte, è anche più ampio in quanto . Un esempio che porta con se', la parità nelle sue diverse forme..."

Un auspicio sull'8 marzo ?

"Fare in modo che si concili meglio vita e lavoro, e quindi asili-nido, lavori più flessibili,congedi parentali.... " 

Temi essenziali in tutte le latitudini e non solo per le donne italiane all'estero.....ma questa è un'altra storia.(11/03/2016-ITL/ITNET)

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