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ECONOMIA ITALIANA - CRESCE IL PIL NELL'EUROZONA +0,4% NEL SECONDO TRIMESTRE - MIN. PADOAN (MEF) PROPOSTA "ASSICURAZIONE ANTIDISOCCUPAZIONE" : DATI ISTAT

(2015-10-06)

L’Istat vede la ripresa della nostra economia. C’è un aumento degli indicatori a luglio che confermano questa tendenza espansiva. E’ anche atteso un miglioramento del comportamento della spesa dei consumatori e del mercato lavoro.
Il senso è che i segnali di miglioramento nei comportamenti di spesa dei consumatori nel primo semestre dell'anno si spera che proseguano in questa direzione: “le indicazioni provenienti dal clima di fiducia delle famiglie, indicatore anticipatore dei loro comportamenti, hanno registrato risultati estremamente favorevoli nell'ultimo trimestre”.

Intanto il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, chiede ai paesi dell’eurozona di sostenere il sussidio per proteggere i disoccupati da future crisi economiche, la proposta è una sorta di schema comune di 'assicurazione' anti-disoccupazione da finanziare con risorse dell’Unione Europea.

“La ripresa si consolida”, secondo l'Euro-zone economic outlook degli istituti di statistica italiano Istat, tedesco Ifo e francese Insee. Il Pil dell'eurozona, secondo le loro previsioni, accelererà al +1,6% nel 2015 dopo il +0,9% dell'anno precedente grazie a un'espansione “a ritmo moderato” nella seconda metà dell'anno (+0,4% nel terzo trimestre e +0,5% nel quarto). A trainare è la domanda interna grazie al miglioramento del mercato del lavoro.
Sempre secondo i dati Istat-Ifo-Insee, l'inflazione dell'eurozona nel 2015 è pari a zero. L'inflazione è attesa "aumentare moderatamente" fino a raggiungere lo 0,5% nel primo trimestre 2016 (dopo il +0,1% del terzo trimestre 2015 e il +0,2% del quarto). Questa previsione è basata sull'ipotesi di un prezzo del petrolio a 48 dollari per barile e un cambio dell'euro a 1,12 contro il dollaro per i prossimi tre trimestri.

La domanda estera, invece, “è attesa indebolirsi nella seconda parte del 2015 a causa della dell'incertezza nei mercati emergenti, specialmente in Cina", che rappresenta "il principale rischio al ribasso per l'Eurozona”.
Nella media del 2015 i consumi sono attesi crescere dell'1,8% mentre gli investimenti, dopo aver "deluso le attese" nel secondo trimestre "continuano a essere deboli, principalmente per la mancata ripresa, in alcuni paesi dell'area, di quelli in costruzioni". Nel complesso, gli investimenti sono attesi raggiungere, in media d'anno, un aumento dell'1,7% per poi accelerare all'inizio del 2016. (06/10/2015-ITL/ITNET)

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