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ITALIANI ALL'ESTERO - 5 ARGOMENTI DI ATTUALITA' AL CENTRO DELL'INTERVISTA DI ITALIANNETWORK CON L'ON.FABIO PORTA(PRES. COMITATO ITALIANI ALL'ESTERO E VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA ITALIA)

(2015-07-15)

  Di argomenti al centro dell'attenzione degli italiani e degli italiani all'estero, in questa torrida estate italiana ed europea,  di certo non ne mancano ed, anzi, taluni sembrano prendere ulteriore vigore prima della ormai prossima pausa estiva.

ItalianNetwork/Italialavorotv ha incontrato il Presidente del Comitato degli Italiani all'estero e la valorizzazione del Sistema Italia, On. Fabio Porta, per una riflessione su alcuni avvenimenti, fra i piu' recenti, a partire dagli Stati Generali dell'Associazionismo degli italiani all'estero, dai quali è emersa una vastissima congerie di obiettivi, che il Forum delle Associazioni dovrà affrontare, e la domanda - non certo peregrina - sulla reale e concreta evoluzione del mondo dell'associazionismo italiano all'estero. (video:

STATI GENERALI ASSOCIAZIONISMO ITALIANO NEL MONDO
Il primo dato evidenziato dall'on. Porta: "la validità,  il coraggio e la lungimiranza di chi ha preparato gli Stati Generali dell’Associazionismo italiano all’estero, sapendo che siamo ad un passaggio critico, in un momento di transizione e come in tutte le transizioni non si sa bene dove si va mentre si ha chiaro il quadro del passato". Dunque, in questo senso, "l’aver voluto comunque mantenere questo appuntamento, averlo convocato e coinvolto associazioni in tutto il mondo, ritengo sia stato encomiabile". 

Tuttavia, per il parlamentare "E’ anche chiaro, però, che è un mondo in cambiamento, che non è più quello che le stesse associazioni e dirigenti probabilmente rappresentano e conoscono". Quindi, " da qui in avanti bisognerà avere un pò  più di coraggio e di spirito critico da parte degli operatori e da parte di tutti coloro che sono in questo settore, per costruire un nuovo modello di associazionismo italiano nel mondo” ha auspicato l'on.Porta garantendo la propria disponibilità nel seguire il percorso successivo, che si tradurrà anche nella costituzione del Forum delle associazioni italiane all’estero.

"E’ un cammino difficile, ha ammesso Porta,  che tutti dobbiamo fare, tenendo presenti sia i successi ottenuti in questi anni, perché non sono stati soltanto anni di fallimenti, ma anche delle cose che non hanno funzionato in Parlamento, tra gli italiani, italiani all’estero e, in generale, nelle politiche in Italia e nel mondo per queste associazioni.”

Molto vivace nella rete internet l’Associazionismo giovanile è stato del tutto assente, però, in quest’assise ?
“Carenza che gli stessi organizzatori hanno evidenziato: l'assenza del mondo virtuale, delle reti sociali, i portali, i gruppi che si sono costituiti in maniera informale su Internet, il  nuovo associazionismo che ho visto anche in Sud America e non soltanto in Europa, dove è molto attivo. E' questa la sfida degli Stati Generali, del Forum e del gruppo che ha avuto il coraggio di organizzare questo momento.
Se riusciranno a farsi da pontieri con queste organizzazioni ed aprire un nuovo rapporto con queste realtà avranno centrato l’obiettivo se, invece, si manterranno – come si è inteso in alcuni momenti durante i lavori – in modo autoreferenziale, di critica rivolta all’esterno senza il minimo di atteggiamento autocritico, allora forse l’obiettivo non sarà raggiunto. Sarebbe un peccato però - secondo l'on. Porta - perché si sprecherebbero risorse umane, economiche e, soprattutto, un’occasione importante!”.


On.Porta, stante la validità dell’impegno da parte di coloro che hanno lanciato questi Stati generali dell’Associazionismo italiano nel mondo, sembra, però,che le idee non siano poi tanto chiare, moltissimi gli obiettivi e decisamente vari. Molta critica nei confronti della stessa rappresentanza, nonostante l’associazionismo sia alla base della rappresentanza degli italiani all’estero, sia a livello parlamentare, che nei confronti del CGIE e dei Comites...

“Certo. molte sono le critiche nei confronti della rappresentanza parlamentare, che accetta ben volentieri critiche e consigli, suggerimenti, ma si dimentica - puntualizza Porta - il dato di fatto che questa realtà è frutto ed è figlia di un mondo in cui l’associazionismo, i sindacati, i patronati italiani all’estero sono stati il perno centrale con tutti i loro pregi e difetti" conferma il parlamentare eletto dalla Circoscrizione Estero in Sud America. "E credo che bisogna ancora capire che il cuore oltre l’ostacolo dobbiamo buttarlo tutti e che dobbiamo anche avere una visione diversa: piu’ ampia,  perché gli italiani all’estero non sono solo di passaporto ma ci sono anche gli italici, i discendenti, gli oriundi. Sono una realtà molto più vasta che non si può più ricondurre o far ricondurre alle piccole associazioni regionali. E’ una realtà, quella degli italiani nel mondo che se le associazioni sapranno interpretare, anche in maniera propositiva rispetto al sistema Italia, cioè rispetto all’internazionalizzazione, all’apertura di nuovi mercati, alla costituzione di joint venture: questa è la vera sfida che bisogna cogliere !”
Se pensiamo invece che le 200/300 associazioni, per quanto numerose, per quanto importanti, siano l’espressione di questo mondo, forse sbagliamo mira, focus e rischiamo di lavorare male ! Ma io spero che chi ha ideato questo momento abbia anche coscienza non solo del proprio valore ma anche di questi limiti ed insieme si  possa costruire una realtà che potrà dare all’Italia ancora di più di quello che si immagina".


PATRONATI ITALIANI NEL MONDO
Presidente, Lei ha citato i Patronati come esponenti di questa comunità, Eppure, in questi ultimi tempi, sembra si sia avviata nuovamente la “campagna d’inverno” contro i patronati ! La critica  è molto attiva ! Sembra quasi di ripercorrere la stessa strada dello scorso anno. Lei pensa sia una questione di carattere finanziario o ideologico e politico ?

“Sembra sia diventata ciclica ! Ogni volta che si avvicinano le leggi finanziarie torna stranamente al centro dell’attenzione di alcuni organi di stampa, di alcune organizzazioni sindacali!" stigmatizza il parlamentar eletto dalla Circoscrizione Estero.
Oltretutto, mi sembra una discussione anche offensiva per i tanti volontari, operatori di patronato che in tutto il mondo, e non soltanto in Italia, quotidianamente fanno un lavoro a favore delle nostre collettività.
Chi vive all’estero, in Australia, Argentina o in Canada sa che nel Patronato si trova sempre un  riferimento certo, anche nel momento in cui la rete consolare subisce dei tagli, anche nel momento in cui l’Istituto nazionale di Previdenza italiano deve ridurre la sua capacità di presenza all’estero.

I Patronati ci sono sempre stati, ci sono e ci saranno!.

Quello che si vuole fare è soltanto mettere in rete anche questa risorsa a favore dei nostri connazionali, che non è una risorsa alternativa, sostitutiva a quella del servizio pubblico" chiarisce per la milionesima volta il parlamentare, aggiungendo:
" Non so e non capisco a cosa servano certi polveroni. Se ci sono dei casi, all’interno dei Patronati, delle associazioni, dei sindacati, della politica o di qualsiasi altra organizzazione. Se ci sono dei casi di denunce, di scandali da mettere in evidenza,  lo si faccia in maniera circospetta!. Non si  può buttare via l’acqua sporca con il bambino !. Non si puo’ parlare male di uno strumento così importante come i Patronati ! E non capisco la pretestuosità di certi attacchi !”


CONFERENZA ITALIA/AMERICA LATINA
Si e’ conclusa di recente la Conferenza italo/latino americana a Milano, dove sono stati preannunciate ulteriori iniziative in Italia. A che punto sono i preparativi ?

“Questa conferenza è stata molto importante. E’ stata la prima conferenza organizzata – la VII – che, attraverso un emendamento che avevo contribuito a far approvare alla Camera, è diventata uno strumento permanente della politica estera italiana, in raccordo con l’Istituto italo/Latino Americano.

A breve avremo due importanti appuntamenti che sono stati rilanciati dalla Conferenza. Il primo ci sarà  anche a seguito del successo della Conferenza governativa Italia/America Latina ed  il Parlamento si fa carico di dare continuità e supporto fra l’Italia e i Paesi del Sud America e del Centro America. Agli inizi di ottobre alla Camera ed al Senato organizzeremo un grande momento di incontro tra l’Italia e il continente Latino Americano che ha ricevuto più di altri nel corso dei secoli una presenza di emigrazione di origine italiana.

Il prossimo anno, poi, festeggeremo i 50 anni dell'Istituto Italo/Latino americano e noi vorremmo che questo anniversario possa coincidere con una riforma di questo istituto e con un rilancio dellastrategia politica dell’Italia verso l’America Latina, in modo che sia la Conferenza che l’iniziativa dell’IILA, e magari anche la Conferenza parlamentare acquisiscano un unico grande traguardo di strutturazione permanente della nostra politica estera verso l’area del mondo dove, a mio parere, esistono le piu’ grandi opportunita’ per il sistema Italia.”


ITALIANI IN GRECIA:
Come Presidente del Comitato per gli Italiani all’estero e la promozione del Sistema Italia sta seguendo ovviamente anche  le questioni relative agli italiani in Europa. La preoccupa la situazione che sono destinati a vivere gli italiani in Grecia ?

"Abbiamo seguito in Parlamento, in Commissione Esteri ed anche nel nostro Comitato la situazione degli italiani in Grecia, come la situazione della Grecia in questa delicata crisi che ancora non è stata del tutto risolta. Sono convinto che un’Europa senza la Grecia non è Europa - afferma con convinzione il parlamentare - e siamo certi che il Governo italiano ha fatto tutto il possibile ed ha fatto bene in questo senso per far pendere la bilancia dal lato di chi pensa che l’Europa non possa essere soltanto conti e rigore ma anche solidarietà e relazioni politiche come peso della sfida che la Grecia poneva a tutta l’Europa."

Come parlamentare che viene dai Paesi del Sud America, conosco bene le crisi ma anche le difficoltà che a volte si affrontano quando determinati organismi internazionali pongono ricette eccessivamente punitive e di rigore a certi Paesi.

Credo, comunque, che il futuro dell’Europa sia nella crescita e nello sviluppo affiancato al rigore ed alla disciplina dei conti, che è necessaria , ma che tutto questo debba essere fatto nello spirito di solidarietà e di unione, che è alla base dell’Unione europea. A volte ce lo dimentichiamo, ma è bene ricordarlo sempre ! “


DIBATTITO POLITICO: MINORANZA / MAGGIORANZA

E’ di questi giorni una critica, da parte del responsabile di Forza Italia per gli italiani all’estero,  nei confronti dei parlamentari di maggioranza  “troppo ossequienti”, a parere del sen. Pessina, nei confronti di questo Governo “che non sta facendo granchè  per gli italiani all’estero “.

“Intanto, questo Governo sta facendo moltissimo, forse molto di piu’ di tanti altri governi, per l’Italia e noi abbiamo sempre detto che se non salviamo l’Italia non possiamo pensare men che meno agli italiani all’estero."ricorda l'esponente del PD.
Io credo che dobbiamo riflettere su  come dobbiamo far pensare agli italiani all’estero non soltanto come beneficiari di politiche ma anche come soggetti attivi di politiche attive, sul piano delle risorse. Ci impegneremo anche in questo senso a favore del trasferimento dei trecento euro per le cittadinanze a beneficio dei Consolati. Che è anche una maniera per dimostrare come gli italiani all’estero possono dare un contributo attivo.

Sappiamo che questo Governo vuol rinsaldare tutto il comparto della lingua e della cultura italiana nel mondo. Siamo attenti al tema dei servizi ed in questo senso vogliamo dare seguito alla riforma ed alla convenzione del Ministero degli Esteri con i Patronati e siamo convinti che insieme a questo Governo possiamo fare tante cose.

Abbiamo appena approvato “la buona scuola” e vogliamo anche inserire nell’insegnamento delle scuole pubbliche lo studio multidisciplinare delle migrazioni.
In buona sostanza, siamo convinti che insieme a questo Governo possiamo fare tante. Vogliamo anche inserire nell’insegnamento  iniziative da fare insieme nei prossimi mesi e che questo Governo dimostrerà di essere uno dei piu’ attenti alle politiche per gli italiani all’estero e non, come si dice, in maniera abbastanza demagogica, un Governo disattento alle nostre richieste.” conclude il Presidente del Comitato per gli Italiani all'estero e la valorizzazione del Sistema Italia.(15/07/2015-M.F.-ITL/ITNET)

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