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DONNE MIGRANTI - SORRENTINO (CGIL):"UGUALI DIRITTI DONNE ITALIANE E IMMIGRATE. NUOVO MODELLO PER RENDERE OMOGENEO RAPPORTO EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE."

(2015-04-16)

    Sporadiche fino ad oggi le attenzioni del mondo istituzionale nei confronti delle donne italiane migranti all'estero - al di là del mondo scientifico, soprattutto accademico. E se maggiore, invece, potrebbe sembrare l'attenzione nei confronti delle donne  migranti che giungono in Italia, in realtà sul piano della concretezza  ben poco è stato fatto fino ad oggi, anche laddove fortissimi elementi di disagio, sopruso, illegalità e violenza esistono e persistono a carico delle donne migranti in Italia.  Ed è proprio sull'onda della forte denuncia della FLAI CGIL e della CGIL dei soprusi subiti da molte delle immigrate della provincia di Ragusa che è nata la ricerca realizzata dalla Fondazione di Vittorio sulle Donne Migranti che verra' presentata domani nella città siciliana, aprendo di fatto le iniziative previste per il prossimo I° Maggio.

  Finalmente, dunque, si presta attenzione al mondo delle donne migranti ? Ad anticipare il senso dell'iniziativa "Donne Migranti tra passato e presente" al microfono di Italiannetwork.it /Italialavorotv è Clausio Sorrentino dell'Area Politiche Globali della CGIL, da tempo attento osservatore della realtà migrante in Italia ed all'estero, con particolare attenzione nei confronti del mondo dell'emigrazione italiana.

"Si, è vero, anche il mondo dell'emigrazione si accorge finalmente delle donne, perchè storicamente le donne  sono emigrate nel passato sempre in conseguenza di qualcosa o qualcuno: hanno seguito le famiglie, si sono sposate per procura (a distanza tramite le vie legali).

Nell'analizzare i dati da 20 anni a questa parte ci siamo accorti che il numero delle donne è fortemente aumentato, ma oltre che essere aumentato il numero, sono aumentate la modalità per le quali le donne emigrano:  da sole, alla ricerca di una realizzazione personale. Non emigrano per seguire la famiglia od  un uomo, ma alla ricerca di quel ruolo nella società che spetta loro, uscendo così da quella forma di invisibilità che ha caratterizzate per anni il loro ruolo.  Al di là della visibilità, prosegue Sorrentino,  hanno conquistato anche il dato numerico: quasi  il 50% delle quote dell' emigrazione.

Ma vi è anche la realtà dell'immigrazione che registra un incremento della presenza delle donne migranti anche in Italia. Nelle nostre campagne oltre ad arrivare persone che vengono dall'Africa, dal Mediterraneo, stanno arrivando anche molte donne che vengono dall'Est Europa.

L'iniziativa del 17 aprile a Ragusa, intitolata "donne migranti tra presente e passato”,  prende spunto da una situazione che si è determinata  a Ragusa nella quale le lavoratrici, in particolare rumene, del settore dell'agricoltura, vengono  utilizzate dai datori di lavoro non solo per la raccolta dei prodotti della terra, ma spesso vengono offerte agli amici per prestazioni sessuali. Una situazione denunciata dai media e dalla CGIL locale che hanno sollecitato una reazione.  Come CGIL ce ne siamo fatti carico e abbiamo inserito l'argomento nell' iniziativa che annualmente realizziamo con la Fondazione di Vittorio, mettendo però a confronto le similitudini della situazione di ieri e di oggi 

Insieme a noi - CGIL Nazionale - partecipano all'iniziativa - a Ragusa - alcune associazioni: come Altre Italie, l'università di Roma TRE, la Flai della CGIL, oltre ovviamente alla Camera del lavoro di Ragusa, alla CGIL della Sicilia. Primo promotore dell'iniziativa è però  la Fondazione Di Vittorio. Prendendo  spunto da una pubblicazione dedicata proprio alle donne Genesis, che ha realizzato un focus su questi problemi, abbiamo deciso di dar vita ad una tavola rotonda su un argomento che consideriamo molto importante."

Quanto agli elementi evidenziati dalla ricerca...

"La ricerca guarda ovviamente prima di tutto alle quantità,  ma tra l'emigrazione e l'immigrazione ci sono numeri che cambiano continuamente, anche se in questi ultimi anni si sono molto ingranditi riguardi all'emigrazione italiana, ricorda Sorrentino. Nel 2013  126.000 persone hanno complessivamente  lasciato l'Italia, di cui  80.000 persone di origine italiana, a cui si sono aggiunte  40.000 persone di origine straniera, registrate in Italia,  che hanno vissuto per un certo periodo in Italia e poi l'hanno lasciata.
Mentre sul piano dell'immigrazione è entrato un numero maggiore di persone, in particolare  donne  ed anche tanti bambini, anche perchè le situazioni che si sono determinate sull'altra sponda del Mediterraneo sono così complicate  che vedono sempre di più la gente fuggire da scenari di guerra.

In questo contesto sono anche cambiate tante altre cose: la tipologia dell'insediamento, le aspettative, le tipologie di lavoro che svolgono i migranti.  Un aspetto sul quale che abbiamo sottolineato in un'altra iniziativa riguarda il fenomeno dell'uscita dall'Italia delle nostre professionalità, che invece potrebbero essere utilizzate validamente in Italia, in particolare  a livello tecnologico. Professionalità a cui aggiungere quelle che vengono dal mondo dell'immigrazione, mentre invece  le lasciamo andare all'estero  e quelle che vengono dall'estero le sottovalutiamo. Anzi,  per noi sono assolutamente inesistenti e quindi molti di questi immigrati che sono portatori di cultura, di un titolo di studio, di una professionalità, sono destinati ad assistere gli animali, raccogliere frutta, fare  i lavoro più umili che noi non facciamo,  invece di rappresentare  un valore aggiunto alle nostre capacità di produzione"

Quanto alle proposte che scaturiranno dall'iniziativa a Ragusa ?
"Sulla questione di Ragusa,  proponiamo la nascita di un  osservatorio attraverso il quale creare un sistema di tutele per queste donne, che hanno diritto ad avere uguale trattamento delle donne italiane, non devono essere trattate da schiave.
Piu' in generale, invece, proponiamo un nuovo modello per rendere un po' più omogeneo tra quello che rappresentano le nostre comunità all'estero e quello che rappresentano le comunità immigrate in Italia.(16/04/2015-ITL/ITNET)

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