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ITALIANI ALL'ESTERO - ELEZIONI COMITES - MESIANO (PRES. COMITES SION) :"POCO TEMPO PER PREPARARLE. DIRETTIVE IN RITARDO.GIOVANI CANDIDATI: FUORI TEMPO MASSIMO. SONO PRESENTI NEGLI ORGANISMI LOCALI "

(2014-09-29)

  Per troppo tempo ? stata una pia speranza che ha alimentato le attese delle comunit? italiane all'estero. Di quelle organizzate, naturalmente. Giovani e meno giovani. Anche se per il fronte giovanile, dopo le inutili attese create dalla Conferenza dei giovani del 2009, il disinteresse ? divenuto un dato di fatto. Stiamo parlando dei Comites - le istituzioni di base della rappresentanza democratica degli italiani all'estero - il cui appuntamento per il loro rinnovo dopo dieci anni di attesa sembra essere divenuto una realt?, anche se potrebbe scontare gli effetti di una preparazione affrettata, soprattutto in presenza di una importante innovazione: quella della dichiarazione a priori e per tempo della volont? di voto da parte dell'elettore.
Succede cos? che i Comites, istituzioni democratiche che potrebbero assurgere a nuova vita con le dovute innovazioni a sostegno delle vecchie e nuove generazioni di emigrati  - il cui flusso ? sempre pi? corposo - insieme ai Patronati nel suffragare una rete consolare sempre piu' scarna di sedi e di personale, potrebbero registrare scarso afflusso elettorale e con ci? una conseguente diminutio della propria rappresentativit?. Non tutti per? concordano, ma c'? anche chi, ricordando lo scatto di reni che gli italiani sono capaci di fare in situazioni di estrema difficolt?, non dispera in un risultato comunque positivo di questa stagione nuova dell'impegno governativo nei confronti degli italiani all'estero.

Moli dubbi e le perplessit? di  Domenico Mesiano, Presidente del Comites di Sion, (VIDEO:)  in chiusura, il quale nelle ultime battute di una intervista in due tempi conferma ad un paio di settimane dalla prima la sua posizione sulle difficolt? che i connazionali avranno nell'esercitare questo loro diritto elettorale.  Perch? - afferma il Presidente del Comites - manca chiarezza nelle procedure, ad esempio, per esercitare la rappresentanza del Comites in chiusura presso un altro Comites con il quale avverr? l'accorpamento. Non solo anche le procedure amministrative per la chiusura dei Comites che verranno cancellati non solo definite. Sicch? ci troviamo a dover presentare un bilanci preventico per il prossimo anno, mentre non conosciamo ancora la data relativa alla presentazione del bilancio definitivo di chiusura e relative procedure dell'attivit?.
  In buona sostanza, non solo la situazione si presenta affrettata per il buon esito della partecipazione elettorale ma  anche per i ritardi nelle direttive del Mae.

In compenso, un dato di fatto emerge dall'ultima tranche dell'intervista con il Presidente Domenico Mesiano: l'esperienza dei Comites, almeno di quello di Sion, non si perder? nel nulla, continuer? grazie ad una iniziativa coordinata con le associazioni e verter? soprattutto sui temi della conoscenza e della cultura italiana, anche grazie ai fondi stanziati dalle istituzioni elvetiche. Un esempio ? L'esperienza avviata positivamente da tempo fuori d'italia con la Fondazione Fellini, che porter? l'iniziativa italo/elvetica prossimamente a Bruxelles per ricordare il grande Maestro del cinema italiano.

"Da qualche settimana abbiamo avuto comunicazioni da parte degli uffici consolari ma anche tramite le agenzie di stampa di preparare queste elezioni per il rinnovo dei Comites  che comunque stanno arrivando fuori tempo massimo perch? la nostra attuale rappresentanza ? stata eletta da pi? di 10 anni, quindi c'? un problema di rapporto con l'elettorato con chi dovremmo rappresentare che la dice lunga su questi ritardi e sull'effettiva rappresentativit? che possiamo avere noi che siamo stati eletti nel 2004.

Detto questo comunque se si va al rinnovo ? un bene per? bisogna fare delle considerazioni che tengano conto di questa nuova situazione. Intanto, i tempi non mi sembrano quelli giusti perch? effettivamente ci si chiede di fare uno sforzo anche per creare queste liste di elettori che poi dovrebbero andare a votare che richiede uno sforzo organizzativo. Si pu? fare tutto ma bisogna anche ragionare a mente fredda, perch? chi dovrebbe adesso andare a contattare i nostri connazionali per esortarli a iscriversi in queste liste, con quali mezzi, dove stanno le risorse per fare queste campagne, ci vogliono delle strutture sul territorio.

Va sottolineato che anche a livello dell'amministrazione sono chiuse delle sedi periferiche quindi le sedi che lavorano a contatto con le realt? territoriali, tipo le agenzie consolari- Quindi facciamo l'esempio della mia circoscrizione, in fondo al lago di Ginevra, che deve arrivare a contattare le persone in una circoscrizione enorme. Come si fa a contattare tutta questa gente in questi tempi ristretti. Se guardo alla realt? del vallese dove vivo ed opero, abbiamo iscritti nelle liste elettorali circa 15.000 persone, quindi con quali mezzi e con quali strutture li contattiamo ?

Mancano le risorse umane perch? poi non credo che la gente sia disponibile a prendere il formulario, fare la fotocopia del documento e mandarlo.

Inoltre, dobbiamo individuare i soggetti che devono fare questa campagna. Sempre con questi tempi ristretti poi dobbiamo raccogliere le schede singolarmente o anche in gruppi e poi spedirle alla sede consolare. Io vedo un rischio enorme in questa situazione perch? dobbiamo stare attenti a non creare un problema che invece ? molto pi? grave di quello che era il male originario che si voleva evitare, ovvero la questione delle liste di iscrizione per poter votare ? nata per evitare l'incetta di schede elettorali da parte di maleintenzionati oppure di beneintenzionati rispetto a qualche candidato che sperava di essere eletto parlamentare.

Faccio l'esempio del vallese, noi abbiamo circa 15.000, se noi non arriviamo a far iscrivere pi? del 50% e io ho fortissimi dubbi che si possa arrivare a queste cifre -  pensiamo poi alle grandi circoscrizioni dove ci sono 30-40.000 iscritti nelle liste elettorali come Ginevra, Zurigo - che tipo di rappresentativit? avranno questi nuovi comites rispetto alla collettivit? ed all'amministrazione, al governo ? Chi rappresentiamo.  ? un arma a doppio taglio e secondo me potrebbe anche rappresentare la fine della rappresentanza elettiva degli italiani all'estero....

Soluzioni possibili...?

"Non sono un taumaturgo. Intanto ? il tempo che ci prendiamo tutti  le nostre responsabilit?, e con le dovute gradazioni in base anche alle responsabilit?: governo, rappresentanza parlamentare e quant'altro,  dopo di che in questa situazione andare subito al voto entro dicembre che ? una data fissata per un fatto politico... ma  quanta gente si sentir? disposta a candidarsi per rappresentare che cosa? Quando sappiamo che ai Comites sono stati tagliati i fondi, moltissimi non hanno pi? sede, non hanno quel minimo di risorse per il loro funzionamento, con quale obiettivo noi andiamo ad eleggere queste rappresentanze, per cui potrebbe essere effettivamente la fine del sistema di rappresentanza. Io non ho una ricetta, ma mi domando se un rinvio di sei mesi creerebbe un grande problema dopo che ci hanno rinviato 10 anni, credo che serva un rinvio operativo...."

Quanto all'apporto dei giovani, tanto auspicato...
"C'erano le condizioni nel 2009. In effetti si erano create le condizioni, andando a cercare questa nuova leva di giovani che doveva prendere il testimone rispetto alla mia generazione attraverso la conferenza mondiale dei giovani italiani all'estero ma tutto quello che ? successo dopo, i tagli,  hanno creato una disaffezione da parte di questi giovan. E quelli che si erano avvicinati alle nostre strutture ed erano disponibili anche a impegnarsi per continuare questo nostro lavoro nel sociale si sono allontanati e non vedono una prospettiva seria per potersi impegnare. Ebbene, in queste condizioni, come facciamo noi ad invitare un giovane, lo faremo lo stesso,  a candidarsi ?"

Nel frattempo, Mesiano racconta di una giovent? integrata presso le istituzioni locali  in rappresentanza degli stranieri, italiani compresi, o della pi? ampia cittadinanza. E il Presidente del Comites non manca di sottolineare la collaborazione a livello locale con le istituzioni che spesso supportano anche finanziariamente le iniziative di associazioni e Comites.
Ma su questo aspetto Italian Network si soffermer? con Domenico Mesiano in una prossima intervista.(29/09/2014-ITL/ITNET)

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