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PIANETA DONNA - LAVORO E PARI OPPORTUNITA' - DA UN'ITALIANA IN GERMANIA - MANNARINI:" A QUANDO UN EQUAL PAY DAY IN ITALIA ?"

(2009-03-27)

  " Dove sono le donne?" Lo domanda  Marina Mannarini,  insegnante di  lingua e cultura tedesca per adulti, coaching e presidente dell?Associazione culturale InCulture e.V. di Amburgo, in una approfondita riflessione sull'8 marzo e la festa delle donne.
Mannarini ricorda: "
"Nella Triangle Factory a New York si producevano agli inizi del secolo scorso bluse all?ultima moda: maniche a sbuffo, strette in vita, amatissime negli Stati Uniti del primo Novecento. La fabbrica impiegava circa 500 operaie, la maggior parte ragazze di et? inferiore ai 20 anni, alcune di 13-14 anni.

Malgrado ci fossero stati negli anni precedent alcuni incendi, i proprietari Blanck e Harris avevano ribadito la sicurrezza degli stabilimenti tessili non ritenendo necessarie migliorie che avrebbero potuto  garantire pi? sicurezza alle operaie. In realt? si trattava di officine  ristrette,  le cui uscite venivano chiuse durante le ore di lavoro probabilmente per poter disporre di tutto il poco spazio a disposizione.

  Il 25 marzo del 1911 nel pomeriggio scoppi? un altro incendio, all?ottavo piano dello stabilimento. Mentre le operaie del decimo  piano si poterono salvare arrampicandosi sul tetto e raggiungendo quindi lo stabile adiacente, quelle dell?ottavo rimasero intrappolate dietro le porte chiuse dell?officina. Le ragazze cercarono di spegnere l?incendio per mezzo degli idranti appositi, ma, come risult? poi dalle indagini svoltesi dopo la tragedia, la pressione all?interno di essi era troppo bassa per poter spegnere un incendio di quelle dimensioni. L?unica possibilit? di salvezza per le numerose giovani donne intrappolate all?ottavo e al nono piano dello stabilimento, era costituita dalla scala antincendio che risult? per? essere inadeguata: sotto il peso delle prime due o tre ragazze essa cedette sfasciandosi  ed isolando cos? le giovani.

  La moltitudine che si era nel frattempo raccolta all?angolo tra la Washington Ort e la Greene Street dovette assistere ad uno spettacolo agghiacciante: quello di numerose ragazze che, per sfuggure alla minaccia di morte delle fiamme si gettava nel vuoto da un?altezza di 25 metri.  I Vigili del Fuoco erano s? sopraggiunti in brevissimo tempo dalla comunicazione dell?incendio, ma, malgrado fossero equipaggiati  di moderni mezzi, disponevano di una scala capace di raggiungere solo il sesto piano dello stabilimento. Non poterono fare nulla per soccorrere le ragazze.  Diopo la tragedia furono rinvenuti 146 corpi.
Sia pur con variazioni leggendarie, questa tragedia dell?industrializzazione incalzante diviene  simbolo, anche se non, come erroneamente riportato in molti scritti, l?origine, della Giornata Internazionale della Donna."

  Poi Mannarini possa all'attualit? "Circa 100 anni dopo a Roma. Il papa Benedetto XVI fa visita al Monastero di Santa Francesca Romana a Tor Vergata ed interviene per dire che  anche "ai nostri giorni, Roma ha bisogno di donne - e naturalmente anche di uomini, ma qui voglio sottolineare la dimensione femminile - donne, dicevo, tutte di Dio e tutte del prossimo; donne capaci di raccoglimento e di servizio generoso e discreto; donne che sanno obbedire ai Pastori, ma anche sostenerli e stimolarli con i loro suggerimenti, maturati nel colloquio con Cristo e nell'esperienza diretta sul campo della carit?, dell'assistenza ai malati, agli emarginati, ai minori in difficolt?. ? il dono di una maternit? che fa tutt'uno con l'oblazione religiosa, sul modello di Maria Santissima.

  Ma, prosegue Mannarini "Dedizione e idealismo ? spesso riscontrabile  all?interno di una Comunit? religiosa: la capacit? di seguire ideali nobili, al di l? del proprio opportunism o ed utilitarismo che si sono fatti strada in maniera prorompente all?interno della nostra societ?, ? una qualit? purtroppo ormai presente solo all?interno appunto di comunit? religiose come se ne fosse una prerogativa o come se il mondo laico fosse rimasto del tutto privo di valori. Resta da chiedersi il motivo per cui dedizione, carit? ed amore per il prossimo debbano essere caratteristiche femminili.

  Lungi dall?auspicare un futuro tutto materiale (anche) per la donna, non posso nascondere un certo disappunto nell?apprendere il modo unilaterale con cui si cerca di perseguire quell?obiettivo ormai secolare che sono le pari opportunit? tra donna e uomo. Mi riferisco in particolare all?attuale discussione sull?innalzamento dell?et? pensionabile della donna, considerata l?espressione di una parit? di diritti e doveri." afferma  Mi stup? Emma Bonino, una grande rappresentante delle battaglie sociali della donna, quando defin? la tuttora vigente et? pensionabile per le donne come una ?trappola?. 
        Lo leggiamo in un?intervista data nel 2007 a Rosaria Talarico:
La verit? ? che le donne sono usate come badanti per obbligo, infermiere per obbligo in sostituzione di servizi sociali inesistenti. Rispetto a questo una pensione anticipata di cinque anni e quindi anche meno sostanziosa non mi pare un grande indennizzo rispetto al doppio lavoro che le donne fanno tutta la vita. E' una trappola, che per altro abbiamo solo noi in Europa e non mi pare che negli altri paesi le donne siano pi? sfruttate che da noi, dove vince un familismo che ci penalizza.
? vero, il nostro sistema economico si ? fatto nel corso degli ultimi decenni sempre pi? contributivo, il che ha significato un allontanamento dal contratto fra le generazioni  verso un concetto sempre pi? individualistico della previdenza sociale. Si ? accentuato  cos? un legame diretto fra i contributi versati da ogni singolo durante la vita lavorativa e l?importo cui questi  avr? diritto in vecchiaia.

Ed ? anche giusto guardare agli altri Paesi dell?UE e constatare come l?Italia ancora una volta rappresenti un?anomalia, visto che nella maggior parte d?Europa si sta effettuando un pareggiamento dei limiti di et?. Ma si tratterebbe di uno sguardo superficiale  che ci porterebbe ad un?interpretazione inesatta dello stato di cose se ci fermassimo qui. `L?approccio, per esempio inGermania, ? tutt?un altro: a chi si occupa dei figli vengono riconosciuti tempi di maturazione ai fini pensionistici che possono abbracciare un periodo massimo dalla nascita fino al compimento del  decimo anno di et? del primo figlio".

"Noi donne - prosegue l'esponente della comunit? in Germania - siamo spesso pronte a cedere quelli che solo apparentemente possono essere considerati come ?privilegi?. Accettare la proposta di innalzamento dell?et? pensionabile delle donne collegandolo alla condizione che ci s?impegni contemporaneamente ad un?omologazione degli stipendi e ad un incremento dell?occupazione femminile, ? prima di tutto ingenuo e poi proceduralmente sbagliato.
Le pari opportunit? sono un compito che non si potr? mai ritenere compiuto e certo sono stati fatti grandi e molti passi nel perseguimento di questo obiettivo. Altrettanti ne vanno compiuti.

  Qualche esempio:
Asili. Secondo l?indagine Isfol PLUS del 2005, un?enorme percentuale delle donne che oggi non lavorano sarebbe interessata ad intraprendere un?attivit? lavorativa se i posti a disposizione negli asili con orari di permanenza pi? lunghi dessero loro la possibilit? material di compiere questo passo. Finch? un posto all?asilo per il proprio figlio richieder? alla donna italiana prerogative come molta fortuna, pazienza e comunque, per coprire i mesi estivi, una schiera di parenti disponibili e soprattutto sani, mi sembra assolutamente inadeguato anche solo accennare alle pari opportunit?.

  Piuttosto - suggerisce Mannarini - si cominci ad investire finalmente nella creazione di una rete pubblica adeguata di assistenza dei bambini. Adeguata riguardo a orari, vicinanza al posto di lavoro e/o a casa, ma adeguata anche in senso pedagogico-educazionale: asilo e scuola materna non concepiti come ?aree di parcheggio? atte esclusivamente a soddisfare i bisogni fisiologici del bambino, ma come istituzioni guidate e gestate da personale specializzato, qualificato e costantemente aggiornato.

La Francia, indipendentemente dai governi che si sono succeduti,  adotta da anni una politica sociale che d? alle donne la possibilit? di conciliare una vita lavorativa con la maternit?: tutti i bambini hanno diritto all?asilo tutto il giorno. Ed infatti se ci capita di fare un viaggio in Francia possiamo toccare con mano ci? che ci dicono anche le statistiche: la Francia presenta il secondo tasso di natalit? in Europa.

  Retribuzioni. Sempre secondo Isfol PLUS le donne guadagnano il 75% degli uomini se si includono anche le attivit? part time e comunque ancora l?82% considerando esclusivamente le attivit? a tempo pieno. Pari opportunit??
In Germania si ? costituita un?alleanza fra Business and Professional Women Germany (BPW) e numerose istituzioni private e pubbliche con l?obiettivo di portare al centro del dibattito politico la differenza retributiva tra uomo e donna per ricercarne le cause.

Il 20 marzo scorso il BPW ha organizzato, con il patrocinio del Ministero Famiglia, Anziani, Donne e Giovani,  l?Equal Pay Day 2009 in cui numerosi coach professionali, psicologhi ed economi hanno offerto una consulenze a tutte le partecipanti per incoraggiarle ad affrontare nei colloqui di lavoro l?argomento della retribuzione con maggiore autostima e coscienza delle proprie competenze.  A quando un Equal Pay Day in Italia?
Dove sono finite le rappresentanti della vecchia lotta per l?uguaglianza dei diritti? Chiede Mannarini "Proprio in un momento cos? delicato quale ? la crisi economica che sta attraversando tutto il mondo c?? bisogno della nostra competenza e creativit?, c?? bisogno dei nostrti figli e della nostra grinta."(27/03/2009-ITL/ITNET)

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