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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - PRES.CAMERA BOLDRINI:"PER EUROPA PRIORITARIO IMPEGNO PER SUPERARE CONFLITTI CHE GENERANO RIFUGIATI E INVESTIRE PER MEDITERRANEO E AFRICA"

(2016-05-28)

  Il  Presidente della Camera Boldrini è intervenuta al dibattito al erzo Vertice dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione per il Mediterraneo (Tangeri, Marocco).

"Da quando esiste l'Assemblea dei Parlamenti dell'Unione per il Mediterraneo, questo è il momento più critico, più difficile e più pericoloso per la nostra regione. Non possiamo ignorare che viviamo un tempo in bilico, colpito da minacce di vario tipo.

Quella terroristica, che fa proselitismo sul web e non ha frontiere, che colpisce in Europa ma ancora di più colpisce la sponda sud. Poi viviamo il problema radicalizzazione dei nostri giovani: stiamo assistendo alla islamizzazione del radicalismo che esiste perché esiste diseguaglianza. Un'altra minaccia è il cambiamento climatico, e anche quello non ha frontiere.

Infine, il flusso dei rifugiati, cartina di tornasole sul funzionamento dell'Unione europea. Il flusso sarebbe gestibile perché rappresenta lo 0,2% complessivo: se ci fosse la disponibilità di tutti gli Stati non sarebbe un problema in un'area di 500 milioni di abitanti. Invece, solo una manciata di Paesi, tra quelli di approdo e di accoglienza, sono disponibili. E gli altri 23? Ringrazio la sponda sud del Mediterraneo che ospita milioni di rifugiati e gli amici in Libano, in Giordania, in Turchia che fanno da cinque anni uno sforzo enorme. In Europa c'è chi dice che abbiamo poche risorse e dobbiamo usarle per i nostri cittadini. Chi dice questo ha molto consenso e vince le elezioni, ma inganna l'opinione pubblica dicendo il falso.

L'Europa dovrebbe fare due cose: impegnarsi in maniera prioritaria per superare i conflitti che generano rifugiati (Siria, Iraq, Corno d'Africa). E poi, con una visione a medio e lungo termine, investire in un piano strategico per il Mediterraneo e l'Africa, perché se non interveniamo per stabilizzare questa regione saranno gli altri Paesi a destabilizzare noi. Non sto facendo un ragionamento utopico, di generosità, ma di interesse. Ma noi riusciremo a fare ciò solo se l'Europa parlerà con una sola voce, non con ventotto.

Questa Assemblea dei Parlamenti dell'Unione per il Mediterraneo è un'intuizione splendida, ma è un potenziale che non usiamo abbastanza. Abbiamo il dovere di rivitalizzare questo organismo, renderlo efficace e concreto. Questa area rischia di diventare zona di guerra e povertà crescente e tutti ci rimetteremmo. Per questo mi auguro che tutti collaborino al rilancio di questa assise".(28/05/2016-ITL/ITNET)




NOTA PER LE REDAZIONI
L'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo è formata dalle delegazioni parlamentari dei 28 Paesi Ue, di 4 Paesi rivieraschi europei (Albania, Bosnia-Erzegovina, Principato di Monaco, Montenegro), del Parlamento europeo, di 11 Paesi partner mediterranei (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Mauritania, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia).
Il tema di questo terzo summit è: "Insieme per un futuro comune dell'Euro-Mediterraneo. Con l'ambizione di costruire un migliore ancoraggio interculturale mediterraneo che generi uno sviluppo condiviso in termini di pace e sicurezza, di uno sviluppo sostenibile che tenga in conto il cambiamento climatico e la protezione dell'ambiente nel Mediterraneo".

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