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ITALIANI ALL'ESTERO - ELEZIONI COMITES CGIE - CAROZZA( SEGR.CGIE): "10.000 VOLONTARI ITALIANI ALL'ESTERO PER COSTITUZIONE SEGGI RINNOVO COMITES E CGIE CIRCOSCRIZIONE ESTERO

(2014-03-19)

  "Se il Governo riterr? di far votare per il rinnovo dei Comites e del CGIE solamente attraverso il voto elettronico dovr? assumersi l'intera responsabilit? dei risultati" Diversamente "il CGIE propone di riformare con un decreto d'urgenza l'attuale normativa perch? si possa procedere anche con il voto cartaceo presso seggi costituito con l'apporto del volontariato italiano all'estero, che si fara' carico di garantire l'attuabilit? del voto cartaceo nelle stesse sedi del 1997 - anno in cui furono rinnovati i Comites ed il CGIE in 1700 sedi." Lo dichiarato ai giornalisti il Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, Elio Carozza, a margine dei lavori del Comitato di Presidenza del CGIE.(video: http://www.italiannetwork.it/video.aspx?id=1731

Carozza ha illustrato quanto espresso nella mattinata al Comitato per gli Italiani nel Mondo e la valorizzazione del Sistema Italia della Camera dei Deputati ed, in fine mattinata, al Comitato per le Questioni degli Italiani all'Estero del Senato.

"Allo stato attuale  la normativa all'esame parlamentare per il rinnovo dei Comites e del CGIE prevede il voto elettronico sulla base di una considerazione di carattere economico - solo due milioni di euro destinati alla questione a cui si sono aggiunti successivamente altri 2 milioni di euro. Ma il voto elettronico - ha aggiunto il Segreteraio Generale del CGIE - prevede che tutti gli italiani all'estero iscritti all'AIRE abbiano una e mail conosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e che si rechino presso il Consolato per richiedere il pin di sicurezza per accedere alle procedure di voto.

Il Ministero degli Affari Esteri possiede gli indirizzi elettronici di 537.000 italiani all'estero  sui 4 milioni degli aventi diritto al voto nella Circoscrizione Estero. Alla luce di ci? risulta impossibile raggiungere nei tempi utili tutti gli aventi diritto al voto per ottenere le loro e mail.

Per di piu' le sedi consolari spesso sono distanti e la chiusura di talune sedi ha finito con il peggiorare le condizioni di accessibilit?, rendendole pi? distanti rispetto ai luoghi di residenza di migliaia di connazionali all'estero. A ci? si aggiunga l'incremento delle file per la fruizione dei servizi erogati ai cittadini italiani ed italiani all'estero, per comprendere come anche questo aspetto porti ad un logico netto calo della partecipazione elettorale."   

Un processo che in primis riguarder? le elezioni per il rinnovo dei Comites e del CGIE ma che nel prossimo futuro riguarder? anche le elezioni politiche.  Da cui la proposta del Consiglio Generale degli Italiani all'estero. Una proposta contenuta in tre righe che verr? inviata entro oggi al Ministro Mogherini e che ? stata preannunciata al suo Capo di Gabinetto, essendo il Ministro impegnato alla Camera per le dichiarazioni del Premier Matteo Renzi inv vista del primo Consiglio Europeo al quale il Presidente del Consiglio prender? parte.

Due le modifiche sostanziali al testo attualmente in parlamento: aggiunta del voto cartaceo all'attuale normativa in Parlamento, che prevede solo il voto elettronico, e la costituzione dei seggi con la presenza di un rappresentante del Consolato

A sostenere concretamente l'iniziativa sar? tutto il mondo del volontariato - ovvero dell'associazionsimo italiano all'estero - senza alcuna preclusione, se non quelle previste dalla normativa che dovrebbe essere varata con decreto d'urgenza, se non si otterrano tempi utili per la modifica della normativa all'esame del Parlamento

SI calcola, ha affermato il Segretario del CGIE, Carozza, che occorreranno all'incirca 10.000 volontari per insediare i 1.700 seggi previsti nelle elezioni del '97. Ma se ne potrebbero prevedere di piu". Vi sono comunit? che si sono rafforzate in questi anni, soprattutto nei Paesi di nuova emigrazione degli italiani all'estero. 
I volontari avranno il compito di scrutinatori. Se c'? la volont? politica di procedere in questo senso, ha affermato il Segretario Generale del CGIE, forniremo al Ministero, al corpo diplomatico l'elenco dei nominativi degli scrutatori, dei presidenti di seggio e delle sedi. Ma che non si tratti di una operazione di autogestione - lo ha sottolineato a chiare note Carozza - seguiremo le indicazioni che ci proverranno ed insieme agli scrutatori ed ai presidenti ci saranno rappresentanti dei Consolati. Il tutto verr? gestito con l'apporto del personale diplomatico consolare ed i Comitati Circoscrizionali. I nomi dei volontari disponibili e dei Presidenti verr? fornito entro maggio.

Quanto all'attuale copertura finanziaria dell'operazione: i 4 milioni oggi in cassa. In buona parte saranno destinati alla stampa delle schede ed all'informazione dei connazionali all'estero sulle modalit? di voto e dalla quale per il CGIE non si pu? esulare. Un'operazione quella ipotizzata dal CGIE valutabile intorno ai 12/13 milioni di euro, risparmiati dalle casse dello Stato, ha fatto presente l'esponente del CGIE. Una proposta per un Governo che vuol essere innovativo - ha aggiunto Carozza - e che sfido a rinunciare ad una proposta d'intervento gratuito come quella che stiamo offrendo.
 
Un'iniziativa importante per le comunit? italiane all'estero, che verranno messe cos? alla prova dei fatti della maturit? raggiunta dal "sistema"  di partecipazione democratica all'estero per e con il Paese.
"Un tentativo va fatto in questo senso- ha stigmatizzato Carozza - per il quale il voto elettronico rappresenta sicuramente il futuro, ma non ancora il presente.  Se tale proposta non dovesse andare in porto - ha concluso - vi sar? una bassissima partecipazione e ci? vorr? dire: una delegittimazione degli eletti che risulteranno da simili elezioni e, sostanzialmente, la morte naturale di questi istituti di rappresentanza democratica."  Ordunque, "se la sente il Ministro Mogherini di  assumersi una simile responsabilita ?"  La parola ora passa al Governo, con la fiduciosa attesa del CGIE che ha apprezzato l'iniziativa del Ministro di una concreta riflessione sullo statu quo delle strutture a servizio degli italiani all'estero, di cui il mantenimento degli Istituti Italiani di Cultura di Stoccarda e di Lione rappresenta l'evidente esempio- ha affermato in fine  conferenza stampa il Segretario Generale del CGIE.(19/03/2014-ITL/ITNET)

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