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RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA NEL MONDO - DIVULGAZIONE - PIERO ANGELA "NON SONO UNO SCIENZIATO, MA CON UMILTA' RACCONTO QUELLO CHE GLI ESPERTI MI DICONO"

(2022-08-13)

  "Non sono uno scienziato, ma con umiltà racconto quello che gli esperti mi dicono".

Piero Angela lo aveva detto nel 2020 al Festival dell'economia intervenendo per ragionare di futuro, ma anche di generazioni, pensando alla demografia (l'Italia che nei prossimi 80 anni dimezzerà i propri abitanti e dovrà ripensare diversi modelli economici), di tecnologia (capace di dare un benessere che la politica non ha mai garantito su così vasta scala), di 'ambiente (l'energia "sporca" è ancora troppo invasiva; ma orientarsi sulle energie pulite deve essere un impegno a livello globale).

Angela aveva detto di essere stato colpito dal "virus della curiosità" e di essersi appassionato alla scienza non a scuola, ma attraverso le letture giuste e gli incontri successivi.

Per Piero Angela la tecnologia e i suoi progressi sono stati indispensabili per raggiungere il benessere, la salute, la democrazie, il grado di liberazione femminile, la longevità che conosciamo oggi. Ma se un utilizzo delle tecnologie poco attento agli equilibri ambientali è stato fatto, soprattutto in campo energetico, non si può certo imputare agli scienziati, ma a governi, poteri militari, attività economiche e industriali. Non dobbiamo nemmeno avere troppa fiducia nella tecnologia come antidoto ai danni ambientali che si provocano.

La scienza può costruire soluzioni, ma fondamentali restano i comportamenti umani: "La tecnologia è il motore del benessere  ma non deve infierire sull'ambiente". Tecnologia che - parole di Piero Angela - ha creato benessere come nessun modello politico è mai riuscito a fare.

"Quando iniziai a divulgare la scienza, una cinquantina di anni fa - ha ricordato - la coscienza ambientale era davvero debole. Una sedicenne come Greta Thunberg ha scosso le coscienze. La voglia di cambiare c'è. Tutti sappiamo che l'energia inquina. Ma trovare gli strumenti è più difficile. Serve fare di più con meno".

Scuola, informazione e cultura possono sensibilizzare le coscienze. Ma "dobbiamo anche investire in centri di ricerca, preparare nuovi scienziati, dare ai giovani una scuola che parli del futuro, non solo del passato e che sia adeguatamente severa". (13/08/2022-ITL/ITNET)

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