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DONNE - IIa EDIZ. STATI GENERALI NATALITA' - PIENA PARTECIPAZIONE DONNE AL MONDO DEL LAVORO - MIN.BONETTI: CON FAMILY ACT "FINE" AL DECLINO DEMOGRAFICO NOSTRO PAESE"

(2022-05-16)

Non puo' esservi opposizione tra impegno  professionale, attivita' lavorativa e scelta di maternità. La  Repubblica non puo' privarsi dei talenti della piena partecipazione  femminile". Cosi' il Capo dello Stato Sergio Mattarella nel  messaggio inviato al Presidente della Fondazione per la Natalita' e  del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo.

"Bisogna ricostruire la speranza nel nostro Paese. Ogni gesto, ogni elemento che viene dalla politica - ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Vicepresidente della Conferenza delle Regioni), a margine degli Stati Generali della Natalità. "deve essere compatibile con il diritto delle donne di decidere come, quando e in che modalità poter conciliare la propria vita con il desiderio di maternità. Questo desiderio di maternità deve essere garantito. Deve essere facile decidere di diventare mamma e deve essere facile crescere dei bambini", ha concluso.

"Noi stiamo presentando la nuova  programmazione europea, la gestione dei fondi del Pnrr . Si faranno  tante cose ma ovviamente questa spesa pubblica diventa buona spesa  pubblica se ha degli obiettivi prioritari e questo non bisogna  dimenticarlo. E "Non c'e' dubbio - ha detto il Presidente della regiona Lazio, Nicola Zingaretti - che  il sostegno alle famiglie, alle famiglie numerose, alla natalità  deve entrare a far parte di quella che e' la stagione dei grandi  investimenti pubblici europei. Altrimenti alla fine di un ciclo di  investimenti, noi avremo un Paese simile o peggiore di quello  precedente il Covid. E questo non puo' accadere. E quindi i temi del  sostegno alle famiglie, penso alla rete degli asili nido e ad un  welfare di comunita' sono le priorità. Nel Lazio abbiamo lasciato alle nostre spalle - ha ricordato  ancora Zingaretti - la tragedia dei debiti del commissariamento alla  Sanita', abbiamo dei conti in ordine e oggi è più facile essere  coerenti. Grazie per questo stimolo, e come sempre faremo di tutto  per essere coerenti, dopo le parole, nella coerenza dei  comportamenti".

"Roma - ha detto i sindaco Roberto Gualtieri, alla seconda edizione  degli Stati Generali della Natalita' in corso presso l'Auditorium  Conciliazione - raccoglie la sfida con un grande patto  tra pubblico, privato e famiglie per costruire in modo diverso i  tempi e gli spazi della citta' intorno alla possibilita' di aiutare e  sostenere chi ha dei figli e non deve impazzire per conciliare tempi  e luoghi di vita e di lavoro. Noi la chiamiamo citta' dei 15 minuti  ed è oggi piu' facile dopo la lezione della pandemia".C.  "Noi come Capitale vogliamo fare la nostra parte per  la natalita', cogliendo le opportunita' del Pnrr che investe sulle  infrastrutture sociali piu' che nel resto d'Europa, in primis sulle  scuole di infanzia e i nidi, investimenti che devono collegarsi con  politiche nelle citta', dove c'e' la vita concreta delle persone.

La  ministra della Famiglia, Elena Bonetti, ha ricordato che il 12 maggio è entrato "in vigore il Family Act, è  legge  dello Stato. Il Family Act è una riforma che risponde con  concretezza alla necessita' di mettere la parola fine al declino  demografico del nostro paese. E' previsto un sostegno economico per  le famiglie, l'assegno unico universale, 20 miliardi di euro che  stanno gia' arrivando per sostenere la genitorialità, ma integra  questa azione economica con i servizi educativi, con il rimborso  delle spese educative che le famiglie devono sostenere, finalmente  risolvendo quell'ostacolo che le donne hanno avuto fino ad oggi,  ovvero di essere costrette alla scelta tra la maternita' e il lavoro.  Dobbiamo lavorare - ha concluso la miistra - sui congedi parentali per le mamme e per i papà,  per promuovere la condivisione dei carichi familiari".

Il  ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, a margine di "Si puo'  fare", seconda edizione degli Stati Generali della natalità, ha ricordato che il ministero ha "assunto un impegno importante: mantenere tutte le risorse della scuola dentro la scuola fino al  2026, per diminuire la numerosità delle classi e sviluppare nuove  attivita'. Ma abbiamo investito e stiamo investendo tantissime  risorse. Abbiamo investito quasi 5 miliardi su nidi e infanzia,  laddove c'è più carenza. Lavoriamo affinché vi sia una ripresa  della natalita' e di una ripresa di fiducia nel Paese".

"Decidere di diventare mamme oggi - ha detto  Licia Ronzulli, presidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza - è una scelta rivoluzionaria. Per una donna lavorare e avere una famiglia non è semplice, troppo spesso la scelta di mettere al mondo un figlio e di continuare con la propria attività professionale si presenta come un bivio, ecco perché rischiano un deserto demografico.
Quella per la conciliazione lavoro famiglia è una battaglia che conduco da oltre dieci anni, ma purtroppo fino ad oggi non è cambiato quasi nulla. Anzi, con il Covid la situazione è addirittura peggiorata, perché se prima le donne si trovavano costrette a scegliere tra carriera e famiglia, durante la pandemia moltissime mamme sono state costrette a licenziarsi per restare a casa con i figli in didattica a distanza. Purtroppo, concettualmente e culturalmente i carichi di lavoro familiare gravano, infatti, ancora completamente sulle spalle delle donne.
C'è quindi bisogno - ha concluso Ronzulli -  di un cambiamento che deve essere innanzitutto culturale, perché ancora oggi il 42% delle donne che lavorano decidono di non fare figli, perché sanno bene che gli interi carichi familiari ricadono su di loro". (16/05/2022-ITL/ITNET)

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