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SPECIALE PATRONATI CEPA - IL PATRONATO DEL FUTURO !.- A.F.MARANO (DIRETT. POL. PREV. MIN.LAVORO) :"PRIORITA': INFORMATIZZAZIONE, CONTROLLI IN AUTOMATICO E MANDATO TELEMATICO A REGIME"

(2022-04-12)

Interlocutori istituzionali di recente insediamento all'INPS, all'INAIL ed al Ministero del Lavoro e politiche sociali per riavviare il dialogo  con i Patronati e realizzare la riforma di cui da tempo si parla, ma che dovrà tenere anche nel dovuto conto le urgenze del post pandemia, della guerra Russo-Ucraina e delle difficoltà sociali ed economiche che ne sono derivate.

"Io vengo dal sociale,  un settore che sta crescendo ultimamente"  così il Direttore per le politiche previdenziali e assicurative del Ministero del lavoro, Angelo Fabio Marano, "e con Andrea Tardiola (Direttore Generale INAIL) abbiamo iniziato nel 2004, 2005, 2006 a cercare di strutturare il sistema dei servizi sociali italiani. Con una ventina di anni di ritardo il sistema si sta finalmente strutturando  e si è aperta una finestra di opportunità. Si tratta di un ambito che potrà essere di effettivo interesse per i patronati.

Il Direttore del Ministero del lavoro, definendosi "invidioso" dell'opportunità' dei direttori di INAIL ed INPS di poter procedere a nuove assunzioni, non ha mancato di affermare "una delle cose con le quali ci stiamo scontrando ormai è la capacità amministrativa ridotta.  Lo stesso  PNR ha un grosso problema, proprio nella fase implementativa,
nella scarsa capacità sia delle amministrazioni centrali, sia in particolare delle amministrazioni locali, che dovranno implementare molti progetti. I soldi paradossalmente sono sempre pochi ma ci sarebbero, quello che non c'è è, invece, la capacità amministrativa.  Lo dico anche perché a me non fa piacere l'attuale sviluppo dei patronati, l'incremento dei punti,  perché questo vuol dire che il patronato viene considerato, così come il CAF, l'intermediario necessario per rivolgersi il cittadino agli Enti, essendo  le amministrazioni pubbliche sempre più sparute di numero.  Quindi,  il patronato fa un lavoro che va oltre il  lavoro di tutela, di patrocinio.  Mentre dovrebbe concentrarsi sulla qualità della  tutela, del patrocinio. E sul tema della qualità sono perfettamente d'accordo con il Presidente pro tempore del CEPA, Petteni". "Ma questo vuol dire anche- ha ribadito il Direttore Marani - che non valuto positivamente l'arrivo di milioni e milioni di nuovi punti".

Una realtà', quella dei patronati, che il Direttore generale del Welfare ha riscoperto, avendo  già avuto un'esperienza come  Commissario straordinario di un patronato, "e mi sono trovato davanti un sistema, diciamo, amministrativamente "barocco" , talmente barocco che in qualche modo non sarà difficile individuare le linee sulle quali intervenire, anche se poi sarà molto difficile intervenire, però è un sistema che deve essere ripensato.
Si diceva, ad esempio,  che i patronati operano in maniera informatizzata, le pratiche poi le devono fare sui sistemi informativi degli enti previdenziali, ma tutto è pensato in termini di cartaceo,  in termini di presenza fisica, devo avere davanti la persona che mi firma il mandato, che mi firma i moduli, insomma è un sistema - paradossalmente presente dal lato amministrativo ministeriale  - sul quale  forse potremmo intervenire per arrivare effettivamente ad un sistema che sia anche pensato sulla base delle nuove tecnologie."

Quanto ai controlli, ho scoperto che  quando andiamo a fare un controllo in una sede, controlliamo il 100% delle pratiche, ma se fai bene il lavoro statisticamente basta una verifica del 10% e forse anche meno.
I controlli, però,  sono importantissimi. Ora sto parlando ai patronati un po'  più strutturati, che pure qualche problema ce l'hanno, ma in generale il mondo dei patronati ha bisogno di controlli che siano efficaci. Allora è chiaro che per  l'attività del patronato, la singola pratica non ha più senso, o almeno abbiamo tranquillamente tutte le risorse tecnologiche per appurarla, a verificarla, in tempo reale.  Inps, Inail e Ministero del lavoro  sono in grado, i sistemi informatici ci sono, gli incroci per sapere se una pratica è duplicata, se non è andata a buon fine eccetera, li possiamo avere non dico in tempo reale rispetto a quando si immettono  i dati ma stante i tempi di lavorazione di INPS e INAIL  devo essere capace di certificare a febbraio esattamente, con i resoconti di INPS e INAIL, i dati definitivi dei controlli.

Altro punto importante per Marano "concentrare l'attenzione dell'attività ispettiva: sulle strutture, che a volte sono un pò sfilacciate circa l'organizzazione complessiva del patronato; sui flussi finanziari, che creano problemi;  sulla qualità dei servizi.  Dunque, qualità sì, formazione assolutamente sì, formazione fra patronati, poi, interpatronale assolutamente
sì, perché è da quello che si vede la qualità. I controlli devono considerare l'efficacia. Ed io non sono convinto che i nosri sistemi così pervasivi - e così in ritardo - siano poi così efficaci. Non lo sono sulla costituzione dei patronati. E' stato richiamato giustamente che l'aver allargato le maglie non è necessariamente un bene ed io ho paura che i problemi si moltiplicheranno negli anni a venire.

Sul "mandato informatico":  tornare al precedente ? Non ci vuole molto ad abusare dei mandati cartacei - ha affermato il Direttore Marano, stigmatizzando  "paradossalmente mi darebbe più fiducia uno Spid 2,  che però non possiamo chiedere agli utenti dei patronati, perché molti utenti dei patronati se capissero cosa è Spid 2 forse non andrebbero neanche ai patronati.  Quindi ?  Bisogna trovare un equilibrio, ma un equilibrio lo si può trovare tranquillamente senza rinunciare all'efficacia dei controlli, che non necessariamente è garantita dal sistema attuale dal cartaceo.
Dopodichè, en passant, avevamo preso l'impegno sul mandato telematico, lo abbiamo rispettato. E  diciamo che la  presentazione di autonome proposte rischiava di non aiutare le procedure, perché il nostro legislativo è andato in tilt e poi alcune proposte un po' troppo ampie  hanno visto l'opposizione di membri del Governo, quindi ognuno è in grado di fare il proprio lavoro, nel momento in cui noi ci prendiamo un impegno sul mandato telematico - e almeno come Direzione  lo avevamo preso -  cerchiamo di portarlo avanti. Dopodiché  una sanatoria per la verifica dei mandati informatici regolarizzati risalenti a due anni fa."

Pagamenti: "non è facile costruire l'ammontare dei fondi dei patronati, vi faccio un esempio banale:  nel 2016-2015 l'Inps ci versa per sbaglio 23 milioni e poi ci dice, 'guardate ho sbagliato a versarvi 23 milioni e facciamo in modo  che vadano sul fondo per l'anno successivo', quindi quei 23 milioni sono passati dal fondo di un anno al fondo dell'anno successivo anche se sono presenti in bilancio. Nel bilancio consuntivo voi vedrete le rescrizioni anche dei residui per enti, il che vuol dire che se un anno è andato in perenzione e poi chiudo quell'anno chiedo la rescrizione ma in bilancio..,...  insomma c'è tutta una serie di componenti. Vi dico, però, che  anche io sto cercando di ricostruire esattamente gli ammontare dei fondi, ma c'è anche da dire che sostanzialmente l'80-90% riusciamo sempre ad anticiparlo in corso d'anno. 

Convenzioni,
"diciamo che per l'attività dei patronati  faccio fatica a trovare un qualcosa che non dovrebbe essere gratuito, d'altra parte è giustissimo, la norma lo dice, che  si possono fare convenzioni onerose con le amministrazioni. Quindi, le
convenzioni dovrebbero essere  convenzioni in cui le amministrazioni, che ritengono di allargare il campo di intervento con l'aiuto dei patronati,  finanziano anche la prestazione.

Il  metodo di lavoro:
" Diamoci delle priorità:  informatizzazione, controlli - facendo in modo che i controlli sull'attività siano almeno svolti in automatico e il mandato telematico possa essere messo a regime.  Queste sono priorità.

Revisione delle tabelle, forse, ma non so se riusciamo a farla;
Qualità, mi piacerebbe molto, vediamo se riusciamo a farla.
Interventi sulla costituzione dei patronati, modifiche alla normativa: è un programma che possiamo tranquillamente stabilire e siamo molto d'accordo sui contenuti,  però  vediamo di priorizzare le cose da fare.

Sul primo passaggio in campo informatico abbiamo anche provato a presentare un progetto per l'inclusione. L'idea è prima un'informatizzazione dei dati che già ci sono, poi usare il sistema informatico per interagire con le altre piattaforme, quindi verificare i dati attraverso scambi con INPS e INAIL.

In terzo luogo possiamo anche pensare a delle sperimentazioni più avanzate :  alla possibilità di fare patronato on line, dentro un circuito ben definito, non nell'anarchia attuale. Con procedure che tutelino il mandato, che tutelino il rapporto
personale, la qualità del servizio, questo può essere fatto, però è un processo di sviluppo che decideremo insieme, non per buonismo ma perché voi siete gli operatori che lavorano su questo settore e per noi siete preziosi e senza di voi non andiamo da nessuna parte." ha concluso il Direttore per le politiche previdenziali e assicurative del Ministero del lavoro, Angelo Fabio Marano.(12/04/2022-ITL/ITNET)

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