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SPECIALE PATRONATI CEPA - IL PATRONATO DEL FUTURO !- PRES. PRO TEMPORE PETTENI (INAS CISL): " FARE SQUADRA, INSIEME: UNA PIATTAFORMA COMUNE PATRONATI INPS PER UNA SOCIETA' PIU' INCLUSIVA".

(2022-04-12)

    Una sala gremita di esperti, sindacalisti ed operatori di patronato, come da tempo non succedeva complice la pandemia da  Covid, per un incontro da tempo sollecitato dai Presidenti dei quattro patronati del CePa - Acli (Ricotti,, INAS CISL (Petteni), INCA CGIL (Pagliaro)  e ITAL UIL (Roseto) -con i responsabili delle agenzie governative di riferimento  INAIL (Tardiola)  e INPS (Caridi) e con lo stesso ministero del Welfare  (Marano) e con il Presidente della Commissione bicamerale  controllo enti gestori previdenza e assistenza (on. Nannicini).

Forti di un'importante esperienza di  prossimità durante la pandemia – gli uffici dei patronati non hanno mai chiuso e hanno continuato a far valere i diritti dei cittadini – bisogna guardare avanti per una tutela a 360° che vada incontro alle necessità emergenti delle persone, non solo per proteggere diritti già consolidati" ha affermato il Presidente pro tempore del CEPA, GianLuigi Petteni, facendo presente che  “proprio per questo ora serve l'adeguamento di norme e risorse sulla base di una lettura prospettica e non retorica del nostro lavoro”.  Per cui Petteni ha fatto presente come alla luce della cospicua mole di lavoro affidato ai Patronati in questi ultimi decenni, in particolare negli ultimi due anni, si sia di fronte ad una riduzione dei finanziamenti inversamente proporzionale, tanto da "essere costretti i Patronati a ricorrere  a prestiti bancari per affrontare le molteplici scelte governative senza mancare  di offrire  servizi alla persona  di qualità. Per cui, ha osservato Petteni,  occorre rilanciare  il ruolo partecipativo e collaborativo del sistema dei patronati rispetto ai lavori ex articolo 14 "

"Dr.. Marano abbiamo molte aspettative, ha affermato il Presidente dell'INAS CISL, anticipando come uno dei temi al centro dell'incontro del 13 aprile, con il Ministero del Lavoro, sia la rivisitazione delle visite ispettive, nella cui elaborazione possono essere inseriti elementi di valutazione di tipo qualitativo e contestualmente delineare parametri omogenei di interpretazione delle numerosissime disposizioni normative.  Occorre intervenire affinchè ci sia una modifica della attività ispettiva che porti nell'immediato al riconoscimento dell'attività svolta dal patronato nell'anno precedente, e  seguire una verifica più orientata al rispetto delle regole, ha proseguito il Presidente pro tempore del CePa.
Ed ancora, è necessario lavorare affinché l'attività ispettiva nel proprio indiscusso ruolo di controllo utilizzi modalità di esecuzione innovativa, di carattere telematico, sia al passo con i nuovi strumenti tecnologici a disposizione.
Occorre, quindi, una  rivisitazione delle tabelle allegate al DL 193 del 2008 che devono essere adeguatamente aggiornate rispetto alle prestazioni introdotte nel tempo.

Anche in questa operazione- ha aggiunto Petteni - il ruolo partecipativo è di fondamentale importanza, come lo è  il rapporto tra istituti INAIL e INPS che potrebbero intervenire  rispetto al cambiamento di alcune istanze.
L'annunciata spinta verso l'informatizzazione dei sistemi e del nuovo approccio telematico già intrapreso dal'istituto di previdenza è senza dubbio opportuna, anche nell'attività del patronato, che non può e non vuole rimanere ancorato a sistemi che non siano al passo con l'evoluzione della digitalizzazione. Riteniamo, dunque, sia indispensabile ragionare sul futuro in tema di mandati telematici di assistenza e regolamentare le modalità di ricevimento dell'utenza adeguate all'attualità.
L'utilizzo degli strumenti telematici durante la fase dell'emergenza sanitaria- ha puntualizzati il rappresentante del CePa-  è stato di cruciale importanza per i patronati, che in questo modo sono riusciti a garantire con spirito di solidarietà e di servizio sociale di prossimità  alla persona in un momento in cui la maggior parte dei servizi sono stati costretti a limitare la loro attività.
Chiudere gli occhi davanti a tale sacrificio non riconoscendone l'attività,  rappresenterebbe uno sfregio al buon senso, al sacrificio umano dei nostri operatori che hanno presidiato le sedi nonostante l'alto rischio" ha affermato Petteni, ringraziando a nome della Presidenza del CePa il loro impegno e sacrificio. " Io credo che sulle 'chiusure' del 14, 15, 16 anni fa  serva una transizione economica che salvi l'ingiustizia e faccia ripartire il sistema.

Prima di affrontare l'aspetto del rapporto con INPS e INAIL, l'esponente del CePa ha voluto richiamare "un aspetto tante volte dimenticato o trascurato:  gli istituti di patronato rappresentano l'unico intermediario riconosciuto dalla Costituzione.  L'articolo 38 ci assegna il ruolo di "soggetto costituzionalmente riconosciuto nella tutela e nell'assistenza ai cittadini nel rapporto con la pubblica amministrazione".
Partendo, dunque, da questa premessa e facendo tesoro del positivo ed importante messaggio ricevuto dal nuovo Direttore Generale dell'iNPS, Caridi, nella conferenza del 5 Aprile, nel quale abbiamo colto segnali per una concreta azione comune, vorremmo che la parola chiave nel rapporto con l'istituto diventi  'partnership'. Dobbiamo, infatti, impegnarci affinché il reciproco lavoro evolva in un progetto comune, laddove - pur nella chiarezza di confini, ambiti, ruoli e rispettive responsabilità-  vengano rivisti i contenuti di un nuovo protocollo. Meglio sarebbe, secondo Petteni, un "patto tra patronati ed il 'nostro' istituto di previdenza".
Per cui, nelle scelte istituzionali, soprattutto quelle che incidono sulla tutela e assistenza del cittadino,  riteniamo necessario il coinvolgimento dei patronati "a monte e non a valle" nel disegno dei servizi e delle politiche sociali".

"Promuovere l'informazione, la consultazione e la partecipazione attiva, anche nelle scelte, porterebbe senza alcun dubbio al miglioramento della qualità dei servizi in entrambe le direzioni.  Vorremmo provare a fare della formazione congiunta - ha esplicitato il Presidente Petteni  - perché permetterebbe un miglioramento della qualità dei servizi in entrambe le direzioni, e sempre a favore dei cittadini.

La grande sfida che ci tiene impegnati in prima linea è quella di cambiare la modalità di riconoscimento del nostro lavoro. Costituire la piattaforma Comuni,  Patronati,  Inps è una grande sfida. Ripensare il mandato in una modalità nuova: digitale. Affrontare il grande gap relativo all'impossibilità di emendare le domande inviate quando si verifichino errori meramente procedurali è uno stimolo ad  affrontare l'intelligenza artificiale, ma nel frattempo dobbiamo sanare l'errore umano prima di rilanciare l'intelligenza artificale.

L'utilità dei patronati si traduce nell'orientamento e nella consulenza delle numerose incertezze e perplessità dei cittadini in materia previdenziale ed assistenziale. Una consulenza che non si esplica unicamente  nell'invio della pratica, ma che
inizia molto prima, in una fase precedente, e che accompagna la persona fino al raggiungimento di un diritto.

E fra le proposte del Patronato del Futuro, il Presidente dell'INAS CISL intravede anche un "ruolo di Certificazione Perché no un ruolo di certificazione delle azioni !  Se l'Istituto fa in automatico la reversibilità, ed il cittadino ce l'ha a casa e volendo verificare quel servizio, venga da noi, trovando una risposta positiva ail lavoro dell'Istituto, avremo  contribuito ad aumentare la fiducia del cittadino verso le istituzioni.  Non si tratta, dunque, di un lavoro banale ma
diventa fondamentale per costruire nella società un rapporto più partecipato, più rispettoso, che valorizzi il lavoro, anche nell'interesse collettivo".

"Ebbene, pensiamoci, ragioniamo su queste cose !" E' stato  l'invito del Pres. pro tempore del CEPA, sollecitando un confronto sui temi avanzati 'con grande senso di responsabilità ed un adeguato spirito costruttivo al quale i Patronati non vogliono sottrarsi nell'ambito dell'attuale sfida tecnologica. Ed ha aggiunto  "Se su una piattaforma ci sarà la possibilità di mettersi in gioco, noi lo faremo !  Perché quello che il patronato oggi offre ai propri utenti è molto di più. Il nostro futuro non deve essere limitato semplicemente all'invio delle pratiche. Stiamo andando già oltre, abbiamo radici salde che sono la nostra storia ed orizzonti nuovi per la nostra prospettiva ".

Infine, un appello : " viviamo in società complesse:  si ascolta poco, mentre  le nostre operatrici ed i nostri operatori ogni giorno ascoltano i nostri utenti, prendendoli in carico,  guardando negli occhi le persone, non contando quanti punti siano riconosciuti per il tempo occorso . E per questo siamo divenuti un elemento di forte riferimento  del sistema sociale di prossimità, ed anche se non veniamo citati sui media nei nostri uffici arrivano giovani, anziani, persone preparate e non,  che presentano milioni di domande. Ecco perché anche nel disegno del nuovo welfare la prossimità rimane un valore importante: per questo motivo impegniamoci insieme, per farci carico della persona  con umanità, qualità, responsabilità e costruire  società più inclusive e più giuste. Ce n'è  un grande bisogno.! (12/04/2022-ITL/ITNET)

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