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ECONOMIA E FINANZA - DALL'ISTAT : RIDOTTO INDEBITAMENTO AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SUL PIL, INCREMENTO REDDITO DISPONIBILE FAMIGLIE MA... PROFITTO SOCIETA' IN LIEVE CRESCITA MA...
(2022-01-07)
Nel terzo trimestre dell’anno, l’indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul Pil si è sensibilmente ridotto in termini tendenziali per il consistente aumento delle entrate, che ha più che compensato l’aumento delle uscite.
Il reddito disponibile delle famiglie e il loro potere d’acquisto sono cresciuti sensibilmente, mentre la crescita sostenuta dei consumi finali ha generato una flessione della propensione al risparmio, rimasta tuttavia a livelli superiori a quelli registrati prima della crisi.
Mentre la quota di profitto delle società non finanziarie si è lievemente accresciuta rispetto al trimestre precedente, il loro tasso di investimento ha subìto, per il secondo trimestre consecutivo, una flessione.
Ma leggiamo con l'Istat piu' approfonditamente i dati :
Le uscite totali nel terzo trimestre 2021 sono aumentate dell’1,5% rispetto al corrispondente periodo del 2020, mentre la loro incidenza sul Pil (pari al 51,3%) è diminuita in termini tendenziali di 1,5 punti percentuali. Nei primi tre trimestri del 2021 la relativa incidenza è stata pari al 53,7%, in riduzione di 1,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2020 .
Le uscite correnti hanno registrato, nel terzo trimestre 2021, un aumento tendenziale del 3,7% mentre le uscite in conto capitale si sono ridotte del 15,9% .
Le entrate totali nel terzo trimestre 2021 sono aumentate in termini tendenziali del 9,5% e la loro incidenza sul Pil è stata del 45,0%, in crescita di 2,0 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2020.
Nei primi tre trimestri dell’anno, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 44,9%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2020. Le entrate correnti e le entrate in conto capitale nel terzo trimestre 2021 hanno segnato, in termini tendenziali, un aumento rispettivamente dell’8,9% e del 107,3% .
Complessivamente, nei primi tre trimestri del 2021 le AP hanno registrato un indebitamento netto pari al -8,8% del Pil, in miglioramento rispetto al -11,1% del corrispondente periodo del 2020. Nei primi nove mesi del 2021, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati entrambi negativi, pari rispettivamente al -5,3% (-7,5% nello stesso periodo del 2020) e al -3,7% (-6,4% nel corrispondente periodo del 2020). Nello stesso periodo, la pressione fiscale si attesta al 40,4% del Pil, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto al 39,6% del 2020.
Dal punto di vista delle famiglie:
Nel terzo trimestre 2021 il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente. A fronte di un aumento del deflatore implicito dei consumi dello 0,6%, il potere d’acquisto è aumentato dell’1,2%.).
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre 2021 è stimata all’11,0%, con un calo di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Tale flessione deriva da una crescita della spesa per consumi finali più sostenuta rispetto a quella del reddito disponibile lordo (+3,6% e +1,8%, rispettivamente) .
Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre del 2021 è stimato al 6,2%, in lieve diminuizione (-0,1 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento degli investimenti fissi lordi (+1,0%) e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile
Societa' non finanziarie:
Nel terzo trimestre del 2021, la quota di profitto delle società non finanziarie è stata pari al 42,8%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. In termini congiunturali, la crescita di questo indicatore è il risultato di unincremento del risultato lordo di gestione del 4,8%, più sostenuta rispetto a quella del valore aggiunto (+4,1%).
Nello stesso trimestre, la spesa per investimenti fissi lordi è cresciuta dello 0,8%, il tasso di investimento delle società non finanziarie è stimato al 21,5%, in diminuizione di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. (07/01/2022- ITL/ITNET)
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