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Archivio trasmissioni / Italiani all'estero

GIOVANI ITALIANI NEL MONDO - I° MAGGIO - FESTA DEL LAVORO - IN RETE CON LE VIDEO CARTOLINE, UN'INIZIATIVA FONDAZIONE CRESCI

  Primo maggio. Nel giorno della festa del lavoro - indetta, oltre un secolo fa, per ricordare le grandi battaglie per la conquista dei diritti dei lavoratori - la “Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana” invita tutti voi che siete all’estero a parlarci , appunto, del vostro lavoro. Quello che svolgete o avete svolto nei vari continenti in cui vi trovate. In un periodo in cui è tornata, massiccia,l’emigrazione italiana, vogliamo vivere questo giorno insieme a voi - giovani, adulti, pensionati - che siete partiti in cerca di migliori opportunità di vita o per realizzare i vostri desideri." Ad invitare i giovani italiani che all'estero vivono il loro I° maggio è Barbara Pavarotti, valente giornalista della RAI e Mediaset, che ha curato la regia del docu-film  "Italia addio, non tornero'" sull'emigrazione dei cervelli in fuga dal nostro Paese.

"Il primo maggio, dunque, vi chiediamo di prendere il vostro telefonino e di raccontarci la vostra esperienza tramite una ripresa video di pochi minuti. In che modo? Come ha fatto da Londra Rosita Perulli
videocartolina da Londra

Raccontateci dunque cosa fate nel paese in cui vi siete stabiliti, cosa facevate in Italia. E cosa vorreste  Venisse fatto in Italia per poter tornare, se lo desiderate. Lo vorrebbe, ad esempio, Simone Cerrato, 37 anni, di Torino, videomaker rientrato dall’Australia, ma pronto a ripartire perché “Sicuramente in Italia non vedo tante prospettive. Il mio sogno sarebbe fare il mio lavoro nel mio paese invece di dover emigrare”.

I vostri video di questo primo maggio un po’ speciale –da inviare a info@fondazione paolocresci.it – andranno ad arricchire l’archivio della Fondazione Cresci e il suo museo. Dopo “Italia addio, non tornerò”, il nostro docufilm che ha mostrato il nuovo mondo dell’emigrazione giovanile, l’Italia altrove, la raccolta continua.
Alle lettere, alle foto in bianco e nero, agli struggenti ricordi di chi è partito tanti anni fa, col fagotto o la valigia di cartone, ora affianchiamo le testimonianze di voi che oggi siete chiamati expat e partite non coi bastimenti, ma in treno e in aereo, col trolley e super tecnologizzati. I pezzi di carta ingialliti sono sostituiti dai video, ma dentro ci sono, oggi come allora, sempre scelte, sogni, rischi, speranze e voglia di fare. E sono documenti altrettanto preziosi, per la conservazione di una fetta di storia: l’emigrazione degli anni 2000.

  Il nuovo archivio della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana. Il primo museo al mondo che si propone di custodire le memorie non solo dell’emigrazione storica – conservata grazie agli oltre 15.000 documenti raccolti durante la sua vita dal ricercatore fiorentino Paolo Cresci – ma anche di quella attuale. Perché, in futuro, anche queste saranno storia, una parte importante di storia italiana. E hanno il diritto di non essere sparse sul web, ma di avere un luogo e un canale a loro dedicato.

Grazie a tutti voi che collaborerete e grazie a tutte le radio e tv per gli italiani all’estero, situate nei vari continenti, che hanno aderito al progetto e lo divulgheranno.
Saranno le vostre testimonianze a realizzare questo nuovo archivio della Fondazione Cresci, che valorizza passato e presente dell’emigrazione, ieri e oggi. Perché l’oggi – ora cronaca – diventerà storia." afferma Pavarotti (15/04/2019-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2019-04-15 00:04)

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