ITALIANI ED EUROPEI - 60.mo TRATTATI DI ROMA - PRESIDENTE REPUBBLICA MATTARELLA AI 27 LEADER UE: "L'ATTUALE ARCHITETTURA EUROPEA ANDRA' RIPENSATA"
Un segnale di rilancio - come molti hanno ricordato - che seguiva il primo momento di autentica crisi del progetto di integrazione continentale, con il fallimento della Comunità Europea di Difesa.
L'evoluzione di quei Trattati, la visione ampia dei padri fondatori, hanno consentito, con l'impegno comune, lo sviluppo di una comunità il cui modello sociale non trova eguali.
In questi ultimi anni, il nostro progetto di libertà e democrazia è sotto attacco.
Ancora una volta il terrorismo nei giorni scorsi ha colpito, a un anno dagli attentati di Bruxelles, una delle capitali d'Europa, Londra.
La sconfitta dell'arroganza del terrorismo, che porta i suoi propositi sanguinari alle porte delle nostre istituzioni, richiede impegno per risposte ferme e ancorate alle regole dello Stato di diritto.
La nostra solidarietà senza riserve va al popolo, al Parlamento e al governo britannici.
Occorre una grande mobilitazione, anzitutto delle coscienze, e una incisiva azione comune, accrescendo la collaborazione tra i nostri apparati di sicurezza e di informazione.
Alla Unione Europea, con le sue ragioni di solidarietà e di comune impegno per lo sviluppo e la pace, tocca un ruolo fondamentale nel riaffermare il valore della vita contro gli artefici di morte.
L'Unione, in questi sessant'anni si è, via via, rafforzata - e ha acquisito sempre maggiori competenze, divenendo un'Unione multidimensionale, costruita su Istituzioni solide e in continuo sviluppo.
Questa nostra Europa ha attraversato periodi di stasi - come negli anni settanta - alternati a periodi di intensa attività - come quello intercorso fra l'Atto Unico e Maastricht e i grandi allargamenti a est - ad altri di grande delusione, come la mancata ratifica del Trattato Costituzionale.
Ma pensiamo soprattutto ai momenti di grande speranza, come il primo giorno di circolazione dell'Euro, il progressivo affermarsi di quello straordinario spazio di libertà che prende nome da "Schengen" o il continuo crescere del Programma Erasmus: speranze confermate dal loro sviluppo.