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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - MANIFESTAZIONE A MONTECITORIO - PRESIDENTI PATRONATI CEPA INCONTRANO PRESIDENZA DELLA CAMERA. SOS TAGLI IN FORSE TUTELA CITTADINI E 5000 POSTI DI LAVORO

    "Parleranno dei Patronati, ai parlamentari ed in particolare ai deputati della Commissione Bilancio ma anche e soprattutto al Governo per fare in modo che il maxiemendamento che verrà presentato contenga le misure che ci auspichiamo" Ad affermarlo la Presidente del Patronato INCA CGIL Morena Piccinini, all'uscita, con i colleghi dei Patronati del CEPA, dall'incontro con la Presidenza della Camera ai giornalisti in attesa assieme agli operatori dei Patronati arrivati da tutta Italia per protestare sui tagli al Fondo Patronati.

Una manifestazione  che ha registrato, ancor più dello scorso anno, le forti preoccupazione degli operatori di Patronato per la prosecuzione dell'attività e la continuità di un servizio che tutela lavoratori e cittadini, nell'auspicio che le  ultime battute sulla legge di stabilità in Commissione Bilancio possano vedere l'accoglimento degli emendamenti prima del passaggio in Aula.  Un auspicio ribadito dalla stessa Presidente dell'INCA nella speranza che l'opera di sensibilizzazione della Presidenza della Camera "sia significativo di una inversione di tendenza rispetto a quello che abbiamo visto fino ad ora" ha stigmatizzato la stessa Morena Piccinini.

  E qualora ciò non avvenisse ? "Intanto avverrebbe l'indebolimento dei diritti delle persone perchè se si indeboliscono i Patronati dopo tagli e tagli  - quasi tutti gli anni siamo ormai soggetti a tagli ripetuti -e  si indebolisce la stessa attività di tutela e quindi lo stesso cittadino rimane da solo ed in difficoltà ad esercitare i propri diritti e qualche diritto lo perde pure. E quindi siamo in una dimensione diversa nel nostro Paese." ha fatto presente la Presidente del Patronato INCA CGIL, sottolineando la stessa difficoltà anche a farsi ascoltare".

  "Una grande attenzione da parte della Presidenza della Camera" ha stigmatizzato il Presidente del Patronato ITAL UIL De Santis trasferendo, a caldo, ai giornalisti l'impressione sull'incontro. "D'altra parte, ha sottolineato il sindacalista della UIL, sappiamo che non hanno un ruolo incisivo nel cambiamento della prospettiva futura ma possono in ogni  caso far sentire la loro voce, ma noi siamo -nonostante tutto - fiduciosi pechè la Presidente della Camera  ha visto  ed incontrato in Patronati all'opera all'estero, sa cosa fanno e di cosa parliamo. E, poi, non fa un favore ai Patronati ma ai cittadini in Italia ed all'estero, ed anche dipendenti dei Patronati che non possiamo dimenticare perchè un ulteriore taglio non potrebbe non far ridurre la forza lavoro di migliaia di unità dei Patronati. E questo credo che sia una cosa che non vuole nessuno. Quindi continuiamo ad essere fiduciosi delle ragioni che abbiamo e che sono più forti delle loro intenzioni".

" In realtà questi incontri non sono mai definitivi o risolutivi" afferma Fabrizio Benvignati, vice Presidente delle ACLI e delegato per il Patronato ACLI, auspicando che l'insieme delle sensibilità - della Presidente della Camera ma anche di altri rappresentanti istituzionali - possa fare comprendere al Governo l'errore che anche quest'anno sta facendo" afferma Benvignati entrando nel merito della questione. "Innanzitutto il fatto che con il taglio al Fondo Patronati, il  Governo non risparmierà di certo. E' un costo ed un danno perche' in realta' incidono su un servizio che fa riasparmiare allo Stato". Ben più strano è per l'esponente del Patronato ACLI  è come il taglio vengta messo sotto il capitolo efficientamento del Ministero del lavoro. Non esiste nessun efficientamentod el Ministero del Lavoro, direi piuttosto che si tratta di un artificio in quanto il Ministero del Lavoro non si efficienta per nulla togliendo soldi al suo Bilancio. Soldi ai lavoratori per servizi dei lavoratori stessi".

Altro elemento rappresentato alla Presidenza della Camera è la questione del taglio sull'acconto, che non è tale. In realtà è un acconto sul rimborso parziale che arriva tre anni dopo i costi sostenuti dagli Enti di Patronato per svolgere un servizio ai cittadini. Lo Stato - ribadisce Benvignati - lo Stato trattiene per ben tre anni i soldi ed il terzo anno paga a favore di un servizio che è pagato dai cittadini stessi. L'evidenza è che "lucra" per tre anni il mantenimento di queste somme e dal momento in cui le deve dare ci fa anche la cresta sopra" Questo, in poche parole, sottolinea Benvignati è l'effettivo 'effetto tecnico' della Legge di stabilità. Sono cose che certamente possono sfuggire a chi ha una conoscenza superficiale dei meccanismi che presiedono alle attività dei Patronati " ha concluso Benvignati facendo presente come la tappa alla Presidenza della Camera sia stata importante ma l'impegno dei Patronati proseguirà per rendere i parlamentari consapevoli di tali meccanismi"(09/12/2015-ITL/ITNET) 

(Data di inserimento online 2015-12-10 00:12)

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