ITALIANI ALL'ESTERO - 20 ANNI UIM - ANGILERI(CAF), LUONGO(UIL SCUOLA ESTERO), PONTI(UILPA), MINIATI(FONDAZ. BUOZZI): "MODELLO UIL MODELLO VINCENTE ANCHE ALL'ESTERO...NO TAGLI..IN VETRINA NON IN CANTINA..."
"... 20 anni di attività, anni che hanno consentito alla UIM di annoverare grandissimi successi in Italia e nel mondo" lo ha sottolineato il Presidente del CAF UIL Giovanni Angileri intervenendo all'iniziativa promossa dalla Unione Italiani nel Mondo a Roma
Ma il punto dolens dell'attualità - che ha contrassegnato tutti gli interventi - è stata la Legge di stabilità 2016. "I tagli fanno male ... come struttura, come CAF, come ITAL, debbo dire che non sono disponibile ad accettare nemmeno 1 euro di questi tagli, soprattutto per il Patronato. Ed Angileri ha spiegato " noi lavoriamo nel patronato rimettendoci risorse. Il contributo che ci viene riconosciuto dal ministero non è bastevole per pagare gli stipendi del personale. Oltre a quel contributo il sindacato mette una parte di risorse e le mette al servizio del patronato. Quindi, afferma Angileri - nessuno ci può dire che dobbiamo ancora mettere altre risorse" E sottolinea "Noi sostituiamo a quello che è il lavoro che dovrebbe svolgere l'INPS. Se l'INPS non è in grado di svolgere il suo lavoro ed ha bisogno di noi, questo vuol dire che svolgiamo un servizio a supporto di quello che l'INPS non riesce invece a fare. Quindi rifiutiamo in toto l'ulteriore sacrificio a finanziare le prestazioni del Patronato che invece deve svolgere l'INPS assicurandole a tutti i cittadini....Anche il CAF...
Secondo Luongo (UIL scuola Estero) "c'è il fondato rischio che un pezzo di iniziative scolastiche all'estero vengano completamente bypassate e questo potrebbe avvenire nei prossimi mesi mentre la Commissione al Senato è impegnata nella sua indagine. Ebbene, dobbiamo anche tenere conto che sono cambiati i tempi e la velocità con cui si trasforma la realtà che abbiamo davanti. Eppure, abbiamo corsi di lingua e cultura italiana che sono ancora ancorati alla legge del 1971, ad oggi l'insegnamento della lingua italiana in questi corsi è quello di lingua madre, rispetto a generazioni di figli nipoti e pronipoti italiani ai quali si dovrebbe insegnare un'altra dimensione della lingua e cultura.
Questa è, dunque, la sfida: far entrare all'interno dell'area della promozione della lingua e della cultura italiana all'estero tutto il sistema scuola all'estero. .. Per la UIL Scuola Estero, bisognerebbe quindi aprire un tavolo di lavoro che riguardi questo obiettivo: mantenere all'interno dell'iniziativa culturale tutto il sistema scolastico per dare un futuro ed insegnare l'italiano come strumento di integrazione, rivolto a una platea molto più vasta, mobilitando quegli strumenti di comunicazione che oggi possiamo avere e che non c'erano nel 1971.
Quanto al possibile dialogo del Governo con le associazioni "il governo dimostri di voler stare anche con i lavoratori italiani all'estero - afferma Ponti - ed aggiungerei in maniera sommessa " ed aggiunge " dimostri di voler stare con i lavoratori italiani anche in Italia. Perché da un po' di tempo la politica di questo governo che affonda le sue radici in una storia assolutamente di sinistra sociale ha perso un po' la visione della barra che dovrebbe portarlo a stare vicino ai lavoratori e non indurli a fare scioperi ed assemblee per rinnovare i loro contratti che qualcuno dimentica di dover fare. E' lui il principale datore di lavoro di questo paese. Apprezzo, dunque, le disponibilità che ha rappresentato Eugenio Marino (http://www.italiannetwork.it/video.aspx?id=2123) e auspico che queste disponibilità si traducano in scelte e in comportamenti che in questi ultimi tempi non ho visto". ....(10/11/2015-ITL/ITNET)
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