IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - ITALIA/ARGENTINA - DE TULLIO (V.SEGR.GEN.CAMERA DI COMMERCIO ITALO/ARGENTINA):"L'ITALIA CONOSCE POCO L'ARGENTINA E LE OPPORTUNITA' CHE IL PAESE PUO' OFFRIRE"
"Cacia nasce nel 2003 su impulso di un numero non altissimo di imprenditori della regione Emilia Romagna e nel corso dei 3-4 anni successivi si rafforza e si consolida fino ad ottenere ad inizio del 2007 il riconoscimento de parte del Ministero del Commercio Internazionale." Ad illustrare, ad Italialavorotv/Italian Network (www.italiannetwork.it) in una intervista on line, le attività della Camera di Commercio Italo/Argentina, una delle Camere "miste" presenti in Italia per facilitare il collegamento con le imprese dei Paesi esteri, è l'Avv.Elio De Tullio, Segretario Generale della Camera, esperto nella tutela dei brevetti e dei marchi.
"Cacia - prosegue De Tullio - si pone come punto di riferimento soprattutto per le imprese italiane ma anche per quelle argentine rispetto a tutte le operazione commerciali di scambio tra i due paesi. Ovviamente alla base vi è l’esigenza delle imprese, ma permette di mantenere, rafforzare e implementare i rapporti con tutte le istituzioni italiane già operanti nel settore commerciale- produttivo in Argentina e Italia. Non per nulla, Presidente onorario della Camera è tuttora l'ex ambasciatore ed ora Vice Ministro degli Esteri della Repubblica argentina, l'italo/argentino Victor Taccetti.
Cacia collabora con Assocamerestero, con l’Ambasciata italiana in Argentina ed ha concluso accordi con l’Università di Bologna, che ha una sede a Buenos Aires, oltre a collaborare con l’Osservatorio delle piccole e medie imprese dell’Università. La “conditio” delle imprese - afferma De Tullio - è quella di cercare di sviluppare un clima di fiducia tra il mondo imprenditoriale e istituzionale dei due paesi.
Circa l'influenza dei problemi finanziari argentini sul rapporto dell’interscambio tra Italia e Argentina, De Tullio fa presente che "dopo il “default” del 2001, c’è stata una ritirata delle imprese italiane che in qualche modo avevano interessi in Argentina, ma è stata una ritirata abbastanza generalizzata e si è creata, a causa della vicenda dei bond, un clima di non fiducia nei confronti del sistema-paese. Importante è stato quindi il ruolo di Cacia nel 2003 proprio per rispondere all’esigenza di ripristinare un clima di fiducia. Allo stato attuale l’Italia presenta un saldo negativo rispetto all’Argentina, cioè riesce a importare meno prodotti in Argentina, di quelli che esporta l’Argentina in Italia. È un fenomeno abbastanza anomalo perché l’Italia è uno di quei paesi che ha elevato il livello di industrializzazione e quindi deve avere una propensione verso i mercati esteri, verso l’internazionalizzazione delle proprie imprese abbastanza elevata. Per cui quello che si vuole sviluppare è sicuramente una maggiore attenzione delle imprese italiane verso l’Argentina".
"Numerosi i motivi che De Tullio enumera: "innanzitutto l’identità culturale visto che in Argentina la metà della popolazione è di origine italiana, c’è una buona percentuale di popolazione con il doppio passaporto, ci sono diverse imprese italiane che hanno una sede in argentina o una base fondamentale del loro business, per cui l’idea è quella di aumentare l’attenzione delle imprese italiane e degli italiani nei confronti di questo paese." Una sensibilizzazione che punta anche sul fronte culturale, come l'audiovisivo “Radici e frontiere” , un documentario sull’immigrazione pugliese in Argentina."
"Noi andiamo a portare i nostri prodotti in tutto il mondo, afferma il Segretario Generale di CACIA, andiamo a stringere accorsi con la Cina, come anche l’Italia, però poi non ci parliamo tra di noi pur avendo lo stesso linguaggio, le stesse radici e probabilmente potremmo anche sviluppare qualcosa di interessante. Qualche volta gli argentini di origine italiana si sentono i parenti poveri dell’emigrazione, questo ti allontana dal paese che ti dovrebbe avvicinare questo con le problematiche politiche che comporta." "Noi facciamo accordi con un paese nel quale c’è un’impronta assistenzialistica forte, un paese che noi ci ostiniamo a considerare un paese al nostro livello, ma è quantomeno un paese del secondo mondo da un punto di vista di strutture organizzative e commerciali, però anche un paese dalle grandissime potenzialità. Sicuramente tra i paesi che l’Italia dovrebbe considerare prioritari dal punto di vista politico, commerciale e di sviluppo di progetti culturali. "
Motivi per cui Cacia si sta attrezzando per creare una sorta di "corridoio commerciale" tra Italia e Argentina. Fra cui " un accordo con l’Organizzazione internazionale per la proprietà intellettuale per la “customizzazione” delle attività dei marchi per quanto riguarda l’Italia e l’Argentina, attraverso un’analisi delle due legislazioni e di alcuni casi di successo. "La nostra partecipazione alla conferenza organizzata dall’Organizzazione internazionale per la proprietà intellettuale, sulle azioni mirate delle “business localizations” sul tema della proprietà intellettuale è stata importante".
Altrettanto incisiva " la nostra missione di luglio-agosto di quest’anno, che ha portato in Argentina imprenditori per fare incontri di business o l’evento sul “Made in Italy” in presenza del vice Ministro degli Esteri. E poi la partecipazione a tante iniziative, a tanti convegni , a tante conferenze, oltre che al lavoro corrente che è quello si assistere le imprese italiane che cercano di espandersi in Argentina, e viceversa di aiutare quelle argentine che vogliono sbarcare in Italia".
"Ad oggi non c’è una volontà di conoscere un paese come l’Argentina fino in fondo e con tutte le potenzialità che esprime, forse perché i media e la stampa in particolare spingono per paesi che stanno creando dei margini di accelerazione piuttosto interessanti…la Cina, il Brasile. Per essere piu' incisivi su una realtà che, invece, promette molto in Sud America per il prossimo futuro allargheremo gli orizzonti per far sì che l'Argentina possa essere considerata una possibile "porta" verso i paesi dell’America Latina. (26/09/2008-ITL/ITNET)