SINDACATI PENSIONATI ITALIANI NEL MONDO – FORMAZIONE INFORMATICA A KM 0 PER I PENSIONATI DELLA UIL CON I CORSI DELLA PEGASO: VALORIZZANDO IL LORO RUOLO SOCIALE ED ECONOMICO.
La presentazione di un’indagine demoscopica sul “ruolo degli anziani in Italia”, realizzata dalla Società Eumetra, di Renato Mannheimer ed una convenzione quadro con l’università telematica Pegaso: questo il contesto di un incontro a Roma con i vertici della UIL, il Segretario Generale del sindacato Camerlo Barbagallo, il Segretario Generale del sindacato dei Pensionati Romano Bellissima, il Presidente del Patronato ITAL UIL Gilberto De Santis ed i vertici dell’Università Pegaso, il Rettore Prof. Alessandro Bianchi, ed il direttore Generale Elio Patriota.
Un ruolo quanto mai importante, quello degli anziani in Italia: “per il 72% afferma che se non ci fossero stati gli anziani in questo periodo di crisi eravamo già belli che andati” spiega Mannheimer rilevando la funzione di “ammortizzatore sociale” degli anziani, sia in termini di assistenza familiare, laddove l'anziano ricopre un ruolo, che sul fronte economico. Tuttavia, dall’indagine – emerge anche la difficoltà degli anziani a vivere e la percezione che in molti hanno degli anziani di difficoltà economiche. Una percezione – vero o non vero – condivisa da tutti, anche se una quota minore di popolazione riconosce che ci sono anche pensionati fortunati.
In particolare ad avere una percezione pessimistica sono soprattutto le persone sopra i 65 anni. Un pessimismo che li coinvolge anche di fronte all’allungamento della speranza di vita, al contrario dei giovani per i quali si tratta di un fattore positivo. Dunque, l'immagine generale è quella di un settore sociale che è in difficoltà e tra gli anziani è molto diffuso il pessimismo, “come se ci fosse una specie di sfiducia” ha affermato il ricercatore. Dal punto di vista sociale, comunque, tutti sono positivi perché gli anziani rappresentano un aiuto per le famiglie (24%) sono portatori di valori ed esperienze trasmissibili.
Quanto alla contrapposizione sul fronte economico occupazionale: il 50% dice che non c'è contrapposizione tra gli investimenti per gli anziani e gli investimenti per i giovani, e i servizi per gli anziani sono occasione di posti di lavoro per i giovani. Ma se vi fosse contrapposizione allora “è fondamentale assicurare agli anziani condizioni di vita dignitosa, solo così possono mantenere un ruolo attivo nella società”. Una risposta che vede in prima linea i giovani, solo il 10% dice che bisogna meglio utilizzare i giovani. Le richieste che maggiormente provengono dalle persone oltre i 65 anni: rivalutare le pensioni aumentandone l'importo, aumentare le prestazioni socio sanitarie, rendere le città più vivibili, e secondo taluni: facilitare l'accesso delle nuove tecnologie. (VEDI:http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=31862).(03/07/2015-ITL/ITNET)