PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - 70.mo INCA CGIL - CAMUSSO (SEGR.GEN.CGIL):"PATRONATO NATO CON LIBERAZIONE"...IN "UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO...STRAORDINARIO OSSERVATORIO REALTA' ODIERNA" (2015-05-19)
L’INCA, il patronato nato “70 anni fa con la liberazione”, in tempi di “rinascita della libertà del nostro Paese e in coerenza con l'idea dei costituenti di una repubblica fondata sul lavoro”, i suoi 70 anni “li porta benissimo”, “non in affanno o in difficoltà” ha tenuto a sottolineare Susanna Camusso Segretario Generale della CGIL a conclusione della giornata celebrativa del 70.mo del Patronato al quale hanno preso parte, a Roma, esperti ed esponenti del mondo politico ed istituzionale afferente alle tematiche del welfare. Una giornata segnata da “riconoscimenti straordinari” come la medaglia di bronzo della Repubblica italiana per l'impegno civile del patronato nel sostegno dei diritti alle persone più deboli", o quello dei “ tanti amici che abbiamo fra i milioni di persone che passano ogni giorno nelle nostre sedi del patronato” ma che non può far dimenticare “che c’è una realtà difficile intorno a noi.”
Una realtà diversa da quella di ieri “il patronato non fa le stesse cose di settantanni fa, e in verità non fa neanche le cose di sette anni fa” in cui “è cambiata la collocazione sociale e il tipo di risposte” richieste. E, d’altra parte, non potrebbe essere diversamente, il Patronato è, per Susanna Camusso, “uno straordinario osservatorio di come le persone vivono questa stagione”. “Si capisce molto di più - afferma - che cosa è successo nel corso della crisi passando qualche ora presso una qualunque sede dell'INCA in giro per l'Italia o in una delle sedi INCA all'estero, di quel che non si capisca in ore e ore di talk show televisivi che spesso parlano della realtà virtuale”. Ci sono “milioni di persone che arrivano da noi perchè non sanno come cosa fare per risolvere i problemi”. E le domande riguardano “il cambiamento della condizione lavorativa, la prospettiva pensionistica, ma non mancano le domande della disperazione e della solitudine determinata dalla crisi”. Tant’è che la leader della CGIL rivendica il fatto che, grazie al ruolo di ascolto e di consulenza del patronato, si sia potuto determinare un “governo” del conflitto che ha evitato ribellioni e rivolte in questa crisi, perché le persone in difficoltà non sono state mai lasciate sole”. …
Ebbene, quanto vale tutto questo ?” ha chiesto Camusso a chi ragiona solo sul filo dei numeri.” La risposta ? “Vale la tenuta sociale di un paese !” Eppure, ha aggiunto Camusso,” mi sembra di capire che il Governo non venga nemmeno sfiorato dalla volontà di ascoltare e capire le ragioni di qualcuno” Sta di fatto che “molto meglio lo hanno compreso le persone che hanno partecipato alle giornate di mobilitazione unitaria dei patronati ed alla raccolta firme” contro i tagli ai patronati dell’ultima legge di stabilità, ha stigmatizzato la leader della CGIL, ricordando il milione e duecentomila firme di cittadini in Italia ed all’estero raccolte in poco meno di due mesi”.
E’ oggi più che mai necessaria l’attenzione alle politiche sociali e sui diritti delle persone che può offrire nuovi spazi di impegno, ma è essenziale – ha sottolineato Camusso – che sia all’insegna “della universalità dei diritti perchè senza universalità si cambia strategicamente la natura del patronato”. E deve essere anche “all’insegna della gratuità, perché “l'idea che si possa diventare intermediari a pagamento interviene sulla natura stessa dell’associazione di patronato”.
Entrando poi nel merito dei problemi sul tappeto /“non c'è giorno che non abbia la sua difficoltà… forse c'eravamo confusi con la possibilità di cambiare verso”), Camusso è partita dalla sentenza della Corte Costituzionale..... (integrale: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=306959 (21/05/2015-ITL/ITNET).