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ITALIANI ALL'ESTERO - RAPPRESENTANZA GEOGRAFICA CGIE - SEGR. CAROZZA NO MODIFICA CRITERIO RAPPRESENTANZA. SE C'E' VOLONTA' POLITICA CON UN DECRETO SI CANCELLI L'ERRORE"

  Una delle questioni "abbastanza delicate" trattate nell'ultimo Comitato di Presidenza del CGIE ha riguardato la modifica  delle "quote geografiche" nella ripartizione dei Consiglieri del futuro CGIE, assegnate alla rappresentanza del CGIE.
Fin dagli anni '90 - alla nascita del primo CGIE la ripartizione fatta dal Governo non si basava esclusivamente sul numero degli elettori residenti - ha spiegato il Segretario Generale Elio Carozza ai giornalisti -  ma anche degli oriundi presenti in quell'area geografica e della stessa estensione territoriale.
In buona sostanza, si tenne conto dell'equilibrio fra rappresentanza e rappresentatività.

Con la modifica della ripartizione dei componenti del CGIE - effettuata per decreto nell'aprile 2014 e approvata nel successivo mese di giugno - si prevedeva invece una modifica numerica della rappresentanza. " Praticamente non ci accorgemmo  dell'errore" ha spiegato Carozza - assumendosi  l'onere della questione, per la quale scrisse subito al Ministro perchè si mantenesse lo stesso precedente criterio. Non avendo ricevuto alcuna risposta, fu preso atto del fatto che probabilmente si era proceduto alla modifica ed invece - ha proseguito Carozza - il Sottosegretario intervenendo ai lavori del Comitato ha  presentando una riforma il cui  risultato si presenta "abbastanza squilibrato" .

Su 43 componenti eletti all'estero 24 sarebbero eletti in Europa, 14 in America Latina - di cui 7 solo in Argentina - e 5/6 nei Paesi anglofoni e del Nord America. Scomparirebbe così la rappresentanza di alcuni Paesi, passando dai 25 a 15/16 Paesi.  E Carozza non esita a definire un "errore politico sbagliatissimo" la scelta operata. "'E' inutile affermare che come cittadini nei Paesi europei dobbiamo far riferimento soprattutto all'Europa mentre poi con questa ripartizione neghiamo questo stesso principio mantenendo un'alta rappresentanza dei cittadini europei all'interno del CGIE." Quindi - ha proseguito Carozza - abbiamo allertato il Parlamento e abbiamo cercato di contattare immediatamente la stessa Presidenza del Consiglio e lo stesso Ministro degli Esteri Gentiloni, in questi giorni all'estero, per chiedere una decretazione d'urgenza in materia che possa ristabilire l'equilibrio.". .(25/03/2015-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2015-03-25 00:03)

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