ITALIANI ALL'ESTERO - VOTO ALL'ESTERO - DAL CDP DEL CGIE CAROZZA: "MANTENIAMO OPZIONE PER TUTTE LE TORNATE ELETTORALI. NON BUTTARE ELENCHI ELETTORI COMITES"
"Manteniamo "opzione voto" anche per le altre tornate elettorali: dalle politiche ai referendum" è l'invito al Governo da parte del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all'estero, riunito da ieri alla Farnesina. L'ultimo Comitato di Presidenza prima delle elezioni dei Comitati e del nuovo CGIE, al quale il Segretario Generale intende lasciare - ha affermato nel corso del tradizionale briefing con i giornalisti della stampa di settore - un'eredità da proseguire.
L'opzione richiede, fa presente Carozza, una manifestazione di volontà de parte dell'elettore dell'esercizio del voto. Il che significa, in buona sostanza -par di capire - una partecipazione ritenuta "altamente responsabile" da parte dell'elettore che fa una precisa scelta politica. Inoltre, sottolinea il Segretario Generale, "se si tiene conto delle esperienze vissute con i Comites e nelle politiche la partecipazione si è sempre aggirata intorno al milione di persone sui quasi quattro milioni di aventi diritto". Quindi, sebbene siano intorno ai 250.000 gli aventi diritto iscritti alle liste di voto, e "tenuto conto che la maggioranza dei connazionali all'estero iscritti all'AIRE non erano informati - e non lo sono stati nemmeno con il rinvio" ha, poi aggiunto Carozza che ha rivelato di essere stato personalmente contrario al rinvio" la distanza non è poi siderale.
Ora, però, si dovrà continuare - è l'invito fatto da Carozza al Ministero degli Affari Esteri, non buttando gli elenchi elettorali dei Comites, "come si pensa in questo Ministero". Altrimenti si dovrà ricominciare da capo alle prossime elezioni... secondo Carozza, la questione dell'informazione: è fattore determinante." Per cui "non si può dire che i cittadini all'estero non siano interessati", piuttosto occorre affermare che "il cittadino non ha l'opportunità di essere informato. Non basta, infatti, per l'esponente della comunità italiana in Belgio, affiggere all'albo consolare un manifesto che informa la comunità" (25/03/2015-ITL/ITNET)