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ITALIANI ALL'ESTERO - ELEZIONI BRASILE - “FREI CHICO”:"AUSPICO PREVALGANO LE PROPOSTE DI DILMA ROUSSEF E DEL PARTITO” ITALIANNETWORK INTERVISTA JOSE’ FERREIRA DA SILVA FRATELLO DI LULA

Terrà ed avanzerà quel 41% conquistato al primo turno, ma che è ben lontano dal plebiscitario 70% del primo confronto elettorale, che ha portato Dilma Rousseff alla Presidenza del Brasile ?  Un risultato che, stante la perdita di consenso maturata in questi anni, fa ben sperare gli esponenti del Partido dos Trabalhadores, come sottolinea  “Frei Chico”, all’anagrafe Josè  Ferreira da Silva, fratello dell’ex Presidente del Brasile Luiz Inácio da Silva, per le folle Lula.

”Soddisfatto soprattutto perché c’è l’opportunità - recente in Brasile - di poter eleggere il presidente dopo gli anni della dittatura (ndr. Frei Chico èstato arrestato e torturato durante il regime dittatoriale) e questo è il primo risultato positivo. Ora,  arrivare al ballottaggio per Dilma Roussef, è stato comunque un risultato positivo perchè c'è stata una campagna diffamatoria molto forte verso Dilma e spero che adesso nel secondo turno vincano le proposte e non le calunnie nei confronti della candidata e  del suo partito.” Ha dichiarato nel corso di una intervista rilasciata ad Italialannetwork /Italialavorotv a latere dei lavori del X congresso dei pensionati della UIL.

Quanto ai risultati ottenuti dalla Presidenza Rousseff non si può nascondere che siano stati molto diversi da quelli raggiunti dall’ex Presidente Lula… “Sicuramente c'è una differenza, soprattutto una differenza di carattere” risponde Josè  Ferreira da Silva. Lula ha senz'altro una capacità di confrontarsi con la gente, un alto livello di comunicatività,  mentre Dilma, la prima donna presidente del Brasile, ha più le caratteristiche di  un rappresentante di  apparato e questo non la favorisce.  Risulta meno simpatica. Spero comunque che venga riconfermata e che migliori dal punto di vista della comunicazione e della facilità di farsi sentire parte del popolo. Caratteristica, appunto, di Lula”.

Se l’Europa e l’Italia non attraversano un periodo felice, anche il Brasile sembra essere stata investita in qualche modo dagli effetti della crisi, che in parte vengono attribuiti alla Presidenza Rousseff . 
“La crisi ha colpito anche l’America del Sud ed il Brasile, anche se si è cercato di minimizzarne gli effetti internazionali.” Afferma il fratello di Lula, che spiega “L’eco che si è avuta della crisi nel Paese, però, è stata maggiore della situazione reale, perché la stampa e i media in Brasile sono dominati da 5-6 famiglie, già in passato niente affatto favorevoli a Lula, che hanno colto l’occasione per  incolpare Dilma Rousseff , che invece è riuscita a minimizzare gli effetti della crisi. Tant’è che c'è crisi in Brasile ma non è confrontabile con la crisi in Europa”…...(25/10/2014-M.F.ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2014-10-25 00:10)

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