Strutture sanitarie "a misura di donna" in Italia. Se ne è parlato oggi a Roma nell'ambito dell'incontro promosso da O.N.D.A. l'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, al suo secondo appuntamento con "Ospedale Donna" l'iniziativa che permette di monitorare le strutture sanitarie italiane che dedicano maggiore attenzione alle esigenze delle donne.
Nel corso dell'incontro, durante il quale sono stati resi noti i risultati dell'assegnazione di tre "bollini rosa" a 24 ospedali italiani, due "bollini rosa" a 27 strutture ed un bollino a 45 centri distribuiti in tutta la penisola, è intervenuta il Sottosegretario alla Salute del Ministero del Welfare, Francesca Martini, che ha evidenziato come l'iniziativa stia "determinando un’evoluzione concreta nella mentalità del Paese"
Grande l'attenzione che il Sottosegretario annette all'iniziativa di ONDA: "Personalmente ritengo il tema della salute delle donne materia strategica per il nostro futuro e sono confortata dal fatto che presso il nostro Ministero esiste già un ufficio preposto"
"Le strutture che scelgono di mettere la prospettiva di genere all’interno dell’erogazione delle cure come fattore strategico di qualità rappresentano per noi un fiore all’occhiello" ha proseguito Martini sottolineando come "Le donne, oggi sempre più longeve e con bisogni sanitari in piena evoluzione, rappresentano inoltre elemento determinante per il sistema salute dell’interno Paese" E l'esponente del Governo ha fatto presente come tutto ciò possa "influire sui comportamenti della famiglia al fine di introdurre corretti stili di vita e per l’attuazione di tutta la prevenzione sanitaria." D'altra parte "sovente le donne non trovano all’interno del Servizio Sanitario Nazionale accoglienza dello loro specifiche esigenze a causa di modelli organizzativi spesso troppo massificanti e che le fragilità di una concreta umanizzazione di percorsi di prevenzione, diagnosi e cura."
Il Sottosegretario alla Salute ha sottolineato come "Il dicastero della Salute e O.N.Da possono sviluppare sempre maggiore collaborazione su questi temi" ed ha assicurato il proprio impegno come "un sicuro interlocutore". A tal proposito ha ricordato “l’atto di impegno sui programmi di screening e di prevenzione oncologica” in via di definizione "che ritengo una sorta di piattaforma su cui sviluppare ulteriore sinergie".
Per Francesca Martini è determinante "la medicina di genere, il benessere riproduttivo, l’appropriatezza dell’assistenza nel percorso nascita, la promozione della salute della mamma con il suo bambino, l’informazione delle donne relativamente ai rischi collegati al periodo post-fertile come quello osteoporotico e cardiovascolare, oltre a tutte le politiche di prevenzione dei tumori e delle patologie sessualmente trasmissibili."
Un pensiero particolare sulla necessità di strutture sanitaria del SSN che diano "capacità di risposta e di accoglienza a donne con particolari patologie, a donne disabili che necessitano di specifici accorgimenti nella erogazione delle cure e alle donne a fine vita, donne che oltre alla sofferenza e al dolore della propria malattia aggiungono quello di dover abbandonare a se stessi i propri figli.” Di qui il plauso ed il "totale sostegno all’iniziativa odierna perché ritengo che la crescita culturale del nostro Paese in materia di salute al femminile si basi fortemente sulla capacità di fare rete e stimolare positivamente maggior consapevolezza delle donne in materia di salute ed un innalzamento della volontà operativa per tutte le regioni e i direttori generali che quotidianamente si confrontano con la realtà del bisogno."(01/07/2008-ITL/ITNET)
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