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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - ORGOGLIO ITAL: SVIZZERA - DE SANTIS(PRES,ITAL):"INCONTRO DEL PATRONATO ITAL UIL A LUGANO PER RINNOVARE LA PROPRIA MISSION NEL SEGNO DELL'EVOLUZIONE DELLA COMUNITA' E DELLE ISTITUZIONI ITALIANE"

  "L'iniziativa di oggi è  una testimonianza della volontà del Patronato Ital UIL di adeguarsi alle nuove sfide che le comunità italiane incrociano all'estero" . E non a caso i soggetti presenti a questo seminario sono espressione della nostra comunità in Svizzera - precisa il Presidente del Patronato ITAL UIL ad Italialavorotv/Italiannetwork a latere del seminario di studio promosso a Lugano il 4 e 5 settembre in collaborazione con l'ITAL UIL in Svizzera e la UIM sulle nuove sfide che attendono il Patronato Italiano nell'ambito della vecchia come della nuova emigrazione italiana.

Un seminario promosso nell'ambito della collaborazione con il sindacato UNIA e che ha visto la partecipazione di alcuni  Comites e di esponenti del mondo dell'Associazionismo Italiano, assieme al Console Generale d'Italia a Lugano, Ministro Plenipotenziario Marcello Fondi, e che ha raccolto le istanze della comunità italiana come dei nuovi lavoratori italiani in Svizzera, sia di quelli che risiedono nella Confederazione che di quelli  che raggiungono la Svizzera in maniera sporadica." precisa il Presidente del Patronato ITAL UIL Gilberto De Santis.

"Un impegno che coinvolge in Svizzera sia i patronati che i Comites che i sindacati locali, assieme al Consolato, in prima persona" prosegue il sindacalista della UIL. "Soggetti che intendono esprimere in questa iniziativa il proprio punto di vista sulle esigenze dell'odierna attualità ed a cui occorre dare risposte per migliorare il rapporto con i nostri connazionali".

Il Presidente del Patronato ha quindi puntualizzato alcuni elementi emersi da dibattito "una delle cose più importanti e che è emersa anche dall'intervento del Console, il Ministro Fondi -  che ha un'esperienza ed una chiarezza molto alta e non sempre usuale nel mondo della diplomazia - riguarda le difficoltà che incontrano i nostri connazionali nell'adempiere alle proprie esigenze burocratiche tramite gli strumenti informatici  che vengono utilizzati nel rapporto con i  nostri connazionali . Strumenti che - a mio avviso - non possono essere la soluzione.  In questo senso,  secondo me, ha rinnovato in maniera implicita ed abbastanza chiara la volontà di collaborazione fra il patronato e il consolato.
Con questo - ha fatto presente il Presidente dell'ITAL UIL - non dico che abbia chiesto un aiuto ma ha chiesto una forte collaborazione nell'ambito del rispetto ciascuno delle proprie competeneze.

Per quanto riguarda, poi,  i COMITES sono finora giunte delle indicazioni sulle quali il Patronato ITAL sta da tanto tempo  mettendosi in gioco sulle risposte da dare ai nuovi bisogni che vengono dall'estero".

In ultimo, De Santis ha messo in evidenza come il sindacato svizzero UNIA abbia espresso - attraverso il proprio co presidente Renzo Ambrosetti -  una grande apertura nei confronti di una più ampia sinergia. Oltre alla collaborazione storica che già esiste, soprattutto in Ticino - anche rispetto al  superamento delle difficoltà che verranno a crearsi nel prossimo futuro con l'attuazione del referendum del 9 febbraio scorso ed il cui esito ha dimostrato ancora una volta la lungimiranza del sindacato, che va al di là delle esigenze e delle sensazioni immediate. In buona sostanza,  ha fatto capire che questa strada potrebbe portare ad un impoverimento della Confederazione e degli stessi lavoratori svizzeri".(06/09/2014-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2014-09-06 00:09)

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