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DIRITTI DEI CITTADINI ITALIANI ALL'ESTERO...e non solo - EUROPA E JUGENDAMT - EUROPARLAMENTARI ON.LI MUSCARDINI(ECR) E BOULLAND(PPE/FR): FIGLI NEGATI AI GENITORI NON TEDESCHI: UNA GIUSTIZIA CHE HA DUE PESI E DUE MISURE IN EUROPA

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  Nei giorni scorsi  al Parlamento europeo si è svolta a Bruxelles una conferenza stampa organizzata dagli On.li Cristiana Muscardini (ECR) e Boulland (PPE – Fra) sull’annullamento della discussione di 24 petizioni afferenti le procedure dello Jugendamt tedesco.

Alla conferenza stampa  hanno preso parte anche gli On. Roberta Angelilli (PPE – Ita), Erminia Mazzoni (PPE – Ita), Niccolò Rinaldi (ALDE – Ita), Oreste Rossi (PPE – Ita) e i rappresentanti delle decine di genitori non tedeschi che in questi anni, dopo una separazione, si sono visti sottrarre i figli perché fossero affidati esclusivamente all’ex coniuge tedesco. (VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=mBOZeyLgp3c  - canale tv dedicato alla questione.

Quella dello Jugendamt è una battaglia  sulla quale è impegnata personalmente Marinella Colombo dal 2006, quando si separa dal marito tedesco, Marinella ottiene l’affidamento dei figli. Da subito però l’istituzione che in Germania ufficialmente tutela i minori, lo Jugendamt, si insinua nella causa di separazione.
Nel 2008, per non perdere il proprio lavoro, Marinella è costretta a tornare in Italia. Pur essendoci un accordo tra lei e il marito, a sua insaputa una mattina Leonardo e Nicolò vengono prelevati dalle forze dell’ordine a scuola, e riportati a Monaco di Baviera.
Marinella scoprirà anche che sulla sua testa pende un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minori, emesso già mesi prima, mentre i bambini, però, erano in vacanza con il marito. Ma le irregolarità non si fermano qui: la sua drammatica vicenda porta alla luce le pratiche anomale e discriminanti dello Jugendamt nei confronti dei coniugi stranieri di coppie miste, testimoniate dalle decine e decine di cause pendenti presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Oggi i bambini sono in Germania, il giudice tedesco scrive che manca loro moltissimo la mamma, ma respinge ugualmente ogni richiesta avanzata da Marinella per non essere cancellata dalla vita dei suoi figli. Ma lei non si è arresa. Continua a lottare contro una giustizia che a dispetto di quel che sostiene non si interessa affatto del bene di chi dovrebbe essere protetto: i bambini.  Di qui l'impegno ad agire sul fronte europeo, laddove l'impegno dei singoli governi ha chiaramente fallito.  Numerose, dunque, le petizioni presentate in diversi Paesi, che sarebbero dovute essere discusse proprio il primo aprile ma il voto contrario del coordinatore tedesco della Commissione Petizioni lo scorso 20 marzo ha di fatto annullato la possibilità.

  Il fenomeno registra cifre impressionanti - ha denunciato l'esponente di un'associazione tedesca di genitori, che ha parlato di circa 400 casi esposti allo Jugemdant, corretta piu' tardi da un altro esponente che precisato come tale cifra riguardi solo i casi in Baviera.  Si tratta di un fenomeno impressionante per il quale le stesse associazioni tedesche di genitori invocano l'intervento dell'Europa a diritto del diritto genitoriale a crescere i propri figli.

"E' necessario sviluppare una cooperazione più stretta tra i paesi che soffrono le decisioni dello Jugendamt tedesco sui figli di coppie binazionali" - ha dichiarato l´on. Cristiana Muscardini, intervenendo alla Conferenza stampa

"Bisogna iniziare a fare quadrato contro un sistema di giustizia familiare che considera, in caso di separazione, il genitore tedesco l´unico capace di poter ´crescere´ i figli (attuando così un processo di germanizzazione) e impedendo ai genitori stranieri di poter svolgere la propria funzione genitoriale perché in questo modo ai bambini verrà sottratto l´affetto ma anche una parte fondamentale della propria cultura.

Nel corso della Conferenza stampa è stato, tra l'altro, chiesto se considerate le difficoltà già prospettate dall'atteggiamento tedesco non si possa giungere ad una procedura d'infrazione nei confronti della Germania. Una strada che Boulland (PPE – Francia) non ha escluso.

Parlamentari e genitori chiedono che le petizioni possano essere discusse in una seduta straordinaria della Commissione Petizioni durante l’ultima Sessione  plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo dal 14 al 17 aprile.(09/04/2014-ITL/ITNET)


(Data di inserimento online 2014-04-09 00:04)

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