ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - ELEZIONI EUROPEE - AURELI(SINDACALISTA SVIZZERO E CANDIDATO PD/PSE): CON ME AL PARLAMENTO UE LE ISTANZE DI FRONTALIERI ITALIANI E CITTADINI DELLE AREE DI CONFINE ITALO/SVIZZERO.
La sua candidatura alle elezioni europee del prossimo 25 maggio è espressione di una scelta ben precisa da parte del Partito Democratico. Lo sottolinea lui stesso nel corso di una intervista con Italian Network, Stiamo parlando di Sergio Aurelio Mauro Aureli, 39 anni, responsabile dei frontalieri per il sindacato Unia Ticino Moesa, il sindacato svizzero impegnato nel Canton Ticino insieme ai sindacati confederali italiani sulle problematiche della categoria. Un segmento che conta all'incirca 60.000 lavoratori residenti in Italia ma occupati in Svizzera.
Aureli, cittadino svizzero, è candidato per il Partito Democratico nella Circoscrizione del Nord Ovest ed anche se non è nella testa di lista, ma settimo, ha un impegno di grande responsabilità per traghettare le istanze di migliaia di frontalieri italiani che lavorano in Svizzera e di cittadini italiani residenti in Svizzera. Una responsabilità notevole per il sindacalista elvetico, soprattutto dopo l'esito del Referendum svizzero del 9 Febbraio sul contingentamento degli ingressi agli stranieri, compresi i comunitari, giacchè gli accordi di libera circolazione fra UE e Svizzera vengono messi in discussione.
Al neo candidato alle elezioni europee del prossimo 25 maggio abbiamo chiesto le ultime novità sul mondo degli italiani che lavorano in Svizzera (video: http://youtu.be/xilcbqytYuI).
"La novità principale è senza dubbio il fatto che il partito democratico abbia deciso di candidare una persona delle zone di confine italo svizzero al Parlamento Europeo, garantendo così alla sinistra europea i voti dei lavoratori frontalieri, che avrebbero così un loro rappresentante a Bruxelles" afferma Aureli, che fa comunque presente come la sua rappresentanza riguarderebbe non solo i lavoratori frontalieri ma anche le province di confine con la Svizzera. Votandomi, infatti, avrebbero un rappresentante del PD - PSE che conosce le problematiche sia di parte svizzera che di parte italiana. Potrei costituire un ponte europeo tra l'Italia e la Svizzera".
Volete europeizzare le problematiche dei frontalieri e delle aree di confine..?. "Ad oggi la normativa, la struttura europea, non trova conforto in tutte le forze politiche. Ma l'obiettivo non è quello di scappare, di uscire dall'Europa e di chiudersi a riccio. Quindi, l'obiettivo è quello di farne parte attiva, e all'interno delle istituzioni europee cercare di modificare lo statu quo nell'interesse dell'Italia, dei cittadini e dei lavoratori. Quindi l'obiettivo mio è quello di andare all'attacco e non di scappare e di chiudersi nella proprio piccola realtà"....
L'esito del voto al referendum del 9 Febbraio in Svizzera è stato, però, un voto antieuropeista ? "il voto del 9 febbraio del referendum è stato in alcune aree del territorio svizzero un voto di pancia. Lo spiegherò meglio: le azioni xenofobe di alcune aree politiche hanno portato la gente a votare di pancia, non valutando che cosa l'iniziativa prevedesse....
D'altra parte, spiega Aureli considerando le ragioni dei cittadini in Svizzera: "l'Italia nelle sue politiche di carattere internazionale non ha rispettato alcune realtà - parlo del Canton Ticino- e gli accordi presi. ....
Il suo programma..? "Portare alle istanze dei territori l'impegno europeo riguardi agli investimenti economici e la cultura, a favore delle strutture territoriali, dell'economia di confine, affinchè ci sia una riattivazione del sistema paese. E il mio impegno a rappresentare alle istanze europee e internazionali problematiche e possibili soluzioni relativamente alla manodopera estera, agli immigrati, alle relazioni di carattere internazionale con la Svizzera e tutto quello che ne concerne". (integrale: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=20777). (10/04/2014-M.F.ITL/ITNET)