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RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA NEL MONDO - EGITTO - ARCHEOLOGIA: IDENTIFICATI DA EGITTOLOGA CNR G.CAPRIOTTI STATUA GEMELLI DI CLEOPATRA E ANTONIO - IMPORTANTI ESITI MULTIDISCIPLINARI MISSIONI ARCHEOLOGICHE ITALIANE
La regina Cleopatra VII e il triumviro Marco Antonio ebbero tre figli, due gemelli e un maschio. Sinora si conservava solo l’immagine di Selene, la femmina. Un’egittologa dell’Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico del Cnr, Giuseppina Capriotti, ha ora identificato i due gemelli in un gruppo scultoreo conservato al Museo del Cairo
“Antonio e Cleopatra ebbero due gemelli e un maschio,chiamato Tolomeo Filadelfo. Dei tre figli, la sola immagine finora nota era quella di Selene, sposa di re Giuba II, rappresentata sul verso di una moneta e in una scultura”, spiega la ricercatrice. “I maschi, dopo il suicidio dei loro genitori, ebbero presumibilmente un triste destino, al pari di Cesarione, l’altro figlio che Cleopatra aveva avuto da Giulio Cesare." Lo afferma la stessa egittologa italiana dell’Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico del Cnr, Giuseppina Capriotti, intervistata da Italialavorotv/ Italiannetwork per approfondire gli aspetti archeologici della vicenda umana dei due gemelli (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=35315 ), ed affrontare una più ampia riflessione sullo statu quo delle missioni archeologiche italiane nel Paese nord africano.
In realtà lo sviluppo delle missioni del CNR offrono sviluppi che vanno attualmente ben al di là della singola disciplina scientifica permettendo una interdisciplinarietà che offre esiti molto importanti anche alla luce del nostro presente. Una possibilità "straordinaria" come sottolinea la stessa ricercatrice che ne da un immediato esempio citando l'attuale collaborazione con l'Università di Roma La Sapienza in relazione ai disatri ambientali, nell'ambito della quale gli studi dell' antichita' egizia risultano utili giacchè i testi geroglifici narrano di effetti climatologici, ma anche di terremoti.
Altro esempio è quello relativo alla missione in preparazione in aree egiziane interessanti sia per gli aspetti geofisici nell'ambito dei contatti fra le popolazioni del Mediterraneo e del Mar Rosso. Fino all'anno mille, infatti, esisteva gà una via d'acqua che metteva in collegamento i due mari grazie ad un Wadi, ovvero un letto di fiume fossile che ora sono rappresentati da valli ma che anticamente erano pieni di acqua. Per cui si partiva a nord del Cairo e....il fenomeno delle inondazioni.... (vedi:http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=35343 ). (20/04/2012-ITL/ITNET)