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IMMIGRAZIONE - A ROMA COORDINAMENTO ASSISTENTI FAMILIARI - RICHIESTE A: MIN.LAVORO "PROFILO NAZIONALE. REGIONI RILEVAZIONE FABBISOGNI INPS AZIONE ISPETTIVA"
(2009-02-24)
Sabato 6 febbraio 2009 si ? costituito in Roma il ?Coordinamento delle assistenti familiari?. L?iniziativa ? stata promossa dalle assistenti familiari che hanno frequentato i corsi di qualificazione promossi dal Comune e dalla Provincia di Roma. A darne notizia l'Istituto Santi, che ha realizzato l'iniziativa di formazione.
Il Coordinamento ? aperto a tutti gli assistenti familiari che abbiano realizzato il percorso formativo previsto dalle Linee -Guida del Comune di Roma e, successivamente, secondo le disposizioni regionali relative all?acquisizione di competenze specifiche sull?assistenza familiare.
Il Coordinamento si pone il fine prioritario della salvaguardia della figura dell?assistente familiare ed il suo periodico aggiornamento professionale nel corso della vita lavorativa.
La consapevolezza del rilievo sociale del lavoro di cura delle assistenti familiari determinanti per poter dare una risposta alla domanda di cure domiciliari della famiglie, ancora oggi largamente insoddisfatta, rende ancora pi? gravi le inadempienze e maggiormente inadeguato il modo in cui istituzioni pubbliche e cittadini si pongono di fronte al lavoro di cura delle assistenti familiari.
Il sistema pubblico di Welfare non garantisce ai cittadini non autosufficienti l?erogazione di servizi in domiciliariet? n? in forma diretta n? affidandoli a strutture private accreditate. Nella citt? di Roma l?assistenza domiciliare da tempo non raggiunge il 5% dei possibili fruitori.
I cosiddetti ? livelli essenziali di assistenza sociale? che dovrebbero essere garantiti dal Piano Regolatore Sociale non possono essere esigibili mentre diventano l?oggetto di una negoziazione di un welfare residuale, separato posto in essere fra una assistente familiare ed un componente di una famiglia che domanda un lavoro di cura.
Da tempo questo consolidato mercato parallelo ?fai da te? ha fatto emergere una serie numerosa di problematiche alle quali non viene trovata soluzione. Il Coordinamento delle assistenti familiari: 1-_evidenzia in primo luogo l?avvenuta costituzione di una vasta area di persone che svolgono il lavoro di cura presso il domicilio delle famiglie senza specifica formazione o formate a seguito di corsi diversi per contenuti e /o per lunghezza dei corsi. 2-sottolinea in secondo luogo come prevalga nella definizione e nello svolgimento del rapporto di lavoro una variegata informalit? di situazioni caratterizzate da una estesa elusione non solo dell?applicazione dei minimi contrattuali, del rapporto fra entit? dell?orario di lavoro ed effettiva retribuzione delle disposizioni dell?INPS riferite agli obblighi previdenziali e di quelle disposizioni che garantiscono l?autonoma fruizione del tempo di non ?lavoro (ferie, permessi, malattie ecc ecc). 3- fa presente in terzo luogo come dalla peculiare condizione di lavoro ( dalla convivenza presso una famiglia alla pluralit? di piccoli rapporti di lavoro ad ore) sono emersi problemi che riguardano direttamente le famiglie delle assistenti familiari spesso alle prese con la possibilit? di ricongiungimenti familiari, lo svolgimento di responsabilit? genitoriali verso i figli in et? scolare,ecc ecc)
Il Coordinamento delle assistenti familiari con riferimento al punto 1) chiede al Ministero del lavoro e della solidariet? sociale di predisporre al pi? presto, d?intesa con le Regioni italiane,e tenendo conto di quanto al riguardo posto in essere in alcune Regioni, il Profilo nazionale dell?Assistente familiare favorendo cos? la mobilit? delle lavoratrici sull?intero territorio nazionale.
Il Coordinamento chiede agli Assessorati della Regione Lazio ai Servizi Sociali ed alla Formazione di predisporre, sulla base di una rilevazione dei fabbisogni, a)un piano programmato pluriennale di corsi di 120 ore per ?l?acquisizione di competenze specifiche? per qualificare le molte persone che hanno fatto esperienza di lavoro di cura sul campo b) un piano programmato di formazione con corsi di 300 ore per far acquisire la qualifica di assistente familiare.
Il riconoscimento, al momento di bandire i corsi di 300 ore, di un credito formativo pari a 120 ore per le assistenti familiari che hanno superato i corsi di 120 ore realizzati dal Comune e dalla Provincia di Roma.
Il Coordinamento delle assistenti familiari con riferimento al punto 2) ritiene necessaria e richiede una pi? intensa azione di promozione della tutela da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale d?intesa con le strutture sindacali che si occupano delle persone immigrate e di quelle che sono impegnate nella salvaguardia del ruolo e dei diritti delle donne nel mondo del lavoro.
Si chiede all?INPS di avviare una azione ispettiva delle sue strutture territoriali per ridurre l?area della totale o parziale evasione degli obblighi previdenziali .
Il Coordinamento delle assistenti familiari con riferimento al punto 3) richiede che venga ripresa l?impostazione del piano regolatore sociale del Comune di Roma e pi? in generale, nella Regione, dei Piani di zona previsti dalla L.328/2000 dando soluzioni specifiche alle problematiche specifiche delle assistenti familiari pur in un quadro di integrazione degli interventi e dei servizi sociali che devono riguardare tutti coloro che, vecchi e nuovi cittadini sono parte attiva della comunit?.
Sede :Coordinamento Assistenti Familiari Via XX settembre n.49 -00187 Roma, Tel/fax 06/4828335.(24/02/2009-ITL/ITNET)
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