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ITALIANI ALL'ESTERO - EUROPA/ SISTEMA ELETTORALE - PRESENTATO IN COMMISSIONE AFCO STUDIO ITALIANO SU PROSPETTIVE ATTUAZIONE DECISIONE CONSIGLIO 2018 E ARMONIZZAZIONE NORME NAZIONALI

(2021-04-14)

  Gli eurodeputati in Commissione Affari Costituzionali hanno dedicato due giornate agli aspetti partecipativi ed elettorali della democrazia UE ed al ruolo del Parlamento nella prossima Conferenza sul futuro dell'Europa con il vicepresidente Šuica.
Circa le questioni che ruotano attorno alle elezioni europee e alla democrazia partecipativa nell'UE, al dibatito hanno partecipato alcuni esperti, fra i quali  il dr Lorenzo CICCHI (Ph.D.) - Research associate presso il Robert Schuman Center for Advanced Studies dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze - che  ha presentato un progetto di studio su "L'europeizzazione delle elezioni del Parlamento europeo - Prospettive sull'attuazione della Decisione del Consiglio 2018/994 (VEDI:      ) e sull'armonizzazione delle norme nazionali sulle elezioni europee"

Lo studio analizza i principali ostacoli al successo dell'unificazione, l '"europeizzazione" e la modernizzazione delle elezioni europee, esaminando in particolare quali Stati membri (SM) non sono stati in grado o non hanno voluto ratificare la decisione del Consiglio 2018/994 (e perché).

Lo studio si basa su brevi relazioni sullo stato di ratifica della decisione del Consiglio 2018/994 e raccolta dati a livello di partito e paese , eseguita da 26 esperti paesi (circa, uno per paese) reclutati e coordinati dall'autore.

Trascurando gli articoli iniziali della decisione del Consiglio 2018/994 (in materia di rappresentanza proporzionale, suffragio universale, ecc.), vengono suggerite alcune disposizioni suggerito agli Stati membri (soglia non superiore al 5%; schede elettorali europeizzate; voto per assente; possibilità di voto da paesi terzi) o richiesta (soglia del 2-5% per gli Stati membri più grandi; 3 settimane termine per le candidature; prevenzione del doppio voto mediante adeguate sanzioni; istituzione dell'autorità di contatto per lo scambio di dati sugli elettori / candidati; lo scambio di dati non oltre 6 settimane prima delle elezioni).

Lo Stato della ratifica da parte degli Stati membri si presenta così: ad oggi, "solo" cinque Stati membri non hanno ancora ratificato la decisione del Consiglio 2018/994 (Croazia, Ci pro, Estonia, Germania, Spagna); due Stati membri lo hanno fatto solo dopo il voto  europeo delle Elezioni 2019 (Romania e Repubblica Ceca); tutti gli altri 20 l'hanno ratificato prima, tra Febbraio 2018 e marzo 2019.

Tra gli Stati membri che non hanno ancora ratificato la decisione del Consiglio, la Croazia e l'Estonia non hanno previsto di  farlo in tempo per le elezioni europee del 2024. In entrambi i casi, l'inerzia è imputabile a misure non obbligatorie: in Croazia, per quanto riguarda la riluttanza ad implementare il voto postale ed elettronico; in Estonia, per quanto riguarda il potenziale alto costo simbolico di adattare il sistema tradizionale includendo  i partiti politici europei (EuPPs), combinati con la peculiare situazione politica dei due principali partiti concorrenti essendo entrambi membri dell'ALDE.

In altri casi si tratta di motivazioni piu' complesse: come a Cipro, in Germania e Spagna.
A Cipro, la procedura legislativa avviata ha comportato la registrazione automatica dei Ciprioti con doppia nazionalità che vivono all'estero, il che avrebbe potuto innescare i costi per un maggior numero di elettori e un delicato equilibrio politico, con la maggioranza dei turco-ciprioti spostando potenzialmente l'equilibrio a favore del tradizionale partito di opposizione AKEL.

In Germania, la Corte costituzionale ha più volte stabilito che la soglia elettorale nelle elezioni europee è incostituzionale per il Parlamento. Sarebbe quindi necessario reintrodurre una soglia elettorale per maggioranze parlamentari qualificate per modificare la Costituzione. La legge tedesca sulle elezioni federali è stata modificata nell'ottobre 2020, con i voti della maggioranza di governo (CDU, CSU, SPD).
Parecchi  partiti di opposizione (FDP, Sinistra, Verdi) hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro la nuova
legge sulle elezioni federali. Pertanto, è stato rinviato il processo di ratifica della decisione 2018/994 del Consiglio per evitare ogni influenza rispetto alle attuali controversie che circondano la legge sulle elezioni federali (con nuove elezioni in Settembre 2021). E ciò è cruciale per il successo del processo europeo, che si spera possa essere riconsiderato nel corso dalla nuova legislatura.

Anche in Spagna l'esitazione alla ratifica è imputabile all'adozione della soglia elettorale che formalmente può essere particolarmente problematica per un sistema politico frammentato come lo spagnolo, particolarmente evidente nelle elezioni del Parlamento europeo. Sebbene la soglia elettorale andrebbe a vantaggio dei principali partiti politici, il che potrebbe facilitare la sua approvazione parlamentare, l'assenza di una netta maggioranza in parlamento, i potenziali impatti della soglia per gli junior partner della coalizione (per non parlare dei restanti partiti in parlamento), e la relativa corrente instabilità politica potrebbe ostacolare un rapido processo.

L'europeizzazione delle votazioni elettorali: questa disposizione, nonostante sia stata semplicemente suggerita dalla
decisione 2018/994 del Consiglio merita un'attenzione speciale.
In primo luogo, nonostante la sua fondamentale importanza di informare gli elettori e rafforzare il sistema partitico europeo, è equivocabile per i più sottosviluppati, anche considerando una definizione "minima" di europeizzazione.
Il design del voto:  in tutta Europa mostra solo una varietà estremamente ampia di formati e procedure di voto
parzialmente legate a diverse modalità elettorali, e non tutte sono compatibili con tale disposizione.

In secondo luogo, mostra un trend contrastante tra il 2019 e il 2019, dimostrando di fatto il retrocedere alcuni Paesi - in
- una dinamica strettamente intrecciata con la fine del sistema spitzenkandidaten.

Suggerimenti su come procedere: alla luce delle prove raccolte e delle analisi svolte, numerose raccomandazioni possono essere indirizzate ai vari stakeholder coinvolti, sia a livello nazionale e livello dell'UE, in particolare il Parlamento europeo e i suoi membri." conclude lo studio dell'italiano Lorenzo Cicchi.

La prossima riunione della Commissione AFCO è prevista per il 25 maggio 2021. (14/04/-2021-ITL/ITNET)

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