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ITALIANI ALL'ESTERO - CITTADINANZA ITALIANA A PATRICK ZAKI - MOZIONE IN SENATO A FIRMA PD,M5S,IV + EUROPA,LEGA, GRUPPO MISTO- SEN.SEGRE: "VIOLAZIONE DIRITTI UMANI E CIVILI"

(2021-04-14)

  Liliana Segre,senatrice a vita, è  presente oggi in Senato per votare la mozione per la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. La mozione, a prima firma Pd e sostenuta anche daM5s, Italia viva, +Europa, Lega e Misto. “Ho firmato con profonda convinzione”, ha fatto sapere in una nota, “la mozione che chiede al governo italiano di concedere subito la cittadinanza italiana a Patrick Zaki.

Da quasi 15 mesi Patrick Zaki, studente e ricercatore dell’Università di Bologna, attivista per i diritti umani, è imprigionato nelle carceri egiziane per la sola colpa delle sue idee. Dal 7 febbraio 2020 è sottoposto ripetutamente, senza prove e senza processo a quella che viene chiamata detenzione preventiva ma è a tutti gli effetti una detenzione arbitraria e una violazione dei diritti umani. Zaki è stato picchiato e torturato con scariche elettriche, le accuse contro di lui sono pretestuose.
Sono migliaia i prigionieri di coscienza come definiti dalle organizzazioni umanitarie incarcerati in Egitto negli ultimi anni avvocati, intellettuali, cittadini comuni sottoposti alla detenzione preventiva prolungata, una tecnica intimidatoria usata per far dimenticare volti, vite storie, nomi, rivendicazioni. Ma la storia di Zaki non può esser cancellata perché è importante e più grande del suo destino personale
. E’ una storia di multiculturalismo, dell’incontro tra mondi diversi che vogliono stare insieme”. Lo ha detto il senatore del Pd Francesco Verducci, primo firmatario della mozione sulla cittadinanza italiana a Zaki, illustrando il testo nell’Aula del Senato.

“Zaki – ha proseguito Verducci – ha scelto l’Europa, l’Italia dove studiare e dove poter essere libero e per questo è diventato parte di qualcosa di universale come la comunità studentesca e universitaria. In una lettera alla madre ha scritto: voglio mandare il mio amore ai miei compagni di classe ai miei amici di Bologna. E questo sentimento è ricambiato dalla grande spinta emotiva che ovunque in Italia ha portato i Comuni ad attivarsi per la cittadinanza onoraria, come già hanno fatto le città di Bologna e Milano, come ha fatto la Conferenza dei rettori che ha chiesto formalmente l’immediata liberazione e gli oltre 200 mila cittadini che hanno firmato la petizione per il riconoscimento della cittadinanza italiana, come ha chiesto la Consulta degli studenti dell’Emilia Romagna. Questo impegno per la cittadinanza italiana a Zaki è quello che noi parlamentari oggi chiediamo con questa mozione che ho l’onore di presentare e che è stata sottoscritta dalla quasi totalità dei gruppi parlamentari che voglio ringraziare e che diventerà un ordine del giorno più ampio che ricomprenderà entrambi gli atti presentati oggi.

La reclusione e la sorte di Zaki rende più profonda la ferita del sequestro, della tortura, dell’omicidio di Giulio Regeni, abbiamo il dovere di non smettere mai di pretendere dalle autorità egiziane verità e giustizia per Giulio. Le vite di Giulio e di Zaki sono legate. In un murales che li vede abbracciati e sorridenti, Giulio dice a Zaki ‘stavolta tutto andrà bene’. Abbiamo il dovere di fare che questo avvenga, di non lasciar nulla di intentato. Per noi lo stato di diritto è una frontiera irrinunciabile. La firma e presenza di Liliana Segre in quest’aula, il suo nome accanto a quello di Zaki ha un valore incommensurabile contro ogni violazione dei diritti umani e civili, contro ogni indifferenza. Quando Zaki saprà che abbiamo approvato questo ordine del giorno sarà orgoglioso dell’Italia, come noi lo saremo quando sarà di nuovo libero”.(14/04/2021-ITL/ITNET)

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