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FINANZA ITALIANA - EUROPA / BANCHE - CESE CONDIVIDE PROPOSTA COMMISSIONE UE ATTENUAZIONE TEMPORANEA NORME PRUDENZIALI BANCARIE

(2020-06-18)

  Nella sua sessione plenaria di giugno il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha sostenuto la necessità di adottare misure temporanee per attenuare l'impatto economico immediato della crisi della Covid-19.

È necessario modificare temporaneamente le norme prudenziali bancarie dell'UE, in modo che possano essere liberate risorse e che esse possano essere utilizzate nel modo più efficace possibile per rispondere alle conseguenze economiche della pandemia di coronavirus.

Nel parere elaborato da Giuseppe Guerini e adottato nella sessione plenaria di giugno, il CESE dà il suo pieno sostegno alla proposta della Commissione di adottare adeguamenti temporanei del regolamento dell'UE in materia di requisiti patrimoniali (CRR), noto anche come regolamento sulle norme prudenziali bancarie, e sottolinea che essa deve essere approvata quanto prima possibile.

Nei suoi commenti a margine della riunione, il relatore Guerini ha notato che "l'UE si trova ad affrontare una crisi senza precedenti e che pertanto è necessaria una risposta altrettanto straordinaria. Si impongono misure urgenti per sostenere l'economia europea negli Stati membri dell'UE e affrontare le gravi conseguenze che si manifesteranno a causa della crisi pandemica. In tale contesto, è essenziale garantire che la recessione non comprometta ulteriormente la già minata biodiversità del settore bancario dell'UE. In particolare la specifica funzione delle banche comunitarie, territoriali (soprattutto per quelle a forte partecipazione diffusa tipica delle banche cooperative) va protetta e rafforzata."

La proposta della Commissione
In risposta alla pandemia Covid-19, la Commissione europea ha proposto alcune modifiche "rapide" mirate al regolamento sui requisiti patrimoniali, al fine di massimizzare la capacità delle banche di erogare prestiti e di assorbire le perdite legate alla crisi in corso.

La Commissione propone di emendare il regolamento (UE) n. 575/2013 adottando misure temporanee eccezionali volte ad adattare il calendario per l'applicazione dei principi contabili internazionali sul capitale delle banche, a trattare in modo più favorevole le garanzie pubbliche concesse durante la crisi, a rinviare la data di applicazione della riserva del coefficiente di leva finanziaria e a modificare le modalità di esclusione di talune esposizioni dal calcolo del coefficiente di leva finanziaria.

La Commissione propone inoltre di anticipare la data di applicazione di diverse misure concordate che incentivano le banche a finanziare i lavoratori dipendenti, le PMI e i progetti infrastrutturali.

Il parere del Comitato
Il CESE concorda con la decisione di rinviare l'attuazione del quadro di Basilea III +, sottolineando che le norme esistenti dovranno essere riesaminate alla luce dell'impatto della pandemia di coronavirus, effettuando inoltre, se necessario, ulteriori valutazioni d'impatto.

In questo contesto, è possibile che le banche e le autorità si trovino in questa fase nell'impossibilita di rispettare alcune scadenze regolamentari date le sfide operative che stanno affrontando. Il CESE esprime preoccupazione al riguardo e, sempre nell'ottica di per spingere le banche a sostenere meglio l'economia reale, sostiene la proposta volta ad anticipare le date di applicazione di alcune delle calibrazioni degli assorbimenti patrimoniali previsti nel CRR ma non ancora applicabili.

In merito ai fattori di supporto nel CRR, il CESE sostiene la necessità di introdurre un green and social supporting factor, che consenta di ridurre l'assorbimento di capitale, per i finanziamenti erogati dalle banche a favore di imprese dell'economia sociale e quelle realmente impegnate in programmi di sviluppo sostenibile ed inclusivo.

Con riferimento al quadro normativo sui crediti deteriorati (NPL), il Comitato chiede una modifica temporanea del regolamento (UE) 2019/630 per quanto riguarda la copertura minima delle perdite sulle esposizioni deteriorate, dal momento che la crisi del coronavirus influenzerà inevitabilmente il mercato degli NPL in molti modi.

Il CESE ritiene infine necessaria l'introduzione temporanea del cosiddetto "filtro prudenziale", già previsto nel quadro di Basilea II, per rimuovere gli utili o le perdite non realizzati rilevati in bilancio. (18/06/2020-ITL/ITNET)

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