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ECONOMIA ITALIANA - FESTIVAL ECONOMIA - GENTILONI (COMM. UE AFFARI ECONOMICI): "EUROPA DETERMINANTE PER USCIRE DALLA CRISI"

(2020-05-29)

  “L’Europa avrà un ruolo nuovo, determinante per uscire dalla crisi Covid-19” Lo ha affermato il Commissario europeo agli affari economici Paolo Gentiloni aprendo la sezione Dialoghi del XXV mo Festival dell'Economia di Trento, intervenendo sul tema “L’Europa ai tempi del Coronavirus”

“La crisi mondiale indotta dalla pandemia Covid-19 è qualcosa di mai visto prima. Le previsione danno per quest’anno una perdita di 7,5 punti e il prossimo un rimbalzo di 6 punti. Le conseguenze saranno gravi e non sappiamo se il rimbalzo sarà sostenuto dalla forza delle imprese e dalla fiducia dei consumatori. Tutto questo ha scatenato però una reazione dell’Europa in tempi rapidi e di dimensione altrettanto importanti”.

Paolo Gentiloni, Commissario europeo agli Affari Economici è fiducioso nel ruolo dell’Europa a contrasto della crisi in atto e lo ha ribadito in apertura dell’edizione 2020 del Festival dell’Economia di Trento, in occasione del “dialogo” in streaming con Tito Boeri, direttore scientifico del Festival. Al centro della conferenza ci sono i nuovi strumenti messi in campo dalla Comunità europea per rispondere alla crisi del Coronavirus: il Mes, il Recovery Fund e il Sure. Sigle fino ad ieri sconosciute ma destinate ad entrare nelle nostre vite e, soprattutto, a garantirci un nuovo futuro.

La crisi da Corona virus ha cambiato la politica economica della Comunità europea. “Prima - ha osservato Gentiloni -  la politica economica comunitaria era fatta di tetti, soglie e raccomandazioni o procedure di infrazione. A questo si aggiungevano strumenti specifici per salvare Paesi che avevano bisogno di un salvagente, come ad esempio il Mes per Grecia, Portogallo e Spagna. Oggi assistiamo ad una politica nuova, già invocata dal governatore Draghi. Stiamo maturando - ha aggiunto Gentiloni - la consapevolezza che non possiamo avere solo una politica monetaria comune, ma anche una politica economica e di bilancio comune. Almeno in certe condizioni”.

Ciò che è avvenuto in queste settimane, non era mai successo nella storia della Comunità europea. “La commissione - ricorda il commissario Gentiloni - va sui mercati e raccoglie 750 miliardi di euro, grazie al Next Generation Eu, a cui si aggiungono altri 100 miliari di Sure, e destina questa risorsa per finanziare sussidi e prestiti di lunga maturità e progetti comuni. Questo è un momento fondativo di coordinamento di politica economica con risorse reale”.

Sui tempi e la disponibilità di queste risorse, il commissario ha dato riscontri importanti: “Alcune misure sono già disponibili, in particolare quelle destinate ai crediti facilitati per sostenere la spesa sanitaria, con il tetto del 2% del pil per ciascuno Stato e che per l’Italia vale circa 36 miliardi di euro”. Esiste da subito la dotazione della Banca europea per investimenti di 200 miliardi a favore delle piccole imprese. Ci sono strumenti in via definizione: a metà luglio sarà definito Sure (Support to mitigate unemployment risks in emergency), fortemente voluto e già preannunciato nei giorni scorsi dalla presidente von der Leyen. Questo meccanismo potrà sbloccare fino a 100 miliardi di euro per integrare, ad esempio in Italia, la cassa integrazione. “Il Sure - ha detto Gentiloni - avrà bisogno della rettifica di alcuni parlamenti nazionali per consentire alla commissione l’emissione dei titoli per la seconda metà di luglio”.

Il Next Generation Eu - sempre secondo il commissario europeo agli affari economici - deve passare attraverso due fasi: l’approvazione del Consiglio europeo e la ratifica dei parlamenti nazionali. “La Commissione - ha confermato Gentiloni - intende stanziare sia il Next Generation Eu, a cui si intende assegnare un budget di 750 miliardi di euro, sia potenziare il bilancio a lungo termine dell'UE per il periodo 2021-2027, con una dotazione complessiva che dovrebbe arrivare a 1.850 miliardi di euro. Il fine ultimo è la tutela della vita umana e dei mezzi di sostentamento, la riparazione del mercato unico e la costruzione di una ripresa duratura e prospera”.

“L’Europa - ripete Gentiloni - sta affrontando una crisi  che non è paragonabile a quella di 10 anni fa. Non abbiamo singoli Paesi che chiedono di essere salvati dopo errori di politiche nazionali. Oggi la crisi ha colpito con tempi ed esiti diversi tutti e 27 i Paesi e rischia di produrre conseguenze economiche diverse da Stato a Stato. La Commissione mette in campo strumenti comuni per evitare il rischio di una grande frammentazione e che la crisi produca conseguenze diseguali”.

L’assegnazione dei fondi europei percorrerà i criteri consueti della Comunità, dettati da obiettivi e tempi definiti: “Per questo è necessario che i singoli Stati presentino quanto prima, verso settembre ed ottobre, alla Comunità europea i propri piani che andranno discussi nel dettaglio. Noi spingeremo molto le ownership dei singoli Paesi perché sono i singoli governi a fissare le priorità strategiche. La commissione avrà il compito di coordinamento delle varie priorità (digitale ed ambientale) e di risolvere le strozzature che potrebbero rallentare la distribuzione degli aiuti europei”.

In tema di tassazione, il commissario Gentiloni non prevede a breve un sistema di raccolta europeo, ma l’Europa si concentrerà nell’aggiornamento della regolamentazione sulla tassazione ambientale e dei meccanismi di aggiustamento per le emissioni inquinanti (carbon tax). (29/05/2020-ITL/ITNET)

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