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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - GIORNATA MEMORIA - CON LE REGIONI SUL TRENO DELLA MEMORIA...E NON SOLO. "SE COMPRENDERE E' IMPOSSIBILE, CONOSCERE E' NECESSARIO"

(2020-01-27)

  A 75 anni dalla liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz, nel Giorno della memoria, numerose le iniziative per ricordare la tragedia dell’olocausto.

“Ci sono voluti ben cinquantacinque anni dalla fine della Seconda guerra mondiale – spiega il presidente della regione Molise, Donato Toma - perché il Parlamento italiano, con la Legge 211 del 20 luglio 2000, istituzionalizzasse il "Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Lo ha fatto perseguendo una precisa finalità: richiamare l’attenzione su una delle pagine più buie scritte dal passato, affinché dalla conoscenza dell’Olocausto degli ebrei, popolo testimone di una millenaria cultura, nascesse la consapevolezza di un presente e di un futuro redenti. Ricordare, dunque, per non dimenticare”.

Per il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, “non è mai stata una Giornata di formale celebrazione, ma vissuta sempre con grande capacità propositiva e innovativa, al di fuori della retorica. Oggi siamo tutti chiamati ad imparare dalla Storia perché oggi l’Uomo ancora odia, discrimina e fa la guerra. Un impegno per la pacificazione che riguarda tutti, nessuno escluso, la Scuola e le Istituzioni allora insieme possono condurre grandi progetti”.

“La Regione Puglia – spiega il presidente Michele Emiliano - partecipa anche per il 2020 alla costruzione e realizzazione del progetto “Treno della memoria” che, attraverso le testimonianze dirette e portando migliaia di studenti nei luoghi dello sterminio riesce ad avvicinare alla conoscenza di ciò che fu il grande processo di produzione sociale di odio e indifferenza che interessò l'Europa e il mondo nel periodo storico trattato”.

Il presidente della provincia autonoma, Arno Kompatscher, interviene sulla Giornata della memoria per lanciare un appello a vigilare contro il nazionalismo e l’istigazione all’odio: "per rispetto delle vittime della follia nazionalista, dobbiamo restare vigili e mai indifferenti. Ogni anno che passa i testimoni della barbarie diventano sempre meno e per questo diventa sempre più importante tenere vivo il ricordo di ciò che successe, per fare in modo che non avvenga mai più”.

Il presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, in occasione del Giorno della Memoria che si celebrerà domani è che la vedrà presente ad Assisi, alla cerimonia di consegna delle medaglie d’onore ad alcuni cittadini sopravvissuti all’internamento dei lager nazisti.
Per la presidente Tesei, le frasi della campagna istituzionale della Regione “identificano soprattutto il nostro impegno affinché questa pagina orrenda della nostra storia non sia mai dimenticata ed al tempo sono parole che devono rappresentare anche un monito perché simili atrocità non si ripetano più”.

“Come ha ricordato il Presidente Mattarella a Gerusalemme - aggiunge Tesei - incontrando il Presidente d’Israele, ‘il ricordo della Shoah è un richiamo a tutto il mondo perché non si abbassi mai la guardia, l’attenzione e la vigilanza contro l’antisemitismo, la violenza e il fascismo”.

Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha scelto una frase di Primo Levi, tratta dal libro 'Se questo e' un uomo', per sottolineare l'importanza del Giorno della Memoria delle vittime della Shoah: "...'Se comprendere e' impossibile, conoscere e' necessario'. Oggi nella Giornata delle Memoria, questa frase di Primo Levi, tratta da 'Se questo e' un uomo', dovrebbe far riflettere sull'importanza del ricordo come strumento per impedire il ripetersi di drammi come quelli della Shoah e di tutte le altre stragi dove l'odio ha trasformato gli uomini in bestie".
Mentre il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sottolinea come sia importante “ricordare con fermezza e dire che siamo tutti dalla stessa parte. E mi dispiace quando in queste giornate c'è qualcuno che vuole dividere”.

La cittadinanza alla senatrice a vita Liliana Segre conferita dal Consiglio comunale di Trieste "è una cosa positiva e mi auguro che si possa anche dare testimonianza e cittadinanza ad altre persone sopravvissute all'Olocausto", afferma Fedriga, a margine della cerimonia alla Risiera di San Sabba (Trieste) per il Giorno della Memoria.

"Mi auguro che queste battaglie possano servire per far finire quei rigurgiti antisemiti e antisionisti che si vedono troppo spesso in Europa e nel nostro Paese", ha poi aggiunto Fedriga ricordando che "non si può giustamente condannare da una parte l'antisemitismo e dall'altra chiudere gli occhi quando vengono lanciati dei missili su degli innocenti per eliminare il popolo ebraico. Sono due cose che non possono stare insieme”. (27/01/2020-ITL/ITNET)

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