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DONNE - OCCUPAZIONE - CONVEGNO SU VANTAGGI "WOMENOMICS". MIN.BONETTI: "ESCLUSIONE DONNE ESPERIENZA LAVORATIVA E' ESCLUSIONE DA ESERCIZIO CITTADINANZA... PARADOSSI IN ATTO"

(2020-01-14)

Piu’ donne piu’ Pil: se ne è parlato oggi in un convegno a Roma, promosso presso il Centro Studi Americani, in collaborazione con #InclusioneDonna, una realtà che  riunisce oltre 50 associazioni  italiane e più di 40.000 donne professionalmente impegnate  che hanno deciso di diventare un punto di riferimento  per le istituzioni sui temi dell’occupazione e della rappresentanza femminile.

L'incontro è servito a fare il punto sulla situazione dell’occupazione femminile in Italia e cercare di definire quali sono i vantaggi della ‘womenomics’, per usare un termine coniato da Kathy Matsui,  ed utilizzato dal Premier giapponese  Shinzo Abe  profondamente convinto dello stretto legame tra crescita economica e  empowerment femminile.

Presente all’incontro  Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità, che  ha  sottolineato  l’importanza di promuovere politiche finalizzate alla parita’ di genere e non all’uguaglianza di genere.

"Le donne e gli uomini non sono uguali. Questo significa che o mettiamo in campo la diversita’,  la specificita’ o  questo sviluppo non lo potremo raggiungere” ha affermato  Bonetti.

"L’esclusione del mondo femminile dall’esperienza lavorativa e’ l'esclusione  del mondo femminile dall’esercizio di una cittadinanza. E se noi non esercitiamo la cittadinanza non solo non abbiamo garantiti i nostri diritti  ma non abbiamo nemmeno il riconoscimento di quella responsabilita’ che siamo chiamati ad esercitare per il bene collettivo di tutti. Donne  significa dunque piu’ Pil ma piu’ donne significa  soprattutto sviluppo sociale  compiuto in tutte le sue dimensioni” ha  aggiunto  Bonetti ricordando alcuni  dati sull’occupazione femminile.

“Nel nostro  paese abbiamo un dato bassissimo, rispetto alla media europea,  di impiego lavorativo delle donne.  Lavora solo una  donna su due e nel Sud Italia, una su tre.  La media europea e’ di due donne su tre.  Il paradosso  e’ che invece abbiamo una percentuale di donne laureate superiore a quella maschile. Stiamo dunque investendo  in risorse per poi tenerle in panchina.  A questo si aggiunge  il salary gap: se noi guardiamo a  quanto guadagnano le donne annualmente,  abbiamo un  gap molto alto rispetto all’Europa.  E questo accade perche'  le donne lavorano di meno  e sono impiegate in posizioni poco retribuite anche se sono piu’ preparate” ha spiegato  Bonetti delineando alcune azioni  che il governo intende intraprendere.

“Le azioni debbono essere indirizzate in due  direzioni. Da un alto dobbiamo incentivare  delle politiche attive che favoriscano l' impiego delle donne nel mondo del lavoro. Non c'é una ricetta al riguardo. Ma  quale mondo del lavoro può accogliere un mondo al femminile? Un lavoro che accolga oggi una donna e’ un lavoro  che sappia riconoscere la  sua  condizione professionale e la  sua dimensione integrale, maternità inclusa. E con modalità innovative, come lo smart working” ha precisato Bonetti.

"L’ altro tema e’ quello della formazione che puo'  garantire l'accesso anche alle nuove professioni. Nel nostro paese ci sono purtroppo sacche di non occupazione femminile che coprono le  popolazioni di livello sociale piu’ basso che non hanno competenze.  Questo noi non ce lo possiamo piu’ permettere: dobbiamo dunque attivare dei percorsi di formazione, anche di soft skills per le donne. Analogamente dobbiamo strutturare dei percorsi di alta formazione nell’ambito  delle cosiddette materie SPE e nell'ambito dell'intelligenza artificiale, queste  tra qualche anno  le due professionalita’  che saranno maggiormente richieste. D’altra parte, il mondo delle tecnologie  e’ uno dei mondi che va  ri-raccontato al femminile, un mondo  che apre ulteriormente un divario di genere e avra’ un impatto devastante se non lo saniamo subito” ha  osservato Bonetti  menzionando alcune azioni intraprese  come il congedo obbligatorio per i padri, la rappresentanza femminile  in tutti i luoghi decisionali, una legge sull’empowerment femminile al momento  in via di elaborazione con la Francia, percorsi di formazione per le donne in maternita’,  incentivazione di forme di credito agevolato  e  corsi di educazione finanziaria per le donne. "(14/01/2020-ITL/ITNET)

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