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FORMAZIONE ITALIANI NEL MONDO - INDAGINE PISA-OCSE 2018 - IL RENDIMENTO DEI 15enni ITALIANI IN SCIENZE E' DIMINUITO TRA GLI STUDENTI CHE HANNO OTTENUTO I RISULTATI MIGLIORI

(2019-12-03)

I risultati dell'Indagine PiSA (Programme for International Student Assessment) 2018 sono stati oggi diffusi dall'OCSE nell'indagine triennale che valuta in quale misura gli studenti di quindici anni nel mondo hanno acquisito le conoscenze e le competenze chiave essenziali per la piena partecipazione alla società.
La rilevazione si concentra sulle competenze in lettura, matematica e scienze; misura inoltre un dominio innovativo e, attraverso un questionario, il benessere degli studenti.

Per quanto riguarda il nostro Paese nel 2018, l'Italia ha ottenuto un punteggio inferiore alla media OCSE in lettura e scienze e in linea con la media OCSE in matematica. La prestazione media dell'Italia è diminuita, dopo il 2012, in lettura e in scienze, mentre si è mantenuta stabile (e al di sopra del livello osservato nel 2003 e 2006) in matematica.
Il rendimento in lettura è diminuito in particolare tra le ragazze (ed è rimasto stabile tra i ragazzi). Il rendimento in scienze è diminuito in modo più marcato tra gli studenti con i risultati più elevati, in misura simile sia per i ragazzi sia per le ragazze.

In tutti e tre gli ambiti, la prestazione media in Italia è stata inferiore, tra gli altri paesi, a quella di Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Svezia e Regno Unito. L'Italia ha ottenuto un punteggio simile a quello del Portogallo e della Spagna in matematica, ma inferiore a questi due paesi in scienze e inferiore a quello del Portogallo in lettura, e ha ottenuto un punteggio simile a quello della Svizzera in lettura, ma inferiore a quello della Svizzera in matematica e scienze.

- Quattro regioni e province italiane hanno scelto di campionare un numero sufficientemente elevato di scuole e studenti per consentire la presentazione dei risultati separatamente. In lettura, Trento e Bolzano hanno ottenuto punteggi simili a quelli di Germania e Slovenia e superiori alla media nazionale; la Toscana ha ottenuto punteggi vicini alla media nazionale; la Sardegna ha ottenuto punteggi inferiori alla media nazionale e simili a quelli di Grecia e Turchia.
In matematica, Trento e Bolzano hanno ottenuto punteggi vicini ai paesi europei con risultati migliori in PISA (Estonia, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera); solo i paesi e le economie asiatiche hanno ottenuto risultati migliori.

-  Molti studenti che hanno ottenuto risultati elevati hanno ambizioni inferiori a quanto ci si aspetterebbe sulla base del loro rendimento scolastico, soprattutto tra gli studenti con livello alto di rendimento che sono svantaggiati dal punto di vista socio-economico. In Italia, all’incirca, tra gli studenti svantaggiati con alto rendimento, solo tre su cinque si aspettano di completare l'istruzione terziaria, contro sette su otto studenti socio-economicamente avvantaggiati con alto rendimento.

-  Le aspettative di carriera degli studenti quindicenni con i risultati più elevati rispecchiano forti stereotipi di genere. Tra gli studenti con alto rendimento in matematica o scienze, circa un ragazzo su quattro in Italia prevede di lavorare come ingegnere o professionista scientifico all'età di 30 anni, mentre solo una ragazza su otto si aspetta di farlo; circa una ragazza su quattro si aspetta di lavorare in professioni sanitarie, mentre solo un ragazzo su nove con alto rendimento lo prevede. Solo il 7% dei ragazzi e quasi nessuna ragazza in Italia prevede di lavorare nelle professioni legate alle TIC.

-  Nel 2018, il 10% degli studenti in Italia aveva un background migratorio, rispetto al 6% del 2009; e quasi la metà di essi erano compresi nel quartile degli studenti più svantaggiati dal punto di vista socioeconomico in Italia. Tuttavia, il 14% degli studenti immigrati si posiziona nel quartile superiore della prestazione in lettura in Italia, collocandosi tra gli studenti con rendimento più alto nel nostro paese.

- Rispetto agli studenti quindicenni di altri paesi OCSE, gli studenti italiani hanno perso una maggiore quantità di tempo scuola a causa di assenze e indisciplina in classe. Circa il 57% degli studenti ha saltato un giorno di scuola nelle due settimane precedenti il test PISA (media OCSE: 21%) e il 30% degli studenti in Italia (media OCSE: 26%) ha riferito che il loro insegnante di italiano, all’inizio della maggior parte delle lezioni, deve attendere a lungo perché gli studenti si calmino. Le disparità tra le regioni italiane sono notevoli: a Bolzano meno del 40% degli studenti ha saltato un giorno di scuola, mentre in Sardegna circa il 67% degli studenti ha riferito di averlo fatto.

-  Tra il 2012 e il 2018, il tempo medio che i quindicenni in Italia hanno trascorso su Internet, in un tipico giorno feriale, è più che raddoppiato, passando da meno di due ore al giorno a circa quattro ore al giorno (di cui una a scuola).

-  I quattro criteri che sono stati valutati da più di tre genitori su quattro in Italia come “importanti” o “molto importanti” nella scelta della scuola del proprio figlio sono stati: “C'è un ambiente scolastico sicuro”; “C'è un clima scolastico attivo e piacevole”; “La scuola ha una buona reputazione”; e “La scuola si concentra sull'insegnamento delle lingue straniere”. Solo due genitori su tre hanno valutato “I risultati scolastici degli studenti nella scuola sono alti” come “importanti” o “molto importanti”.

- Rispetto alla media OCSE, una percentuale inferiore di studenti in Italia ha raggiunto i livelli più elevati di competenza (Livello 5 o 6) in almeno una materia; mentre una percentuale simile di studenti ha raggiunto almeno un livello minimo di competenza (Livello 2 o superiore) in almeno una materia.

-  In Italia, il 77% degli studenti ha raggiunto almeno il livello 2 di competenza in lettura (media OCSE: 77%). Come minimo, questi studenti riescono a identificare l'idea principale in un testo di lunghezza moderata, trovare informazioni basate su criteri espliciti, anche se a volte complessi, e possono riflettere sullo scopo e sulla forma dei testi se esplicitamente guidati.

- Circa il 5% degli studenti in Italia si colloca ai livelli più elevati (Livello 5 o 6) nel test di lettura PISA (media OCSE: 9%). A questi livelli, gli studenti comprendono testi lunghi, trattano concetti astratti o contro intuitivi e stabiliscono distinzioni tra fatti e opinioni, sulla base di indicazioni implicite relative al contenuto o alla fonte delle informazioni. Solo in 20 sistemi di istruzione, tra cui quelli di 15 paesi OCSE, oltre il 10% degli studenti quindicenni ha raggiunto questi livelli.

Cosa sanno e sanno fare gli studenti in matematica
- Circa il 76% degli studenti in Italia ha raggiunto almeno il Livello 2 in matematica (media OCSE: 76%).
Come minimo, questi studenti riescono a interpretare e riconoscere, senza istruzioni dirette, come una situazione (semplice) può essere rappresentata matematicamente (ad esempio, confrontando la distanza totale di due percorsi alternativi o convertendo i prezzi in una valuta diversa). La percentuale di studenti quindicenni che ha raggiunto i livelli minimi di competenza in matematica (Livello 2 o superiore) varia notevolmente - dal 98% a Pechino, Shanghai, Jiangsu e Zhejiang (Cina) al 9% nella Repubblica Dominicana. In media nei paesi OCSE, il 76% degli studenti ha raggiunto almeno il livello 2 di competenza in matematica.

- In Italia, il 10% degli studenti si colloca al Livello 5 o superiore in matematica (media OCSE: 11%). Sei paesi ed economie asiatiche hanno la percentuale maggiore di studenti a questi livelli: Pechino, Shanghai, Jiangsu, Zhejiang (Cina) (44%), Singapore (37%), Hong Kong (Cina) (29%), Macao (Cina) (28%), Taipei cinese (23%) e Corea (21%). Questi studenti sono in grado di modellizzare situazioni complesse e di selezionare, confrontare e valutare le strategie di problem-solving appropriate per affrontarle.

Cosa sanno e sanno fare gli studenti in scienze
-  Circa il 74% degli studenti in Italia ha raggiunto il Livello 2 o superiore in scienze (media OCSE: 78%).
Come minimo, questi studenti sono in grado di riconoscere la corretta spiegazione di fenomeni scientifici a loro familiari e sanno utilizzare tali conoscenze per identificare, in casi semplici, se una conclusione è valida sulla base dei dati forniti.

-  In Italia, il 3% degli studenti sono top performer (Livello 5 o 6) in scienze (media OCSE: 7%). Questi studenti possono applicare in modo creativo e autonomo la loro conoscenza della e sulla scienza a una grande varietà di situazioni, anche non familiari.

-  In Italia, il punteggio medio in lettura nel 2018 è stato inferiore a quello di PISA 2000 e PISA 2009 (le due rilevazioni precedenti con lettura come ambito principale), ma vicino al livello osservato nella maggior parte delle restanti rilevazioni; non è stato, quindi, possibile determinare una chiara direzione di cambiamento. Il rendimento in scienze nel 2018 è stato significativamente al di sotto del livello osservato nel periodo 2009-15, tornando al livello osservato nel 2006. In matematica, il punteggio medio in Italia è migliorato tra il 2006 e il 2009, per poi rimanere stabile dopo il 2009.

- Nel periodo 2006-18, il rendimento in scienze è diminuito in modo più marcato tra gli studenti che hanno ottenuto i risultati migliori. Il punteggio al 90° percentile della performance in scienze, ossia il livello al di sopra del quale è arrivato solo il 10% di tutti gli studenti, è diminuito di 4,3 punti per ciascun triennio, molto più velocemente del punteggio al 10° percentile. Di conseguenza, i divari di rendimento in scienze si sono ridotti e la proporzione di studenti che hanno ottenuto un punteggio di Livello 5 o 6 in scienze (studenti top performer) si è ridotta di 1,9 punti percentuali.

Equità in relazione al background migratorio
- Nel 2018, circa il 10% degli studenti in Italia aveva un background migratorio, rispetto al 6% del 2009.
Tra questi studenti, tre su sette erano svantaggiati dal punto di vista socio-economico.

- In Italia, la differenza media nella performance di lettura tra studenti con o senza background migratorio è stata di 43 punti a favore degli studenti autoctoni. La differenza è scesa a 22 punti dopo aver tenuto conto del profilo socio-economico degli studenti e delle scuole.

-  In media a livello OCSE, il 17% degli studenti con background migratorio ha ottenuto un punteggio che si colloca nel quartile più alto della performance in lettura. In Italia, il 14% degli studenti con background migratorio ha raggiunto questo livello.

Cosa pensano gli studenti in Italia della loro vita e dell’apprendimento?

-  In Italia, il 67% degli studenti (media OCSE: 67%) ha dichiarato di essere soddisfatto della propria vita (studenti che hanno riportato tra i 7 e i 10 punti nella scala di soddisfazione della vita).

- Circa il 91% degli studenti in Italia ha riferito di sentirsi felice qualche volta o sempre e circa il 6% degli studenti ha riferito di sentirsi sempre triste. Nella maggior parte dei paesi e delle economie, gli studenti sono stati più propensi a segnalare sentimenti positivi quando hanno dichiarato un più forte senso di appartenenza a scuola e una maggiore cooperazione, e con maggiore probabilità hanno espresso più frequentemente tristezza quando erano vittime di bullismo.

-  In Italia, l'86% degli studenti è d'accordo o molto d'accordo sul fatto che di solito possono trovare il modo di uscire da situazioni difficili (media OCSE: 84%), e il 57% è d'accordo o molto d'accordo sul fatto che, quando sbagliano, si preoccupano di ciò che gli altri pensano di loro (media OCSE: 56%). In  quasi tutti i sistemi educativi, anche in Italia, le ragazze hanno espresso una paura di fallire maggiore rispetto ai ragazzi, e questo divario di genere è stato notevolmente più ampio tra gli studenti top performer.

-  La maggior parte degli studenti dei paesi OCSE ha una mentalità di crescita (sono in disaccordo o molto in disaccordo con l'affermazione “La tua intelligenza è qualcosa di te che non puoi cambiar molto”). In Italia, il 59% degli studenti ha una mentalità di crescita. (03/12/2019-ITL/ITNET)

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