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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - TURISMO - MIN. FRANCESCHINI "NASCONO AL MIBACT DIREZIONE TURISMO, DIREZIONE CREATIVITA' CONTEMPORANEA E LA DIGITAL LIBRARY E 7 MUSEI DIVENTANO AUTONOMI"

(2019-12-03)

  Il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha presentato oggi il nuovo regolamento del ministero approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che istituisce la Direzione generale Turismo con il compito di curare i rapporti con le regioni, attuare il Piano strategico nazionale, concorrere alla promozione turistica e vigilare sull’Enit e sugli altri enti operanti nel settore.

La nuova Direzione Generale, inoltre, integra le proprie competenze con quelle di tutela e di attività culturali. In tale ottica assume un ruolo strategico la figura dei Segretari regionali del ministero, ripristinati nella loro dimensione territoriale originaria riferita all’intera Regione che è l’interlocutore istituzionale del Ministero in questo settore.

“Il settore del turismo torna nel proprio ambito naturale – ha dichiarato il ministro Franceschini - dal momento che sempre di più sarà necessario governare e indirizzare i grandi flussi turistici per decongestionare le città d’arte, rispondendo a un’esigenza di salvaguardia del patrimonio”.

Il Ministro ha presentato, inoltre, la Direzione generale Creatività Contemporanea e l’Istituto per il Patrimonio Digitale – Digital Library.
Con la creazione della nuova Direzione Generale Creatività Contemporanea e dell’Istituto per la digitalizzazione del patrimonio, la Digital Library italiana, il MiBACT si allinea all’esigenza di rivolgere al futuro parte della propria attenzione. Alla nuova Direzione Generale sono affidate anche le competenze in materia di fotografia, design e moda, mentre la Digital Library ha il compito di coordinare ogni iniziativa del MiBACT riguardante la digitalizzazione del patrimonio e a essa fanno riferimento i quattro istituti centrali del Ministero con competenze di catalogazione e ricerca in materia di archivi, biblioteche, catalogo e beni sonori.

“Verrà creato nel nostro Paese un istituto per la digitalizzazione del patrimonio culturale, in altre parole una digital library in cui si troverà il patrimonio infinito, unico al mondo, fatto da 101 archivi, dalle biblioteche, dagli archivi fotografici delle soprintendenze e dei nostri istituti culturali. La digitalizzazione di questo patrimonio è una sfida che non ha eguali al mondo, forse il progetto più ambizioso di tutti”.

Nascono "sette nuovi musei autonomi" introdotti dalla riorganizzazione del Mibact, approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri e presentata questa mattina alla stampa dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. Vengono istituiti così:
il museo del Vittoriano e Palazzo Venezia;
la Pinacoteca Nazionale di Bologna;
Museo Nazionale d’Abbruzzo;
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari;
Palazzo Reale di Napoli;
Museo Nazionale di Matera;
Parco Archeologico di Sibari

“L’autonomia funziona - ha dichiarato il Ministro Franceschini – e in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori, ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica. I dati parlano chiaro: l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano”.

Il nuovo regolamento del MiBACT, inoltre, conferma l’autonomia per le Gallerie dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico dell’Appia Antica e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

I nuovi musei autonomi sono stati scelti in base alla rilevanza dei luoghi e delle collezioni, alle potenzialità di sviluppo, alla distribuzione geografica, agli elementi storico artistici, alla sostenibilità economica, agli impatti sociali sulle comunità.

Infine, vengono istituite dieci nuove soprintendenze.
“È un atto che potenzia l’intera rete della tutela del patrimonio culturale sul territorio nazionale – ha dichiarato il Ministro – in base al quale l’articolazione periferica del MiBACT viene rafforzata riequilibrando il rapporto tra centro e periferia a favore della seconda e aumentando le strutture e i presidii territoriali in base a parametri demografici e a dati oggettivi in modo da garantire un servizio efficace ed efficiente”.
Nascono così:
le soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio di:
Rieti e Viterbo e per l’Etruria meridionale;
Cosenza;
Pavia, Monza e Brianza;
Imperia e Savona;
Ascoli Piceno, Fermo e Macerata;
L’Aquila e Teramo;
la soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo di Taranto, con competenza anche territoriale sulla città e la sua provincia;
le soprintendenze archivistiche e bibliografiche di: Umbria; Basilicata; Campania.

Per quanto riguarda Taranto e  la Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo, Franceschini ha dichiarato
“Nasce una soprintendenza nuova chiesta da decenni – dichiara il Ministro Franceschini – che ha origine da una consapevolezza fin troppo ovvia: siamo un paese circondato dal mare. L’archeologia subacquea è stato uno dei campi di ricerca più importanti che il nostro Paese abbia avuto, una competenza che si è andata via via svuotando e oggi conta poco più di una decina di unità che vantano professionalità specifiche in questo settore. Abbiamo creato quindi una soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo con sede a Taranto e che avrà due sedi operative, una a Venezia e una a Napoli. Questa Soprintendenza avrà anche competenza territoriale sulla provincia di Taranto, che torna ad avere così una sede dedicata per la tutela, oltre a una competenza nazionale che si integrerà con quelle territoriali per quello che riguarderà il patrimonio subacqueo. Questo intervento è parte del rilancio della città che il Ministero sta definendo e che passa anche attraverso la cultura”.

La riorganizzazione potenzia più in generale l’intera rete della tutela del patrimonio culturale sul territorio nazionale attraverso la creazione di dieci nuove soprintendenze. L’articolazione periferica del MiBACT viene rafforzata riequilibrando il rapporto tra centro e periferia a favore della seconda e aumentando le strutture e i presidii territoriali in base a parametri demografici e a dati amministrativi in modo da garantire un servizio efficace ed efficiente.(03/12/2019-ITL/ITNET)

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