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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - STATI UNITI - ALLA MORGAN LIBRERY DI NEW YORK GLI SPLENDIDI DISEGNI DEL GUERCINO
(2019-10-17)
La Biblioteca Morgan di New York ospita fino al 2 febbraio 2020 una ricca mostra dei disegni del Guercino, molti dei quali in possesso della Morgan a cui si aggiungono importanti prestiti da collezioni private " per rendere omaggio al virtuosismo " di quello che un artista ha definito il " più grande illustratore del barocco italiano."
Giovanni Francesco Barbieri, conosciuto come Guercino (1591-1666), è stato probabilmente il più interessante e variegato autore dell'epoca barocca italiana, un virtuoso che ha creato disegni brillanti per un'ampia gamma di strumenti espressivi
L'allestimento alla Morgan abbraccia tutta la carriera dell'artista nato a Cento vicino Ferrara ed evidenzia la sua iniziale ammirazione per il Carracci di Bologna. Ma Giovanni Francesco Barbieri, noto come Guercino (1591-1666), fu un virtuoso naturale. La sua prima consapevolezza del lavoro dei Carracci a Bologna è documentata da figure tratte dalla vita quotidiana e da brillanti caricature; due disegni per il proprio manuale di disegni di Guercino testimoniano ulteriormente il suo interesse per le questioni di pratica accademica.
Una serie di disegni preparatori include studi realizzati in relazione alle sue prime pale d'altare e ai suoi capolavori maturi, compresi studi multipli per diversi progetti, consentendo al visitatore di vedere la mente di Guercino al lavoro mentre riconsiderava le sue idee. Le opere allestite alla Morgan includono anche studi per incisioni, nonché disegni di paesaggi e figure altamente rifinite.
Mentre alcuni dei disegni della Morgan Guercino sono ben noti, ma non sono mai stati esposti in gruppo e la selezione include una serie di nuove acquisizioni.
Il curatore John Marciari ha dichiarato: "Guercino non si è limitato a un singolo studio per ogni progetto, ma ha disegnato e disegnato, cambiando spesso radicalmente idea. Ammirare le sue opere è come vedere la sua mente al lavoro ".
Di modesta famiglia, Giovanni Francesco prese il nome di Guercino a causa di uno strabismo congenito. Avendo mostrato sin da bambino una particolare talento per il disegno, fu mandato dal padre a imparare il mestiere a Bastia e poi a Bologna, dove poté studiare le opere dei Carracci. La sua prima maniera tradisce un naturalismo libero da accademismi e caratterizzato da una forte impronta luministica (quella che diverrà poi la famosa ‘macchia guercinesca’).
Dal 1612 gli vengono affidate le prime commissioni importanti: grazie alla consulenza di Ludovico Carracci, l’arcivescovo Alessandro Ludovisi (il futuro papa Gregorio XV) acquista alcune sue opere e Guercino decide di fondare una propria scuola di pittura a Cento (1617).
Nel 1618 è a Venezia e può ammirare le opere di Tiziano e Jacopo Bassano, dal cui colorismo trae ispirazione per la "Vestizione di san Guglielmo d'Aquitania" (Pinacoteca Nazionale di Bologna) e il "San Francesco in estasi con san Benedetto e un angelo" (Louvre), entrambi del 1620.
Dal 1621 al 1623 è a Roma, dove realizza le decorazioni del Casino Ludovisi (l’Aurora e la Fama) e la grande pala della Sepoltura di santa Petronilla (7 x 4 m) per San Pietro (ora ai Musei Capitolini).
Alla morte di papa Gregorio XV lascia Roma e torna a Cento. A Piacenza completa gli affreschi della cupola del Duomo (1626), lasciati incompiuti dal Morazzone, e dipinge il Cristo che appare alla Madonna (1628), che segna l’inizio di una nuova stagione del classicismo barocco.
Alla morte di Guido Reni, non dovendone più temere la competizione, si trasferisce da Cento a Bologna (1642), dove dipinge "La visione di San Bruno" (1647) e il San Giovanni Battista che predica (1654).
Ripresosi da un infarto nel 1661, morirà cinque anni più tardi (1666). (17/10/2019-ITL/ITNET)
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